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Franco Russo
dal 24/11/2004 al 8/12/2004
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Franco Russo



 
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24/11/2004

Franco Russo

Agricantus, Palermo

Tra il cielo e la terra. Tra superfici sature di pigmento, intrappolate in formazioni geometriche, fa la sua comparsa la tela grezza. Nuda, vera, essa si appropria del dipinto offrendosi allo sguardo dell'osservatore. Non piu' semplice supporto, ma vera protagonista dell'opera.


comunicato stampa

TRA IL CIELO E LA TERRA

Sono tanti anni che conosco Franco Russo. In tutto questo tempo ho visto evolversi la sua pittura pur rimanendo coerente ai principi fondamentali dell'arte geometrica che, nelle sue varie trasformazioni, ha attraversato i secoli.

L'astrattismo, il neoplasticismo, il suprematismo, sono stati e sono tuttora, i cardini principali attorno ai quali è ruotata non solo la sua pittura, ma la sua stessa vita. Eppure, ora qualcosa è cambiato.

Tra superfici sature di pigmento, intrappolate in formazioni geometriche e splendenti di luce propria, fa la sua comparsa la tela grezza. Nuda, vera, essa si appropria del dipinto offrendosi allo sguardo dell'osservatore. Non più semplice supporto, ma vera protagonista dell'opera. Il suo colore naturale e la sua struttura offrono, all'artista, lo spunto per affrontare un nuovo stadio evolutivo della sua pittura.

Franco Russo, pittore schivo e contrario ad ogni tipo di ipocrisia, trova in questo nuovo approccio con la tela il completamento della sua ricerca verso la semplificazione assoluta della forma e della materia.

In fuga da una società nella quale non si riconosce, egli, in questo nuovo ciclo pittorico, rinsalda il rapporto con la natura. Preludio, Figlio della terra, sono solo un piccolo esempio dei suoi ultimi dipinti che volgono lo sguardo verso una concezione panteistica della vita.

Tutto è più etereo. I colori squillanti, figli di una società industriale e tecnologica, si sono trasformati lasciando il posto a sfumature terrose, ad azzurri celesti e marini, a bianchi lunari. Essi sono l'inizio e la fine d'ogni cosa, personificazioni di un'anima cosmica, in continuo fermento, comune a tutti.

Anche i soggetti, sebbene non mutati rispetto alla sua precedente produzione, acquistano nuovi significati. Le geometrie piane, circonfuse di un'aura spirituale, ricordano la ieraticità delle immagini bizantine poste al centro di un mondo metafisico e pervase da una luce divina.

In queste nuove opere il mondo spirituale incontra il caldo pulsare della terra creando un varco tra due mondi antitetici e in perenne conflitto tra loro in cui basta un niente per spezzare il fragile gioco di equilibri.
Vinny Scorsone

Immagine: 2004, "Icaro", acrilico su juta, cm.105x142.

inaugurazione giovedì 25 novembre, ore 19, c.c.p. agricantus, palermo, fino al 8 dicembre

orario: Tutti i giorni ore 14.00 - 01.30

ingresso libero

ORGANIZZAZIONE E CURA: Roberto Speziale e Vinny Scorsone

CCP AGRICANTUS
Via Nicolò Garzilli 89 (90141 - Palermo)

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