Collegio Cairoli
Pavia
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La macchina e l'impulso
dal 3/11/2000 al 25/11/2000

Segnalato da

Raffaella Formenti




 
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3/11/2000

La macchina e l'impulso

Collegio Cairoli, Pavia

Con il titolo "Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi" - tratto dall'omonimo racconto dello scrittore Nathan Englander - vengono presentate le opere di una trentina di artisti internazionali, che praticano o hanno praticato il disegno come attività autonoma, non disgiunta dal resto della loro produzione.


comunicato stampa

Non si tratta della riesumazione di Isidore-Lucien Ducasse conte di Lautréamont e dei suoi improbabili congegni surreali, l'evento che si inaugura nel settecentesco Palazzo del Collegio Cairoli dell'Università di Pavia.
Con il titolo "Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi" - tratto dall'omonimo racconto dello scrittore Nathan Englander - vengono presentate le opere di una trentina di artisti internazionali, che praticano o hanno praticato il disegno come attività autonoma, non disgiunta dal resto della loro produzione.
Sono artisti differenti, per impegno ed elaborazioni individuali, accomunati tuttavia dalla manualità nel disegno, inteso come attività "denotante, cognitiva, liberatoria, conoscitiva, continuativa, autonoma".

La mostra ospiterà i lavori di: Franco Angeloni, Joseph Beuys, Renata Boero, Michele Chiossi, Marco Cingolani, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Francesco De Grandi, Daniele Galliano, Lorenzo Gatti, Jeff Gauntt, Fathi Hassan, Martin Larralde, Abraham La Calle, Giovanni Manfredini, Andrea Marescalchi, Andrea Martinelli, Angelina Nasso, Marina Nunez, Mimmo Paladino, Luca Pancrazzi, Claudio Parmiggiani, Beatrice Pasquali, Alessandro Pessoli, Diego Saiani, Martha Sforni, Gianluca Sgherri, Gilberto Zorio.

Sarà esposta anche una macchina etichettatrice Etipack che, strappata dai contesti funzionali e produttivi per cui è nata, con la sua presenza rende testimonianza della facoltà denominate dell'uomo. Tali "espressioni", il disegno e la macchina, l'esilità del segno e la terranea presenza della macchina, formano un incontro sulla base di una comune "progettualità", di un "fare", che trascende l'utilitarismo contingente della macchina o l'inutilità del disegno. In quanto attingono alle facoltà soggiacenti più riposte dell'uomo. Questo progetto segna anche uno sviluppo e una continuazione di un altro Being Beauteous (Spazio Strenesse, Milano e Trevi Flash Art Museum, 1996), sull'interrogazione dei segni.
La mostra si avvale oltre che di un testo di Pietro Finelli, di un breve saggio di Fabrizio Desideri, noto studioso ed esperto nonché curatore delle opere di Walter Benjamin in Italia. (a cura di Pietro Finelli).

"Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi"
Collegio Cairoli, Università di Pavia
Inaugurazione Sabato 4 Novembre ore 18.30
Coordinamento: Martina Cavallarin
Catalogo Mazzotta Editore, Milano
Testi: Pietro Finelli e Fabrizio Desideri

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