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4/6/2005

Scultura lombarda nel Seprio

Due sedi, Castelseprio e Gornate Olona (VA)

La mostra si situa in due luoghi storici: nel piazzale di Santa Maria Foris Portas si trovano grandi sculture in ferro e acciao di Rodolfo Colombo e nella chiesa di Santa Maria di Torba opere significative di scultori operanti nel territorio e provincie limitrofe fra cui Floriano Bodini, Alex Corno, Francesco Somaini. Un confronto fra scultori di diverse generazioni e tra diversi materiali espressivi.


comunicato stampa

A cura di Luigi Cavadini

Il territorio del Seprio, in provincia di Varese, è stato fondamentale nella storia della Lombardia. Castelseprio, in particolare, fu un “castrum” importante, luogo militare a difesa dei confini romani a partire dal IV secolo d.C. lungo la direttrice Como-Novara, poi circondato da mura durante il regno di Teodorico. Il periodo di maggior rilievo è riferibile al dominio longobardo (VI-VII sec.) e, successivamente, alla sua costituzione in capoluogo della Contea del Seprio sotto i Franchi (fine dell’VIII sec.). La conclusione della sua grande storia si ebbe con la distruzione della fortificazione nel 1287 da parte dei Visconti e il divieto a ricostruire e ad abitare l’antica roccaforte.

I resti dell’antico castrum e alcuni segni (importantissimi) dell’antica gloria sono tuttora riconoscibili. In particolare si segnalano la chiesa di S. Maria Foris Portas in Castelseprio con affreschi risalenti all’età longobarda e il baluardo oggi detto di Torba (con torre e chiesa risalente per la parte più antica all’XI secolo) parzialmente in Comune di Gornate Olona (il nucleo di Torba è attualmente di proprietà del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano).

La mostra “Scultura lombarda nel Seprio” si situa proprio in questi due luoghi storici, un tempo tra loro collegati, posizionando nel piazzale di Santa Maria Foris Portas grandi sculture in ferro e acciao corten di Rodolfo Colombo e nella chiesa di Santa Maria di Torba opere significative di scultori operanti nel territorio varesino e in quello delle confinanti province lombarde.

L’iniziativa del Comune di Castelseprio in collaborazione con Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia punta da una parte ad avvicinare il pubblico alla scultura contemporanea e dall’altra a sollecitare la conoscenza dei due siti, che costituiscono, per il valore di ciascuno, ma anche per i legami fra di essi, un “unicum” in ambito non solo regionale.

La selezione degli artisti, che non è certo esaustiva, ha puntato a instaurare un confronto fra scultori di diverse generazioni da una parte e tra diversi materiali espressivi dall’altra.

Fra gli artisti ecco i varesini Giancarlo Sangregorio, Floriano Bodini, Marcello Morandini, Paolo Borghi, Niccolò Mandelli Contegni, Enzo Capozza & Maria Rita Fedeli e, dalle province limitrofe, Rodolfo Colombo (Como), Alex Corno (Milano), Alberto Ghinzani (Pavia), Mariano Milani (Lecco), Francesco Somaini (Como-Milano). Unica presenza esterna al territorio lombardo è Giuliano Vangi, che per un periodo della sua vita ha vissuto e lavorato a Varese.

L’accostamento di maestri dalla storia e dal valore consolidato ad artisti più giovani e ancora poco noti, in una esemplificazione ulteriormente ampliabile nelle mostre che si potranno fare nei prossimi anni, consente di valutare sia il permanere che l’evolversi dei modi di fare scultura. E di ritrovarvi i materiali della tradizione, come il bronzo e il legno, ma anche materiali tratti dal quotidiano o di più recente uso (feltro, ferro, piombo, ecc.)

“Nella individuazione delle opere da esporre, non si è voluto - dice Luigi Cavadini, curatore della mostra - privilegiare l’astrazione piuttosto che la figurazione, ma per un verso proporre lavori che caratterizzino la poetica degli artisti coinvolti e per un altro mostrare le diverse anime dell’espressione sicuri che il dialogo tra le varie diversificate “figure” plastiche non necessiti di una contiguità di forme, ma maturi proprio nella loro diversità”.

La mostra, che si inaugura domenica 5 giugno (alle ore 11 a Castelseprio, alle ore 11.30 a Torba) resterà aperta al pubblico fino al 24 luglio, si avvale del Patrocinio e dei contributi della Provincia e della Camera di Commercio di Varese, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, del Comune di Gornate Olona e del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, oltre che del sostegno di numerose aziende locali.

Il catalogo che accompagna la rassegna, edito da Silvana Editoriale, propone tutte le opere esposte e le informazioni sugli autori, è introdotto da un testo critico di Luigi Cavadini e completato con due scritti di Andrea Menegotto e Andreina Zatta tesi ad approfondire il significato di un’iniziativa che prevede la collocazione di prestigiose sculture in un contesto storico-architettonico di assoluto rilievo, nell’intento di favorire un confronto diretto tra memorie dell’antichità e documenti dell’espressione contemporanea.

Il saluto di Ettore A. Albertoni, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, e di Giangiacomo Longoni, Assessore Marketing territoriale e Identità culturale della Provincia di Varese, che precedono in catalogo l’intervento del sindaco di Castelseprio Romano Chierichetti e di Giovanni Beluffi, consigliere delegato alla Cultura, indicano la grande attenzione prestata a questa manifestazione in ambito regionale e provinciale.

Immagine: Floriano Bodini, Paola e il cavallo, 1982

Inaugurazione: domenica 5 giugno alle ore 11 a Castelseprio, alle ore 11.30 a Torba

Sedi:
Piazzale Chiesa S. Maria Foris Portas
Zona archeologica - Castelseprio
Orario: martedì-sabato ore 8.30-19.20; domenica 9.30-18.20, chiuso lunedì

Monastero di Torba
Gornate Olona (Va)
Orario: mercoledì-domenica 10-18, chiuso lunedì e martedì

L’ingresso al Monastero di Torba è gratuito per quanti sono in possesso dell’invito alla mostra e per quanti ritireranno presso la Chiesa di S. Maria Foris Portas a Castelseprio, apposito tagliando di accesso.

Informazioni stampa:
uessearte via Natta 22 Como tel. 031.269393 fax 267265

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