Fusion Art Gallery
Torino
piazza Peyron, 9 G
335 6398351 FAX
WEB
Occhiomagico e Dario Molinari
dal 18/5/2004 al 15/6/2004

Segnalato da

edoardo dimauro



approfondimenti

Occhiomagico
Dario Molinari



 
calendario eventi  :: 




18/5/2004

Occhiomagico e Dario Molinari

Fusion Art Gallery, Torino

Si inaugura la mostra bi-personale di fotografia di Occhiomagico: 'Mi Vida' e di video e fotografia di Johannes Dario Molinari. In questa occasione Occhiomagico presenta light - box e Johannes Dario Molinari un progetto inedito, realizzato appositamente, consistente in un video e tre elaborazioni grafiche.


comunicato stampa

OCCHIOMAGICO - JOHANNES DARIO MOLINARI
Mostra bi-personale di fotografia e video

Mercoledì 19 maggio 2004, dalle 19 alle 23, presso la Fusion Art Gallery di Piazza Peyron 9 G, a Torino, si inaugura la mostra bi-personale di fotografia di OCCHIOMAGICO: "Mi Vida" (in collaborazione con Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria, Genova) e di video e fotografia di JOHANNES DARIO MOLINARI, a cura di Fabrizio Boggiano e Edoardo Di Mauro, allestimento di Walter Vallini.
In questa occasione OCCHIOMAGICO presenta light - box e JOHANNES DARIO MOLINARI un progetto inedito, realizzato appositamente, consistente in un video e tre elaborazioni grafiche.

Fabrizio Boggiano scrive di OCCHIOMAGICO: "Poche cose esistono al mondo così interessanti come ascoltare una donna parlare liberamente di se stessa. La lucidità del discorso unita alla franchezza tipica dell'universo femminile spesso si mescolano al desiderio di emozioni creando racconti che mostrano quanto complessa e magicamente intrecciata sia la loro esistenza. Parole emozionanti che spesso sono difficili da comprendere se non si è portatori naturali delle stesse sensazioni. E ancora più difficile è immaginarle visivamente, proprio per la ricchezza di particolari che le compongono. Ma in questo è riuscito magistralmente Occhiomagico, il quale, attento ed elegante indagatore dell'universo femminile, ha trasformato racconti in immagini. Nasce così questo suo ultimo lavoro, dall'ascolto di storie di donne differenti, delle loro complessità emozionali che le stesse gli hanno regalato e che lui, sapiente alchimista dell'immagine, ha riunito per trasformarle in toccanti filtri magici. L'osservatore viene così catturato e trasportato nello spazio onirico, dove si materializza un viaggio in un'altra dimensione nella quale nulla è lasciato al caso.
La luce, la presenza del corpo femminile, l'insieme di particolari che svelano la traccia nascosta della storia sono gli elementi che, racchiusi in un'ipotetica stanza metafisica, concorrono a svelare la profonda sensibilità del mondo femminile. In questo modo l'osservazione non si limita al piacere della visione ma appaga l'anima così intensamente da renderne difficile il distacco. Il tempo si distende trascinandoci in una dimensione surreale nella quale finalmente ogni cosa è al posto giusto; una dimensione dalla quale non vorremmo più fare ritorno proprio per il carico emozionale che la caratterizza..."

Notizie su OCCHIOMAGICO
1949 Nasce Giancarlo Maiocchi
1964-1970 Diverse esperienze come assistente fotografo, musicista
1971 Nasce OCCHIOMAGICO
1972-1978 Ricerca espressiva attraverso l'azzeramento dei linguaggi fotografici tradizionali.
Nel 1978 la prima dimostrazione sull'Illusione della Fotografia alla Galleria "Il Diaframma" di Milano. Viene esposta "La Porta di Niepce": un monolito in cristallo di 100x200 cm, contenente due immagini fotografiche, una in bianco e nero ed una a colori, tratte dalla stessa negativa.
1979-1984 Nascita del movimento Post e Neo-Modern in Italia.
Occhiomagico partecipa all' attività sia teorica che pratica di gruppi Multimediali, collabora con Studio Alchimia, con architetti come Alessandro Mendini, Aldo Rossi ed Ettore Sottssass Jr.
Vengono prodotte 24 immagini per le copertine della rivista Domus "Paesaggi di Finzione)
Workshop a Venezia presso Palazzo Fortuny sulla contaminazione che l'immagine fotografica deve subire per essere NUOVA FOTOGRAFIA.
Il quinquennio si conclude con la direzione artistica del gruppo pop "Matia Bazar", in cui si sperimentano le nuove tendenze : contaminare la fotografia con la pittura, la musica, video e moda.
1985-1988 Occhiomagico produce diverse mostre in Europa dove affina la tendenza a creare scenari utopici da registrare su pellicola fotografica.
Vengono prodotte istallazioni tridimensionali composte da fotografie, oggetti di design, oggetti d'arte, video e musica olofonica.
1989-1996 Produzione di due importanti mostre "Falso Movimento" e "Io, non sono io, evidentemente" con l'intento di esplorare se stesso e sviluppare un rapporto con il proprio mondo interiore: il Mito e la Magia, il Silenzio e l'Enigma.
**Premi nazionali ed internazionali per il lavoro professionale nel 1985, 1989, 1990, 1994.
***Docente dal 1994 presso Istituto Europeo di Design di Milano, corso di "Estetica ed Estasi".
1998-2000 Produzione di "Covers", lavoro sulla Memoria dove la Fotografia diventa testimone del secolo trascorso.
Ciclo di conferenze sulla fotografia digitale e la sua nuova identità a titolo: "Mitologia cangiante e luccicante".
***Visitor Professor dal 1999 presso Istituto Italiano di Fotografia di Milano, Istituto Italiano di Comunicazione, CPF Bauer, presso Ecole D'Arts Appliques Vevey - CH e Futurarium, scuola atipica d'arte e design.
2001-2002 Curatore delle immagini fotografiche per la Biennale di Venezia: Musica Danza e Teatro
Produzione di "Mi Vida" indagine intorno al femminino.
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Edoardo Di Mauro scrive di JOHANNES DARIO MOLINARI: "Il lavoro del giovane Johannes Dario Molinari si colloca nel sito di quella rivisitazione, aggiornata al presente, delle esperienze legate alla stagione concettuale 'storica', il cui iter si dipana circa dalla metà degli anni '60 fino all'omologo periodo del decennio successivo, fenomeno diffusosi in Italia a partire dalla fine degli anni '80. Bisogna però dire che, contrariamente a molta produzione distintasi per una sterile ancorché ben confezionata citazione degli episodi di quella fase, incapace di aggiungere alcuno strato di ulteriore significanza, il lavoro di Molinari si distingue per originalità e capacità di adoperare ecletticamente vari mezzi formali per raggiungere un obiettivo spesso capace di stupire e stimolare positivamente il fruitore. La concettualità di Molinari, pur centrata sull'analisi dei referenti linguistici e capace di estremo rigore, si distingue per un'apertura nei confronti dei temi propri della marginalità sociale ed intellettuale, raggiungendo risultati di autentica evocazione mistica, in sintonia elettiva con una delle tendenze principali della linea storica del Concettuale. L'artista adopera varie tecniche, dalla fotografia incorniciata nei light – boxes, all'installazione oggettuale ed alla pittura, avvalendosi spesso del video e dei più recenti ritrovati tecnologici, in una produzione che è sintesi dei linguaggi e delle tendenze principali della contemporaneità. Molinari parte spesso dall'analisi di esemplari episodi di cronaca, a partire dai quali getta lo scandaglio verso la ricerca di motivazioni recondite atte ad illuminare gli aspetti nascosti ed i meandri oscuri della mente umana in condizioni di disagio od, al contrario, come nel caso di questa installazione, di esasperata sensibilità, sinonimo di un diffuso e tenace 'male di vivere'.
L'artista ha inteso, nella circostanza, evocare l'intreccio delle vite e delle morti di tre scrittori torinesi, Cesare Pavese, Primo Levi e Franco Lucentini, attraverso la rappresentazione degli edifici nei quali vissero e dove scelsero volontariamente di morire. Adoperando le parole dell'artista nella descrizione dell'opera: 'Un mistero insondabile che la realizzazione deformata di un modellino virtuale tenta di esplorare.... Il video presenta la rotazione di un prisma in 3D realizzato attraverso l'unione innaturale ma dettagliata dei prospetti delle tre case... Il moto rotatorio dell'architettura, che si staglia su uno sfondo nero è accompagnato dalle voci ideali degli scrittori. La presentazione in successione delle tre facciate coincide con l'ascolto della voce di un attore : ogni facciata è accompagnata dalla declamazione di un brano dell'autore...Le tre voci, non riuscendo a tenere il ritmo della ripresa, incominciano a sovrapporsi in un recitato via via sempre più incomprensibile e, per questo, drammatico. Alla video proiezione si aggiungono tre elaborazioni grafiche, una per ogni prospetto, realizzate a partire dalla struttura geometrica utilizzata per la costruzione virtuale del modellino'.

Notizie su JOHANNES DARIO MOLINARI
Nato a Premosello (VB) il 19/8/1969. Vive e lavora a Buccinasco (MI).

Inaugurazione Mercoledì 19 maggio 2004 ore 19.00 - 23.00
Gli artisti saranno presenti all'inaugurazione

Periodo 19 maggio - 15 giugno 2004
Orario Martedì, giovedì e venerdì ore 16.30 - 19.30
Altri giorni su appuntamento

Curatori e testi Fabrizio Boggiano Edoardo Di Mauro

Allestimento Walter Vallini
In collaborazione con Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria, Genova (per OCCHIOMAGICO)
Patrocinio Regione Piemonte Assessorato alla Cultura

Sponsor Acqua minerale naturale Lauretana (Biella)
Cantina Sociale Fontanile (Asti)

Responsabile Comunicazione Marcella Germano

Info tel. 335 63.98.351

Catalogo disponibile in galleria pieghevole corredato di fotografie con testi di Fabrizio Boggiano e Edoardo Di Mauro

Prossime mostre 18/06 - 14/09: Carmine Calvanese - Gianluca Rosso
17/09 - 12/10: Ernesto Jannini - Roberto Zizzo
15/10 - 09/11: "La contemporaneità evocata : nuova pittura in Italia"
12/11 - 07/12: Bruno Sacchetto - Daniele Contavalli
10/12 - 11/01: Carlo Giuliano - Silvia Fubini

Sede Fusion Art Gallery - Torino, Piazza Peyron 9 G

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