Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Monfalcone (GO)
piazza Cavour, 44
0481 494369 FAX 0481 44480
WEB
Andrea Pazienza
dal 18/3/2005 al 26/4/2005
0481 46262 FAX 481 44480
WEB
Segnalato da

Roberta Sodomaco




 
calendario eventi  :: 




18/3/2005

Andrea Pazienza

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone (GO)

Segni e memorie per una Rockstar. Omaggio postumo a un autore che ha fatto del fumetto un luogo privilegiato di riflessione stilistica e linguistica raggiungendo la sensibilita' di varie generazioni. In mostra una carrellata di disegni originali, sue pubblicazioni e produzioni grafiche, locandine realizzate per feste, mostre, spettacoli teatrali, film, le illustrazioni per copertine di dischi e diversi filmati


comunicato stampa

Segni e memorie per una Rockstar.

Sabato 19 marzo, alle ore 18.00, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, si inaugura la mostra Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar, organizzata dall’Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune.

Continua, quindi, la fortunata collaborazione che lega l’Associazione ARTeFUMETTO e la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone nella realizzazione, nel corso degli ultimi anni, di alcune importanti esposizioni dedicate al fumetto e all’illustrazione in genere: Vanna Vinci - Percorsi (ottobre 2002), Icone parlanti: il linguaggio del fumetto. Opere di Giorgio Cavazzano e Vittorio Giardino (settembre/ottobre 2003), Credi ancora ai luoghi comuni? Opere di Miela Reina, Nicoletta Costa e Sara Not (novembre 2004).

La mostra dedicata ad Andrea Pazienza, la prima di livello nazionale realizzata nel Triveneto, costituisce un omaggio postumo ad un autore capace come pochi altri, in un preciso periodo culturale (la fine degli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta), di fare del fumetto un luogo privilegiato di riflessione stilistica e linguistica e di trasformare i propri lavori in un veicolo immediato per raggiungere la sensibilità di varie generazioni, la sua come quella odierna.
Il suo lavoro, unito a quello di altri artisti del fumetto e più in genere della comunicazione quali Stefano Tamburini, Filippo Scozzari, Massimo Mattioli, Tanino Liberatore, ha costituito un nucleo linguistico capace di condizionare la ricerca della maggior parte degli autori formatisi in quegli anni e in quelli a seguire.
Ancora ragazzo e già artista di talento, Pazienza assume in un lasso di tempo breve, fra il 1977 e il 1988, il ruolo di protagonista del fumetto italiano, quindi di simbolo di una generazione (o meglio cronista e traduttore in segni e parole del modo di sentire di una generazione) e infine “leggenda”, anche nella tragicità della sua fine.
Scrive Vincenzo Sparagna, che di Pazienza è stato direttore ed amico, su Frigidaire nel 2002: “[…] Per noi ricordare Paz è come sfogliare l’album, felice e doloroso, della nostra stessa vita. I suoi disegni, gli appunti e gli schizzi, i pensieri e le battute, le foto… Sono come un diario illustrato, un film/verità in cui recitano ancora insieme e per sempre i morti e i vivi, i protagonisti e le comparse, il pubblico e le maschere […]”.

Andrea Pazienza con le sue dichiarazioni pubbliche, la consapevolezza dei propri mezzi e il suo rapporto di amore-odio con i media è stato forse la prima vera rockstar del fumetto italiano: sempre e assolutamente se stesso, sincero fino al massacro, moralmente impegnato ma anche dirompente, incontrollabile. Come scrive ancora Sparagna su Frigidaire: “[…] Paz non volle mai essere, né fu mai, un “artista in carriera”, come un qualsiasi “creativo a pagamento”, impegnato solo per i suoi committenti paganti… Fu invece un militante del segno e del di/segno, l’animatore defilato, l’inventore discreto, l’allegro portabandiera, l’eroe ironico e senza medaglie di una generazione di autori/attori davvero rivoluzionari […]”.
Andrea Pazienza è stato prima che un fumettista un artista a tuttotondo, consapevole di come il fumetto fosse uno strumento non secondario, ma autorevole, congeniale alla sua esigenza di autore mai disposto ad accettare le regole che l’editoria avrebbe voluto imporgli.

La mostra Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar analizza la sua grandezza d’artista eclettico, di disegnatore inarrivabile capace di innumerevoli stili, di narratore superbo, non dimenticando le sue contraddizioni di uomo, che poi sono quelle di un periodo storico ben preciso.
L’analisi viene svolta attraverso l’esposizione dei suoi originali, in particolare tre storie a fumetti complete, scelte a testimonianza dei vari linguaggi da lui usati e nelle quali il rimando autobiografico risulta significativo: Un’estate, Sogno e William Blake.
In esposizione inoltre una vasta carrellata di originali selezionati fra quelli che Vincenzo Mollica, giornalista televisivo e suo grande amico, ha definito come “lampi”, testimonianze minime del suo genio: schizzi rapidi a pennarelli, illustrazioni incompiute, dediche; questa sezione, perlopiù inedita, è in parte raccolta nel volume che accompagna la mostra.
Ci sono, infine, anche alcune pagine originali da Aficionados, dei rit, la sua come quella odierna.ratti e una sua inedita prova d’esame scolastica.
Monfalcone (GO)
Il rapporto tra Pazienza e il suo tempo, la sua vicenda artistica, viene analizzata inoltre attraverso l’esposizione ragionata delle sue pubblicazioni o produzioni grafiche in genere: i libri di Andrea, quelli a cui ha partecipato con illustrazioni e contributi vari. Non si tratta di ristampe ma di prime edizioni, con la grafica del tempo, quella realmente rappresentativa di una cultura specifica e di una ricerca che Andrea ha contribuito a definire in particolare insieme a Stefano Tamburini. Molte delle immagini realizzate per questi testi non sono mai state ripubblicate e sono quindi destinate ad incuriosire appassionati e ammiratori.
Un ruolo importante, nell’ambito della mostra, hanno poi le locandine realizzate per feste universitarie, mostre (sue e di altri), spettacoli teatrali, film e le illustrazioni per copertine di dischi (PFM, Claudio Lolli, Roberto Vecchioni). Fanno parte integrante del percorso espositivo anche diversi filmati, alcuni famosi, altri poco visti e inediti.

La mostra vuole costituire, però, principalmente un omaggio e in tal senso l’occasione per accostare l’esperienza di Pazienza a quella di molti autori, generazionalmente eterogenei, che hanno avuto in lui un amico, un riferimento stilistico e ancor prima narrativo, a volte un maestro.
L’Associazione ARTeFUMETTO ha chiesto a molti autori del panorama fumettistico italiano ed internazionale, tra quelli che lo hanno conosciuto direttamente o soltanto artisticamente, di dedicare alla sua memoria un omaggio attraverso un’immagine o uno scritto. In molti hanno risposto all’invito, circa una sessantina di nomi fra cui Altan, Giancarlo Alessandrini, Paolo Bacilieri, Vittorio Giardino, Josè Munoz, Giuseppe Palumbo, Sergio Staino, Danijel Zezelj, Daniele Brolli, Luca Enoch, Davide Toffolo (alcuni di questi saranno presenti all’inaugurazione).
Ne è risultata una lunga carrellata di impressioni, di interpretazioni e anche di ricordi: tutti materiali in mostra, quasi a costituire un dialogo tra stili e linguaggi che si sono sviluppati parallelamente o successivamente a quelli di Andrea Pazienza e quelli, molteplici, dell’autore.
A corredo della mostra è stato realizzato un volume che raccoglie alcuni disegni inediti di Pazienza, tutti gli omaggi a lui dedicati dagli altri autori ed alcuni scritti-memorie di chi Andrea ha avuto la fortuna di conoscerlo.

A fare della mostra non soltanto un appuntamento espositivo ma un vero e proprio evento culturale, infine, alcune importanti iniziative collaterali (il cui calendario dettagliato è in via di definizione): lo spettacolo teatrale Nel segno di Paz, scritto e diretto da Antonio Tancredi per il Teatrovunque di Genova, un ciclo di proiezioni cinematografiche, una serie di incontri con alcuni degli autori sopra citati.
Alla mostra è abbinato anche un concorso internazionale per fumettisti ed illustratori neofiti o non affermati, “Ancora un disegno per Paz”, organizzato dall’Associazione ARTeFUMETTO in collaborazione con il PUNTO GIOVANI di Gorizia. E’ possibile iscriversi al concorso presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone nel periodo della mostra. Informazioni più dettagliate possono essere richieste all’Associazione ARTeFUMETTO e al PUNTO GIOVANI di Gorizia.

Inaugurazione: sabato 19 marzo, ore 18.00

Curatori mostra: Roberto Franco, Fabio Doria, Mauro Paronitti
Catalogo: ARTeFUMETTO
Allestimento: Roberto Franco per ARTeFUMETTO
Iniziative collaterali Roberto Franco, Fabio Doria, Mauro Paronitti per ARTeFUMETTO e Attività Teatrali ed Espositive del Comune di Monfalcone

Ufficio Stampa
per Associazione Culturale ARTeFUMETTO: Fabio Doria
Via S. Antonio, 11 - 34074 Monfalcone (GO)
artefumetto@libero.it

per Galleria Comunale d’Arte Contemporanea: Roberta Sodomaco
Tel. 0481 494 369

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone
P.zza Cavour - Monfalcone (GO)
Orario: tutti i giorni: 16.30 - 19.30; sabato e festivi: 10.30 - 13.00 e 16.30 - 20.00; 27, 28 marzo e 25 aprile: 10.30 - 20.00
Ingresso libero

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