Teatro sociale
Bergamo
via Bartolomeo Colleoni 6
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Bianca Nappi: pietre
dal 4/10/2000 al 5/11/2000

Segnalato da

A.Vischetti



approfondimenti

Bianca Nappi
Paola Tognon



 
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4/10/2000

Bianca Nappi: pietre

Teatro sociale, Bergamo

Bianca Nappi è alchimista che trae spunto dalla natura per elaborare una conseguenza operativa in grado di estrarre materia ed energia dalle strutture primarie. Nelle opere in esposizione, all'autonomia di un'espressività con successive elaborazioni, si somma la concretezza di un'originalità radicale che, a partire da un dialogo di intima poeticità, trova una più intensa definizione e soprattutto attualizzazione nel confronto con la scultura contemporanea.


comunicato stampa

Bianca Nappi è alchimista che trae spunto dalla natura per elaborare una conseguenza operativa in grado di estrarre materia ed energia dalle strutture primarie. La caratterizzazione principale del suo lavoro sta infatti nel riconoscere all'interno della casualità delle forme essenziali, offerte o derubate alla quiete naturale, le strutture sulle quali imprimere una propria espressione creativa. Dalla lettura di questa dimensione di rigore e di ricerca si ottiene allora un punto di vista privilegiato per la comprensione di tutto il suo lavoro di artista contemporanea.

Il percorso artistico di Bianca Nappi, laureata in Chimica, può considerarsi proprio a partire dalle importanti esperienze professionali che decide di prediligere: le esaltanti analisi sulle pietre lunari all'interno dei laboratori dell'Università di Roma o le ricerche oceanografiche e i controlli lungo le coste italiane. In seguito le borse di studio americane e il lavoro per le applicazioni sulle molecole in fase gassosa ad altissime temperature, sino al 1981, anno delle ufficiali dimissioni dalla ricerca scientifica per dedicarsi completamente allo sviluppo creativo di una sensibilità da tempo maturata.
Di questi anni, tra gli Stati Uniti e l'Italia, le sperimentazioni sulle terre e le cotture primitive per la realizzazione di sculture che trovano nella creta una definizione formale in grado di coniugare manipolazione e rappresentatività poetica in forme lontane da ogni figurazione figurata e in grado di raggiungere anche una nuova musicalità (la "Ceramica rusticana" a Castel di Tusa nel 1991con Philip Corner).

Nel 1993 il trasferimento a Querceta, nel grande ed operoso laboratorio Henraux alle spalle di Forte dei Marmi, per l'applicazione e la lavorazione su marmo e granito che, unita all'elaborazione fortemente alchemica di colori e vernici di origine naturale, determina uno spostamento definitivo del suo lavoro nella direzione di quello qui presentato. Forme totemiche slanciate e levigate, superfici simbolicamente incise e grandi tavole - bersaglio dai colori accesi, costituiscono il raggiungimento di un'autonomia espressiva su scala esistenziale.

Infine, nelle opere qui esposte, all'autonomia di un'espressività con successive elaborazioni, si somma la concretezza di un'originalità radicale che, a partire da un dialogo di intima poeticità, trova una più intensa definizione e soprattutto attualizzazione nel confronto con la scultura contemporanea.

Terra e sale, essenziali elementi di un allestimento consapevolmente "nudo", sono a ricordare il piacere di un'antica manipolazione, quella della creta appunto, e l'origine di un'identificazione geografica, la costa calabra, luogo d'infanzia di Bianca Nappi.


Nata in Calabria, Bianca Nappi si laurea in Chimica presso l'Università di Roma nel 1971, con una tesi sperimentale sulla energia di dissociazione della molecola Ga-Bi (gallio - bismuto). Ha la possibilità di studiare frammenti di roccia lunare. In seguito si trasferisce a Napoli, dove per quattro anni compie ricerche oceanografiche lungo le coste italiane.
Ritorna all'Università di Roma come ricercatrice nel campo delle alte temperature.
Nel 1979 le è assegnata una borsa di studio Fulbright ed una della Robert Welch Foundation per eseguire delle ricerche presso la Texas A&M University. In occasione di questo soggiorno negli Stati Uniti, osserva i lavori di Maria Martinez ad Albuquerque e crea le prime ceramiche.
Dal 1981 la passione per la scultura diviene preponderante: dopo uno stage a Peter's Valley con Byron Temple e Toshiko Takaezu, torna in Italia e si stabilisce in Calabria, dove impianta il suo studio.
Comincia a sperimentare le crete locali e le cotture primitive.
Nel 1982 la sua prima mostra a Roma. Riceve una borsa di studio dalla Peter's Valley Foundation per lavorare con Katzuyuki Sakazume al progetto Anagama.
Nel 1991 è artista ospite in Sicilia alla Fiumara d'Arte dove, oltre a numerose maioliche e tele, realizza uno strumento musicale che viene suonato da Philip Corner, che compone il pezzo "Ceramica rusticana".
Dal 1993 lavora il marmo ed il granito presso l'Henraux a Querceta (LU).
Nel 1995 ottiene il premio Pollock and Krasner Foundation.

Bergamo Alta - Teatro sociale

da lunedì a venerdì 15,00 - 19,00
sabato e domenica 10,00 - 19,00
ingresso gratuito

a cura di Paola Tognon
organizzazione COSMO srl
con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo

Inaugurazione giovedì 5 ottobre ore 18,30

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