Una trentina di lavori, realizzati con tecnica mista e con grande sapienza grafica. Le figure che popolano i quadri di Coenegracht sono parziali, incompiute: 'eroi redivivi' che guardano ironici e tristi altrove o oltre, memori del mondo onirico e inquietante di Bosch.
Il tempo passa
Testo critico di Roberto Barzanti
Inaugurazione sabato 18 settembre ore 17.30
Jean-Claude Coenegracht, nato a Liegi nel 1948, partecipa con straordinaria abilità tecnica ad una intensa rivisitazione del Rinascimento e della tradizione figurativa europea.
Il suo, come è stato detto, è però piuttosto un “Antirinascimento, alchemico e magico, manieristico e disarmonico, orrido e stregonesco†dove i ritratti, gli animali e il paesaggio recano in sé una parte di mistero difficile da dissolvere.
In mostra fino al 18 ottobre una trentina di lavori, realizzati con tecnica mista e con grande sapienza grafica. Le figure che popolano i quadri di Coenegracht sono parziali, incompiute: “eroi redivivi†che “guardano ironici e tristi altrove o oltreâ€, memori del mondo onirico e inquietante di Bosch." "Questi volti - dichiara Roberto Barzanti nel contributo critico che accompagna la mostra - spaesati, dai grandi occhi interrogativi o gli animali restituiti con puntualità come in un atlante zoologico o le piante scrutate nelle loro ramificate nervature pretendono di essere visti, ricordati per quello che sono: frammenti di una vita che ha acquistato - viene in mente quanto Marguerite Yourcenar scrive nell'Oeuvre au noir, per Zenone - " la strana instabilità ed il bizzarro ordine dei sogni".
Nonostante i lavori di questo maestro siano stati esposti in mezzo mondo ( Liegi, Bruxelles, Anversa, Parigi, Praga, Stoccolma), e siano presenti in molte collezioni private, l’Italia lo ha ospitato soltanto in una mostra a Milano.
Si tratta dunque di un artista tutto da scoprire, da vedere, un maestro del disegno, le cui opere sembrano emergere quali preziosi frammenti tratti da codici sottratti miracolosamente alla distruzione.
Un artista, Jean-Claude Coenegracht le cui carte hanno suscitato tra gli altri, l’ammirazione di Omar Galliani come emerge dalla lettera indirizzata all’artista fiammingo, presente nello stampato realizzato in occasione della mostra.
La mostra resterà aperta fino al 18 ottobre 2004 con i seguenti orari:
tutti i giorni, escluso il lunedì, 10.00 - 13.00, 16.00 - 20.00
Bonioniarte
Corso Garibaldi 43, 42100 Reggio Emilia