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29/9/2005

M-Stadt

Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum, Graz

Protagoniste della mostra sono la citta' di Graz ed altri capoluoghi europei: Basilea, Cracovia, Ruhrstadt, Trieste e Lubiana. Nella loro natura di morfologie urbane reali, questi centri si pongono come soggetto di studi fotografici e video, di testi artistici e cartografie alternative, interessate da effetti territoriali e sociali. E' allestita una struttura topografica dalla quale emergono 6 postazioni tematiche: decentramento, shopping, natura e paesaggio, migrazione, no-visions e mappatura. Con progetti di: Dan Graham, Maurizio Cattelan, Sylvie Fleury, Stalker, Andreas Gursky, Gavin Turk, Carlos Garaicoa, Deborah Ligorio, Julian Opie...


comunicato stampa

Paesaggi urbani europei

Fin dalla nascita della citta' in senso moderno, gli aspetti legati all' "urbano" hanno esercitato un particolare fascino e sono diventati la costante tematica di un'intensa attivita' di studio sia da parte di artisti che teorici. M-Stadt, la mostra autunnale allestita presso la Kunsthaus di Graz - come d'altronde l'intero programma dello steirischer herbst di quest'anno- sono dedicati al tema della citta'; l'esposizione offrira' una serie di approcci ed esperienze percettive inerenti a questa complessa realta' .

La citta' come modello in declino
La citta' europea si avvia a diventare un modello in declino: i processi di trasformazione gia' osservati nelle grandi metropoli del mondo stanno ora manifestamente interessando anche gli storici centri del Vecchio Continente. Eppure, e' stata in grado di rielaborare il proprio ruolo e le proprie funzioni andando ad inserirsi in un sistema territoriale piu' ampio: queste innumerevoli trasformazioni a livello urbano che chiamano in causa temi quali la politica, i beni culturali, il turismo, l'educazione civica ed il tempo libero costituiscono l'elemento centrale della mostra. Esse vengono presentate attraverso un variegato repertorio di forme artistiche che, grazie alla collaborazione di architetti, urbanisti, progettisti, fotografi ed artisti offrono al fruitore un'esperienza visibile e vivibile allo stesso tempo.

La mostra come processo
La concezione interdisciplinare ed intermediale e la pluralita' dei codici che ne risulta fanno di M-Stadt un esperimento sui generis nel contesto del mondo urbanistico. In analogia con la citta' , le cui trasformazioni sono frutto di continue evoluzioni, anche la mostra vive di un perpetuo processo di dialogo, comunicazione e produzione: da un lato attraverso le opere d'arte e le analisi urbane prodotte appositamente per l'occasione, dall'altro, attraverso l'allestimento stesso, una contrapposizione tra grandi dipinti a muro del tedesco Franz Ackermann e costrutti architettonici frutto dell'architetto spagnolo Marta Male'Alemany. Il contenuto della mostra ed il suo allestimento si trovano in un rapporto di dipendenza reciproca sia attraverso la selezione ed il posizionamento dei lavori che mediante la trasposizione dei contenuti delle opere nelle forme dell'architettura espositiva.

6 citta' come protagoniste
Protagoniste della mostra sono la stessa citta' di Graz ed altri capoluoghi europei consimili: Basilea, Cracovia, Ruhrstadt, Trieste e Lubiana. Nella loro natura di morfologie urbane reali, questi centri si pongono come soggetto di studi fotografici e video, di testi artistici e cartografie alternative, basate non solo sul materiale geografico bensi' interessate anche agli effetti territoriali e sociali sviluppati durante i vari processi di trasformazione.
(Ritratti video tra l'altro di Jan Schutte, Thomas Baumann, Wilhelm Sasnal; gli scritti includono testi di Pier Aldo Rovatti, Eilfried Huth, John Palmesino, Zoran Hocevar)

6 concetti come spunti interpretativi
Attende il visitatore nelle due grandi sale della Kunsthaus di Graz (Space01 e Space02) un'amplia struttura topografica dalla quale emergono 6 postazioni tematiche principali: decentramento, shopping, natura e paesaggio, migrazione, no-visions e mappatura. Per ciascun settore vi e' un artista/teorico che fornisce il soggetto promuovendone idee ed impulsi.

Euro-Sprawl
Il noto fenomeno del decentramento delle grandi metropoli si puo' ormai osservare chiaramente anche in Europa: in luogo di un centro urbano esistono oggi diversi centri periferici. Le aree abitative si sono estese fino ai margini delle citta' e sia trasporti che informatica hanno contribuito all'ampliamento territoriale. Abitare e lavorare cosi' come citta' e natura non rappresentano piu', come una volta, due concetti contrapposti; per descrivere questo fenomeno il teorico tedesco Thomas Sieverts ha coniato il termine di "citta' intermedia". Le citta' intermedie dispongono quindi di centri commerciali, strutture ricreative, infrastrutture di traffico, campus universitari, corporate center e case monofamiliari che sembrano permettere una vita indipendente dai fulcri delle grandi metropoli.
Soggetto ed installazione: Richard Ingersoll con Citylab
Artista: Dan Graham

Shopping
Fin dagli anni Cinquanta negli Stati Uniti si e' affermata la formula della shopping mall. Comprare diviene un'esperienza di massa ed integra ulteriori funzioni rientranti nelle sfere della cultura e del tempo libero. I nuovi musei per esempio, portano ad una specie di simbiosi tra arte e shopping il che fa presagire una sempre piu' imminente evoluzione: presto saranno la citta' stessa ed i suoi edifici a trasformarsi in un unico centro commerciale urbano...
Soggetto: Marco De Michelis
Artisti e progettisti: Maurizio Cattelan, Sylvie Fleury, Christo Stiletto, Andreas Gursky
Paesaggi urbani
Le questioni ambientali sollevano i dilemmi apocalittici creati della nostra cultura urbana. Viviamo in un mondo caratterizzato dalla produzione di rifiuti e dal loro smaltimento, dall'inquinamento e da un'iniqua distribuzione delle risorse. La discarica e' una delle forme piu' tipiche dell'odierno paesaggio urbano: fabbriche per il riciclaggio, montagne di rifiuti, zone industriali in disuso, terre di nessuno lungo le linee ferroviarie e le autostrade. Basti pensare che gia' nel 1967 l'artista americano Robert Smithson aveva rappresentato la propria citta' Passaic, in New Jersey, come un monumentale "paesaggio di discariche".
Soggetto ed installazione: Vicente Guallart

Migrazione
Gli immigrati abitano in citta' che non possono auspicare all'epiteto "patria". Essi formano un gruppo sociale in movimento di cui le culture, religioni, abitudini, lingue ed abbigliamento continuano ad essere, nonostante lo sradicamento, elementi di aggregazione culturale e sociale. Tra i poli contrapposti dell'integrazione e dell'isolamento, questi gruppi formano delle realta' intermedie che caratterizzano le odierne citta' .
Soggetto ed installazione: Lorenzo Romito/Stalker
Artisti: Gavin Turk, Maurizio Cattelan

No-Visions
Il dibattito sulle prospettive future ci pone da sempre di fronte a grandi difficolta'. A quanto pare, l'immaginazione umana non basta a prevedere l'intera portata dei mutamenti urbani e a sviluppare visioni generali. Anche se non ci resta abbastanza tempo per concepire la "citta' dei sogni", abbiamo comunque bisogno di nuovi scenari che facciano confluire le nostre idee sul futuro di metropoli e territori.
Soggetto ed installazione: Paola Vigano'/Studio 05
Architetti e progettisti: Aldo Cibic, MVRDV

Mapping
La disintegrazione delle vecchie forme urbane ha posto il problema della rappresentazione della nuova "informita'" della citta' moderna. I diagrammi vanno a sostituire le piantine di una volta; visualizzazioni al computer rendono visibili i processi e gli sviluppi; la riproduzione fotografica dei monumenti cittadini viene sostituita da infinite tassonomie, cataloghi fotografici e sequenze.
Architetti, urbanisti, fotografi ed artisti figurativi si occupano da anni di questi aspetti.
Soggetto: Marco De Michelis
Artisti: Carlos Garaicoa, Deborah Ligorio, Benjamin Edwards, Julian Opie
Progetti speciali: MMS-MIT Medialab, MEINGRAZ

La mostra si svolge in cooperazione con lo steirischer herbst.

Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum
Lendkai, 1 - Graz

IN ARCHIVIO [60]
Hartmut Skerbisch
dal 18/11/2015 al 6/2/2016

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