Diverse sedi
Molfetta (BA)
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Protagonisti dell'arte 2004
dal 14/5/2004 al 8/8/2004
WEB
Segnalato da

associazione culturale @rtistika




 
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14/5/2004

Protagonisti dell'arte 2004

Diverse sedi, Molfetta (BA)

Le fotografie emblematiche di Araki rivelano simulacri di giovani donne, prostitute e studentesse, vestite o nude, appese al soffitto o gettate per terra, con mani e gambe legate. Yan Pei-Ming supera la sua opposizione all'arte ufficiale e rivisita nei suoi dipinti le icone di Mao o di Bruce Lee come le faccie di vittime, briganti, anonimi, orfani di Soweto o adolescenti di Montbeliard. Gilberto Zorio trasforma il Torrione in un campo di energia fisica e mentale continuamente mutevole. La mostra Perspective '04 presenta il lavoro di cinque artisti: Jota Castro, Dafni & Papadatos, Christian Hahn, Erwin Wurm, Luca Vitone


comunicato stampa

L'associazione Culturale @rtistika in collaborazione col Comune di Molfetta (Bari) organizza l'evento PROTAGONISTI DELL'ARTE 2004.

Per quest'anno l'evento Protagonisti dell'arte si colora di artisti importanti nel campo internazionale. Le esposizioni sono dislocate in un percorso all'interno del Centro Antico, nel cuore della città, tra l'attualità del passato e la nostalgia del presente.

Appunti di un progetto a cura di Giacomo Zaza
Le strategie odierne dell'arte contemporanea, pur frequentando luoghi utopici e asemantici, si distinguono dagli orizzonti dell'utopia e delle ideologie laiche e religiose poiché intendono esprimere forme e contesti che non sono veicolabili con la solita retorica dei nuovi sistemi della cultura 'planetaria'. Non più elementi eccitati, dediti solo al piacere dei sensi, né processi concettuali rivolti unicamente alla speculazione mentale. Ma piuttosto continui atti vitali che svelino una manifestazione differente dell'esistenza, un'appropriazione inedita e incognita del tempo e dello spazio.
È in questa tensione che incontriamo le tappe espositive del percorso progettato all'interno del centro antico di Molfetta; chi vuole fruirle e goderle dovrà porsi in stretta simbiosi con loro, in un prolungato scrutinio emozionale e visivo. Il loro 'pluriverso' formale dirama, nell'antro di strutture architettoniche pubbliche e private, fenomeni energetici carichi di segni extracorporei, di momenti comunicazionali sedimentati da affabulazioni tematiche fra una nuova aura di sacralità nella Chiesa della Morte con la presenza Araki e Ming e le sperimentazioni alchemiche di Zorio nel Torrione. Questa avventura visiva ci immette in un campo di energia vivente, in un campo di ri-nascita creativa capace di contemplare i momenti di uno scambio simbolico fra contesti culturali divergenti.
Fin dagli ultimi decenni del secolo scorso l'arte (dalla Cinetica, al Fluxus, dall'Ambientale all'Arte Povera) ha stimolato momenti imprevedibili di esistenza più essenziale e profonda, non solo metaforica, tra le pieghe di una civiltà informatizzata e velocizzata, dove il tempo per la 'respirazione' dei luoghi e della propria appartenenza si è fatto man mano più arduo.
Il percorso intende sviluppare le forme di un nuovo spazio relazionale poliedrico e contingente per poter uscire dall'arte alla vita, dal simbolico al reale.
Ai fenomeni di crescente interdipendenza e uniformazione delle aree geo-culturali dettati dagli imperativi della uniformità e dell'innovazione imposti dal mercato mondiale, questo progetto risponde con una autonomia identitaria in perenne trasformazione aperta non al comportamento locale della piccola 'patria', ovvero alla territorializzazione campanilistica della propria cultura, ma ad un orizzonte critico di confronto con le alterità etniche, ad una dimensione psichica e vivente di appartenenza ad un dato territorio sotto l'aspetto mistico e transitivo.

Le fotografie emblematiche di Araki rivelano simulacri di giovani donne, prostitute e studentesse, vestite o nude, appese al soffitto o gettate per terra, con mani e gambe legate. Queste immagini non sono intese a esaminare l'erotismo della sottomissione ma a esplorare l'estetica di una realtà immaginaria, mostrando donne che, nonostante il loro assoggettamento, nonostante le corde e il dolore, rimangono sospese nel loro charme e nella loro sensualità esotica. Esse si mettono in scena e, molto spesso, il loro sguardo fisso, reso erotico dalla presenza della macchina fotografica, pone lo spettatore di fronte a una lontana arroganza.
L'atto di fotografare rappresenta per Araki un'attività quotidiana. Il gesto della fotografia rivela, sia nella sua banalità che nella sua vitalità, la natura intima e terrena pulsante del tempo. 'Dirò – dice l'artista - una cosa che potrà sembrare estrema, assurda: io non so nulla circa la natura delle donne. Tutte sono diverse, ognuna ha il suo fascino e per questo io le fotografo. Attraverso l'obiettivo io cerco di estrarre l'essenza delle cose e, nel caso delle donne, ciò che esse sono, il loro vivere quotidiano, oppure la loro sessualità. Tutte sono però differenti l'una dall'altra, e per questo io continuo a scattare''.

Yan Pei-Ming, pittore cinese di grande fama internazionale, presenta ritratti carichi di pulsione pittorica ed esistenziale.
Ming ama dire che ci vogliono vent'anni e quindici minuti per azzeccare un ritratto. Tutto si gioca nell'atto. Compulsivo e perseverante l'opera dipinta dall'artista resta indipendente dai capricci delle correnti artistiche effimere.
Ming non è legato ai registri della somiglianza e della narrazione. 'Il mio lavoro – dice - può essere considerato come una sorta di ritratto universale. Ciò che io dipingo in continuità è infondo un'idea di questa umanità'.
Con soggetti ricorrenti dell'immaginario cinese Ming supera la propria opposizione all'arte ufficiale e rivisita sia le icone di un Mao o di un Bruce Lee sia le faccie di un erotismo disincarnato che vaga per tutti i visi, che diventano vittime, briganti, anonimi, orfani di Soweto o adolescenti di Montbeliard. L'ultimo suo ciclo si compone di tredici tele sul tema della morte. Le pitture sono di grande forza. La tavolozza si schiarisce.
Ming affronta un soggetto difficile ma inaggirabile. La pittura della vita si impegna a restituire corpi senza vita, quelli di anonimi o di Marylin Monroe. Questo insieme di pitture supera il tema del lutto, è anche il manifesto di un percorso continuo verso il mistero, la teatralità latente dell'esistere.

Il Torrione con Zorio diventa un campo di energia fisica e mentale continuamente mutevole, immerso nella processualità della materia e del suo corpo instabile e in movimento. Una stella effigiata sulla parete frontale della prima sala nasce dalle reazioni chimiche e fisiche all'interno di un ciclo vitale difronte al quale egli per primo si pone come interlocutore.

Perspective '04 presenta il lavoro di cinque artisti, alcuni dei quali noti sulla scena internazionale. Questi artisti appartengono ad ambiti di ricerca differenti che toccano l'impiego di video, foto, pittura murale, ecc. Sono attivi da tempo, protagonisti di eventi di rilievo sia in gallerie private, sia in spazi pubblici.
Le loro opere offrono una percezione inedita e trasfigurante della cultura esterna, suggeriscono un ulteriore sopravanzo estetico del presente, teso a distogliere il fruitore dall'orizzonte delle finzioni affabulatrici e delle immagini vacue di quella visibilità 'etica' diffusa nell'era contemporanea.
Non operano nell'esaltazione di espressività informi o medianiche, nella adesione a immanenze ideologico-teleologiche tipiche dei tempi passati; ricorrono, invece, alla creazione di un immaginario fluido e promiscuo avulso dalle pratiche 'aggressive' della comunicazione globale, un immaginario sentito come 'meditazione interna' o rifugio microprogettuale: la possibilità di un intermezzo temporale, della realtà stessa.
Installazioni video (Dafni & Papadatos), oggetti e fotografie (Castro, Wurm, Vitone), interventi pittorici (Hahn), provocano un effetto di interazione parallela col mondo informatizzato della civiltà del video-tape e del video-game. Verso atmosfere ignote e desideranti, spazi di una satira sottesa ed elaborata, piuttosto che luoghi sistematici e speculativi, teorie dialettiche e ideologiche.
Il primato è assegnato non a una posizione estrema di rifiuto e di rinnovo della realtà ma a una ricerca articolata di rapporti dinamici e creativi con i fenomeni iconografici e sociali della nostra epoca. Una gestazione polisemica di input associativi in alternativa all'esaltazione dogmatica e monosemica dei nuovi codici visivi globalizzati. Una prospettiva dove riecheggiano indagini sul vissuto, contaminazioni pseudo-eversive, trasferimenti identitari nutriti da allusioni al sociale, al corpo, alla memoria.
Il soggetto non appare più assoluto, ma poliedrico e contingente, in osmosi con immagini che provengono dalla realtà politica, ambientale e tecnologica.
Ad esempio i quadri psichedelici di Christian Hahn confondono lo spettatore con associazioni apparentemente familiari ma gravide di vere e proprie formulazioni fantastiche. Le opere sottendono diversi livelli di realtà in cui gli elementi organiciplastici e disegnativi risultano evidenti ma non espliciti.
Mentre le fotografie e gli oggetti dell'austriaco Erwin Wurm, partendo dalla dimensione del corpo umano, mettono in gioco la questione della normalità della nostra apparenza quotidiana. Aprono le infinite e incognite relazioni tra gli oggetti, corpi, manipolazioni di forme e di volumi.
__________

Programma eventi 2004:
15 maggio – 8 giugno 2004

· Collettiva 'Perspective '04 - attualità dell'arte contemporanea'
(Artisti presenti: JOTA CASTRO - DAFNI & PAPADATOS - CHRISTIAN HAHN - ERWIN WURM - LUCA VITONE)
Torrione Passari e Palazzo Turtur

· Personali 'Araki-Ming – simulacri della pulsione'
Cappella S. Maria de Principe (ex chiesa della Morte)

· Personale 'Gilberto Zorio'
Torrione Passari

Inaugurazione: palazzo Giovene, ore 18: incontro con gli artisti Ming e Zorio

9 ottobre – 7 novembre 2004
· Personale 'Daniel Spoerri'
Torrione Passari

Organizzazione: Comune di Molfetta - Associazione @rtistika
Patrocinio: Regione Puglia, Provincia di Bari

Orari di visita nelle suddette strutture:
tutti i giorni, anche la domenica ore: 10-13; 18.00-22.00 (ingresso gratuito)

per informazioni:
ASSOCIAZIONE CULTURALE @RTISTIKA
fax 080.338.79.21

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - MOLFETTA
tel. 080.334.90.52
numero verde 800.017383

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