La Fabbrica
Losone
via Locarno, 43
+41 917805743
WEB
Alberto Flammer
dal 20/1/2005 al 22/2/2005
0041.91.7914005
WEB
Segnalato da

la fabbrica


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Alberto Flammer
Antonio Ria



 
calendario eventi  :: 




20/1/2005

Alberto Flammer

La Fabbrica, Losone

Radiografie e risonanze. La mostra presenta una ventina di radiografie e una decina di risonanze magnetiche stampate dall'autore: una ricerca – come scrive Antonio Ria nell'introduzione al catalogo – che mira a 'confrontare scienza e arte, tecnica e arte' all'interno di una lunga tradizione della storia dell'arte e della fotografia.


comunicato stampa

Radiografie e risonanze
Mostra fotografica a cura di Antonio Ria

Venerdì 21 gennaio 2005 alle ore 17.30, presso «la fabbrica» di Losone (Canton Ticino) verrà inaugurata la mostra fotografica di Alberto Flammer «Radiografie e risonanze», a cura di Antonio Ria.
L'esposizione, che si inserisce nel programma degli eventi e mostre di arti figurative de «la fabbrica» coordinati da Riccardo Lisi, presenta una trentina di fotografie in bianco e nero di una ricerca inedita condotta nel 2003 da Flammer espressamente per questa mostra.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, a cura di Antonio Ria, pubblicato a Losone nelle edizioni «la fabbrica». La mostra è patrocinata dal Comune di Losone.

La mostra presenta una ventina di radiografie e una decina di risonanze magnetiche stampate dall’autore: una ricerca – come scrive Antonio Ria nell’introduzione al catalogo – che mira a «confrontare scienza e arte, tecnica e arte» all’interno di una lunga tradizione della storia dell’arte e della fotografia. «Ma qui c’è qualcosa di diverso – aggiunge Ria –. Flammer cerca un nuovo sapere. L’arte sa, ciò che la scienza conosce. Non basta conoscere, occorre “sapere”». I contenuti non sono perciò staccati dall’estetica, dalla ricerca formale. Scrive Ria: «Con queste radiografie e risonanze magnetiche è come se Alberto Flammer volesse entrare dentro le cose. E lo fa attraverso una ricerca ardita sulla luce. Si sa che è riconosciuto maestro nell’uso della luce. Qui si tratta di scavare dentro la luce, per scavare dentro la realtà: delle cose e degli uomini (o di se stesso: come nelle risonanze magnetiche). Non è più la sua, una relazione solamente “fisico-ottica” con il mondo. Né si accontenta di una rappresentazione della realtà. Vuole nascere – attraverso una luminosità particolare ottenuta da questi raggi e risonanze – dentro le cose e con le cose: “per una sorta di concentrazione e di venuta a sé del visibile” (M. Merleau-Ponty, Le visible et l’invisible). Per mostrare alla fine come le cose si “fanno”, con la luce e dalla luce: il vedere dentro le cose. Perforare “la pelle delle cose”, per dirla ancora con Merleau-Ponty, per cercare – attraverso una luce nuova – una profondità nuova delle cose, un’animazione interna: l’”irraggiarsi del visibile”».
«All’apparenza dunque – conclude Ria –, queste immagini di Alberto Flammer possono essere prese come documenti di realismo. Ma, a guardare bene e a pensare nei tempi lunghi della storia dell’arte, c’è in esse una grande invenzione. Nella raffigurazione plastica bloccata delle radiografie e delle risonanze magnetiche di Flammer c’è alla fine una piena, programmata, attentissima sublimazione. Quasi un modo nuovo di concepire le cose e gli esseri umani (e se stesso): di raccontare il tempo».

Alberto Flammer è nato a Muralto, in Canton Ticino, nel 1938. Apprende giovanissimo la tecnica e l’arte della fotografia dal padre, fotografo rigoroso, e si dedica alla fotografia di architettura, di opere d’arte e di pubblicità, portando avanti contemporaneamente un’approfondita ricerca personale. La sua prima mostra collettiva risale al 1960 presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano; la sua prima personale è avvenuta a Locarno nel 1963. Sono seguite numerose esposizioni in musei e gallerie fotografiche di grande prestigio in molte città europee. Ha collaborato con vari architetti, tra cui Mario Botta, e a molte monografie d’arte. Vive a Verscio, in Canton Ticino.

Inaugurazione: venerdì 21 gennaio 2005 alle 17.30

Per informazioni e richiesta di materiali: - «la fabbrica»: tel. 0041.79.2115069
- Antonio Ria: Via Brera 17 – 20121 Milano; tel. e fax 02.86463326

la fabbrica
Via Locarno, 43
Losone (Canton Ticino, Svizzera)
La mostra rimane aperta con i seguenti orari:
mar-ven 10-14 / 17-21; sab 17-24 o su appuntamento (0041.79.3314132)

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