Studio Arte Fuori Centro
Roma
via Ercole Bombelli, 22
06 5578101 FAX
WEB
Paolo Angelosanto
dal 29/10/2004 al 12/11/2004
06 5578101
WEB
Segnalato da

palimpsesto per l'arte




 
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29/10/2004

Paolo Angelosanto

Studio Arte Fuori Centro, Roma

Opere fotografiche disposte in quadreria, la ricerca sul proprio corpo, racconta e indaga; l'artista elabora l'artificio della messa in scena di una fiction onirica guidata da una concezione feticista del corpo.


comunicato stampa

Paolo Angelosanto

A cura di Vittoria Biasi
Dal 30 ottobre al 12 novembre 2004

Martedì 26 ottobre 2004 alle ore 18, presso lo Studio Arte Fuori Centro – Roma, via Ercole Bombelli 22 –, inaugura L’amore del mio IO una personale di Paolo Angelosanto a cura di Vittoria Biasi. La mostra rimarrà aperta fino al 12 vovembre, dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
L’evento è il terzo appuntamento di Spazio Aperto 2004, ciclo ideato anche quest’anno con l’intento di lasciar confluire, apertamente, la difformità di quattro istanze espressive e di altrettanti interventi critici.
Oltre a Paolo Angelosanto lo studio ospita Alessandro Casanova (a cura di Pericle Guaglione), Antonio Picardi ( a cura di Massimo Bignardi ) e Nicola Pascarella ( a cura di Gabriele Perretta).

L’amore del mio IO, titolo scelto per la Mostra di paolo Angelosanto con la cura di Vittoria Biasi.
Cedere al fascino dell’IO una rassegna di titoli e fotografie, per il prossimo incontro dalla galleria spazio fuori centro.

Opere fotografiche per questo appuntamento con paolo angelosanto, che dispone in quadreria la ricerca sul proprio corpo, raccontandosi e indagandosi in un dialogo tra diverse realtà, in Cui l’artista elabora L’artificio della messa in scena di una fiction onirica guidata da una concezione feticista del corpo.
Le opere esposte Autoritratto con rose, èstasi, S.Sebastiano Glamour, Welcome, Il grande odalisco, rappresentano una esplorazione dell’io attraverso un sociale storico o simbolico, in cui l’artista si immerge.
Nel dialogo silenzioso di Angelosanto i parteners mutano. Religiose e pagane allo stesso tempo le fotografie avanzano per sovrapposizioni di ‘io’ rapporto con l’oltre del il corpo che si adorna di segni barocchi.
I fiori tristi Questo esalta il piacere del donarsi nella ricchezza misurata della gestualità.
La vestizione, le decorazioni, i fiori abbandonati e cadenti sulla fronte e il maquillage implicano il rito della preparazione, il desiderio di far pulsare la gestione mentale libera di compiere il suo viaggio nel tempo per giungere ad un senso totale di amore dell’io, come in un nuovo umanesimo.

STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Via Ercole Bombelli 22, 00149 Roma

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