Castello di Rivoli
Rivoli (TO)
piazza Mafalda di Savoia
011 9565222 FAX 011 9565231
WEB
T1 - Torino Triennale Tremusei
dal 8/11/2005 al 19/3/2005
da Martedi' a Giovedi' h. 10-17, da Venerdi' a Domenica h. 10-21, 24 e 31 dicembre h. 10-17. Lunedi' chiuso. Aperto il Lunedi' di Pasqua. Chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre

Segnalato da

Manuela Vasco




 
calendario eventi  :: 




8/11/2005

T1 - Torino Triennale Tremusei

Castello di Rivoli, Rivoli (TO)

Questa prima edizione di T ?La sindrome di Pantagruel- si articola in 2 sezioni. Una rende omaggio, con mostre personali, a due artisti affermati: Takashi Murakami e, al Castello, Doris Salcedo. L'artista colombiana crea sculture e installazioni di profondo impatto emotivo combinando materiali trovati e grezzi ed esplorando temi legati alla memoria personale e collettiva. La seconda sezione prevede la partecipazione di 75 giovani artisti provenienti da tutto il mondo con opere inedite. Oggi sono previste alcune performances, inoltre prende i via con Luciano Berio il ciclo di concerti Sequenze.


comunicato stampa

A cura di Francesco Bonami e Carolyn Christov-Bakargiev

Organizzazione: Castello di Rivoli Museo d?Arte Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM Galleria Civica d?Arte Moderna e Contemporanea di Torino

T ? Torino Triennale Tremusei
La presenza consolidata di istituzioni museali, l?ampia offerta di rassegne temporanee, il tessuto urbano che oggi può vantare installazioni realizzate da grandi artisti, una mostra mercato esclusivamente dedicata al contemporaneo, fanno di Torino e del Piemonte una delle realtà più vivaci nel panorama dell?arte. Torino si arricchisce ora di un nuovo appuntamento a livello internazionale: a novembre si inaugura infatti la prima edizione di ?T Torino Triennale Tremusei?, una rassegna che si prefigge di presentare le più nuove produzioni nel campo delle arti visive. La triennale è organizzata dal Castello di Rivoli Museo d?Arte Contemporanea, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla GAM Galleria Civica d?Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Ogni edizione di ?T? si articolerà in due sezioni: alla prima saranno invitati a partecipare 75 giovani artisti provenienti da tutto il mondo che presenteranno opere inedite e sperimentali. La seconda sezione renderà omaggio, con mostre personali, a due artisti già affermati.

T1 - La sindrome di Pantagruel / The Pantagruel Syndrome
A cura di Francesco Bonami e Carolyn Christov-Bakargiev.
Pantagruel, personaggio letterario nato dalla penna di François Rabelais, autore francese del Cinquecento, è una creatura di proporzioni gigantesche, di vorace appetito e forza incredibile, che ben rappresenta la società contemporanea, caratterizzata da una frattura fra tensione al cambiamento e fragilità, fra una salutare ?voracità? e il senso di un?imminente esplosione fuori controllo. Pantagruel allude all?incorporazione del ?tutto?, una delle facce della bipolarità del pensiero contemporaneo, contrassegnata da una vera e propria ?sindrome di Pantagruel?.

La mostra La sindrome di Pantagruel / The Pantagruel Syndrome, curata da Francesco Bonami e Carolyn Christov-Bakargiev, riflette sulla nostra epoca onnifaga e affetta da ?gigantismo? attraverso opere pittoriche, scultoree, fotografiche, video, installazioni, performance, workshop, opere sonore, progetti web e progetti collettivi.

Saranno inoltre presentate le mostre personali della colombiana Doris Salcedo e del giapponese Takashi Murakami, ospitate rispettivamente al Castello di Rivoli ed alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Doris Salcedo
Doris Salcedo (Bogotá, 1958) crea sculture e installazioni di profondo impatto emotivo combinando materiali trovati e grezzi ed esplorando temi legati alla memoria personale e collettiva. L?artista ha scelto di continuare a vivere e a lavorare nella sua città natale in Colombia, attribuendo a questa decisione un profondo significato etico e politico che si riflette costantemente sulla sua arte. Nelle sue opere, Salcedo cerca di dare una risposta simbolica agli avvenimenti che contraddistinguono la cronaca quotidiana del suo paese, in cui decine di migliaia di persone sono rapite, torturate, uccise da squadre della morte, mercanti di droga o terroristi. Nel suo lavoro Salcedo esplora il territorio della violenza e della sua relazione con la politica, mostrando le ferite che dalla propria esperienza personale si allargano fino a comprendere quelle dei sopravvissuti, dei testimoni, trasformando queste esperienze individuali in esperienze collettive. I materiali e gli oggetti quotidiani, come abiti e mobili, usati nelle sue sculture e installazioni provengono spesso dai luoghi in cui queste violenze sono state esercitate e subite. Più recentemente, lo sguardo di Salcedo è diventato più universale, concentrandosi sui temi della prigionia, dello spostamento e del dolore nel mondo contemporaneo. Tra le mostre a cui ha partecipato ricordiamo Documenta 11 nel 2002 e la Biennale di Istanbul nel 2003. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei quali la Tate Modern, Londra; il MoMA Museum of Modern Art, New York; e il Moderna Museet, Stoccolma.

PERFORMANCES

Magnús Árnason
Reykjavík, Islanda, 1977
Vive e lavora a Reykjavík

Senza Titolo ? Fondazione Merz, Torino

Le opere di Magnús Árnason, fortemente influenzate dalla cultura islandese e dal rapporto diretto con una natura selvaggia e poco addomesticata, ricreano le atmosfere mistiche e magiche di antichi rituali pagani.
Uno dei principali protagonisti delle sue opere, siano esse video, performance o installazioni è Benedikt, misterioso e strano personaggio al quale l?artista fa compiere azioni anche violente, quali spennare degli uccelli, che si situano al limite tra il macabro e il grottesco e che sembrano nutrirsi degli elementi di una simbologia arcaica.
Le atmosfere da incubo, retaggio dei più terribili incubi notturni e le nostre paure inconscie vengono rievocate in opere criptiche che rimangono sempre circondate da un alone di mistero, come l?enorme cubo di ghiaccio che sembra imprigionare un uomo e che, solo grazie suo lento sciogliersi in acqua, rivela dei semplici abiti maschili.

Tamy Ben-Tor
Gerusalemme, Israele, 1975
Vive e lavora a New York

Exotica, The Rat and the Liberal - Teatro Castello di Rivoli

Tamy Ben-Tor è una performer. Nel suo lavoro impersona vari stereotipi come personaggi fisici nel mondo reale. Ha elaborato performance dal vivo tra cui i progetti musicali Electroyiddish (Elettroyiddish, 2002) e Suspicious Tourists (Turisti sospettosi, 2003), oltre a video. ?Impersono individui diversi che personificano le proprie filosofie di vita e cerco di strapparli al loro habitat naturale per trasportarli in un ambito di idiozia.? (Ben-Tor). Al fine di sottolineare la relatività della loro ?individualità? l?artista crea per loro degli spazi di isolamento e insensatezza, nel quale la loro identità ha poco a che fare con la realtà e molto con il loro bisogno di realtà.

CIBOH
Milano, Italia, 1975
Imperia, Italia, 1973
Pescara, Italia, 1980
Vivono e lavorano a Milano

ONE SHOT - Palafuksas, Piazza della Repubblica 25, Torino

CIBOH è un gruppo di lavoro costituito da Silvia Barna, Natascia Fenoglio e Alessandra Pallotta, tre creative provenienti dal mondo della moda, del design e delle arti visive. CIBOH, formatosi a Milano nel 2003, apre nell?autunno 2005 uno spazio, che funziona da laboratorio, show room e luogo d?incontro per quanti vogliono sperimentare il loro stile di vita. La ricerca di CIBOH si sviluppa nei settori dell?architettura del cibo, della moda e del design di oggetti legati alle molteplici declinazioni del cibo.
Spaziando da progetti utopici alla produzione artigianale di oggetti di moda e di design, CIBOH concepisce eventi che uniscono alla ricerca sugli alimenti interventi sugli stili sociali legati alle abitudini alimentari. CIBOH non si limita a realizzare packaging creativi o inverosimili utensili per la cucina, ma utilizza il cibo come materia plastica con cui scolpire oggetti commestibili. Le sue ironiche performance sono caratterizzate da un?estetica brico-pop, la cui artificialità scintillante nasconde l?utilizzo di sostanze e ingredienti naturali.

Tom Johnson
New York, Stati Uniti, 1966
Vive e lavora a New York

Standing Date ? Castello di Rivoli

Tom Johnson fa uso di diversi materiali e tecniche. Partendo da concetti scultorei sviluppa video, sculture e performance che variano da monologhi a dialoghi con lo spettatore. Standing Date (Appuntamento in piedi, 2005) è un tavolo d?acciaio a misura d?uomo che nasconde il corpo dell?artista nella sua totalità fatta eccezione della testa, posizionato in un luogo pubblico. Impossibilitato a muovere il corpo, Johnson utilizza la testa come unico mezzo a disposizione per comunicare con le persone intorno a lui. Racchiuso per ore ed ore nella sua ?tana?, Johnson e? costretto ad intrattenere chiunque ne abbia voglia, dando così origine ad una forma di scultura pubblica vivente.

Araya Rasdjarmrearnsook
Trad, Tailandia, 1957
Vive e lavora a Chiangmai

The Class ? Sala Settoria, Anatomia Patologica dell?Università, Dipartimento di Scienze Biomediche, Via Santena 7, Torino

I lavori di Araya Rasdjarmrearnsook manifestano un nostalgico senso di perdita colmabile, grazie alla dignità del gesto artistico, attraverso un dialogo sincero e profondo con questioni legate alla vita e alla morte. L?Istituto di Anatomia Patologica dell?Università di Torino accoglie la performance The Class (La prima classe, 2005), nella quale l?artista si immedesima nel ruolo di un?insegnante intenta a impartire una lezione sul mistero della morte a dei cadaveri. In una realtà che tende a rimuovere la morte e ad evitare ogni rapporto con la fisicità dei corpi inerti nonché a estetizzare l?idea di morte per renderla socialmente accettabile, la compostezza di questa conversazione si pone come un tentativo per ristabilire un rapporto onesto e rispettoso con il sentimento di disperazione legato alla perdita, evidenziando tutta la nostra vulnerabilità e suggerendo l?importanza di integrare la morte nella nostra coscienza quotidiana.

Ed Young
Welkom, Sudafrica, 1978
Vive e lavora a Città del Capo

Do Nothing (Non fare niente), 2005 - nelle sedi espositive.
Bruce Gordon, 2003 ? nelle sedi espositive e nei bar di Torino.

I video e le performance di Ed Young prendono spunto da una volontà sovversiva dei codici sociali e artistici. Con una grande libertà nei confronti sia della storia dell?arte, riprendendo idee e strategie già da tempo teorizzate, sia delle convenzioni linguistiche, l?artista crea delle situazioni in cui lo spettatore si pone delle domande sui limiti che esistono tra buffonata e arte. ?Fare l?idiota? si rivela allora come critica culturale implicita e come segno distintivo della figura dell?artista. Nella perfomance Do Nothing (Non fare niente), 2005 l?artista è presente durante l?apertura della mostra, e non fa assolutamente niente. Bruce Gordon, 2003 è un?opera vivente di Ed Young: in occasione di un?asta a favore della sua scuola d?arte, Young propose di vendere all?asta un barista di Cape Town chiamato Bruce Gordon. L?opera attualmente è nelle collezioni della South African National Gallery (Cape Town) che presta l?uomo-opera Bruce Gordon a Torino per la mostra.

PERFORMANCE E EVENTI SPECIALI

- 9 novembre 2005, ore 21, Tamy Ben-Tor, Exotica, The Rat and the Liberal, Teatro Castello di Rivoli
- Dal 9 novembre 2005 al 20 gennaio 2006, da martedì a giovedì ore 10:00-17:00/ da venerdì a domenica ore 10:00-21:00, Tom Johnson, Standing Date, Piazzale Castello di Rivoli
- 9 novembre 2005, ore 15.30 e ore 16.30, Araya Rasdjarmrearnsook, The Class, Sala Settoria, Anatomia Patologica dell?Università, Dipartimento di Scienze Biomediche, Via Santena 7, Torino
- 9 novembre 2005, dalle ore 13 alle 21.00, Ed Young, Do Nothing, nelle sedi espositive
- Dal 9 novembre al 27 novembre 24 ore su 24, Ed Young, Bruce Gordon, nelle sedi espositive e nella città di Torino
- 9 Novembre dalle ore 18 alle 21, Ciboh, ONE SHOT, ?PalaFuksas?, Piazza della Repubblica 25, Torino
- 9 novembre 2005, T1 Torino TriennaleTremusei in collaborazione con Xplosiva presenta - Il Party dalle ore 22.30 alle 4, Supermarket, Viale Madonna di Campagna 1, Torino
- 11 novembre 2005, ore 15-17, tavola rotonda: ?Pantagruelismi? , Sala Polivalente, Castello di Rivoli. Con i corrispondenti di T1. Partecipano: Francesco Bonami, Carolyn Christov-Bakargiev, Gridthiya Gaweewong, Sofia Chong Cuy Hernandez, Raimundas Malasauskas, Francesco Manacorda, Anna Matveyeva, Li Pi , Ralph Rugoff, Kathryn Smith, Trevor Smith, Adam Szymczyk
- 2 dicembre 2005, ore21, conferenza didattica: ?T1 La sindrome di Pantagruel?, a cura di Camilla Pignatti Morano, Casa del Conte Verde, Rivoli

Enti promotori: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT

Ufficio stampa
E-mail T1: press@torinotriennale.it
Castello di Rivoli - Massimo Melotti, tel. +39.011.9565209
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Angiola Maria Gili, tel. +39.011.19831600
GAM - Daniela Matteu, tel. +39.011.4429523


Sequenze
Ciclo di concerti a cura dell'Istituto Musicale Città di Rivoli.
Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Dal 9 novembre 2005 al 17 marzo 2006

L'Istituto Musicale Città di Rivoli, in collaborazione col Castello di Rivoli e grazie al determinante apporto della Fondazione CRT organizza, presso la sede del Museo, una serie di concerti dedicati alla musica contemporanea. I quindici appuntamenti in programma, che si svolgeranno nell'ambito della prima edizione di T1 - Torino Triennale Tremusei, vedranno la partecipazione di interpreti noti al grande pubblico internazionale. La rassegna prende il nome dalle Sequenze di Luciano Berio che nel programma si intendono richiamate non soltanto idealmente. Infatti le esecuzioni dei musicisti prevedono sia l'interpretazione di una a turno delle Sequenze sia l'esecuzione di un brano di un giovane compositore contemporaneo. Nel caso di tre esecutori (Claude Delangle, Ivano Battiston e Ferenc Snetberger) si avranno invece altrettante libere improvvisazioni. Ogni appuntamento sarà ripetuto due volte nell'arco della giornata, alle 15.30 e alle 19.30 per quindici venerdì consecutivi (con sospensione natalizia) fino al 17 marzo 2006. Il ciclo verrà inaugurato mercoledì 9 novembre in occasione della preview per la stampa e dell'inaugurazione delle mostre della Triennale ospitate al Castello di Rivoli.

La Fondazione CRT offre ai migliori musicisti selezionati dal proprio ?Master dei Talenti Musicali? l'opportunità di incontrare grandi maestri e di sperimentare nuove creatività contemporanee. Con il progetto Master dei Talenti, la Fondazione promuove e sviluppa le abilità e le eccellenze dei giovani: in ambito musicale, offre borse di studio a favore dei neodiplomati dei Conservatori di Piemonte e Valle d'Aosta per perfezionarne la preparazione in Italia o all'estero.

L'opportunità offerta dalla prima edizione della Triennale di Torino consentirà il confronto al massimo livello tra le più recenti tendenze della musica contemporanea e dell'arte visiva internazionale.

Programma
-9 novembre. Luciano Berio, Sequenza IXb (1980), Improvvisazione.
Interprete: Claude Delangle, sassofono.
-11 novembre. Luciano Berio, Sequenza IX (1980), Markus Stockausen, Tara (2001). Interprete: Barbara Bouman, clarinetto.
-18 novembre . Luciano Berio, Sequenza II (1963), Frédéric Pattar, Bagatelle (2000). Interprete: Letizia Belmondo, arpa.
-25 novembre . Luciano Berio, Sequenza III (1965), Fabrizio Rosso, Sequentia ? Traum . Interprete: Luisa Castellani, voce.
-2 dicembre . Luciano Berio, Sequenza XII (1995), Sven ? Ingo Koch, Jenseitswanderer (2004). Interprete: Pascal Gallois, fagotto.
-9 dicembre . Luciano Berio, Sequenza I (1958), Francesco Antonioni, Organum II .
Interprete: Michele Marasco, flauto.
-20 gennaio 2006 . Luciano Berio, Sequenza IV (1965), Joerg Widmann, Toccata (2002). Interprete: Andrea Lucchesini, pianoforte.
-27 gennaio . Luciano Berio, Sequenza XIII (1965), Improvvisazione .
Interprete: Ivano Battiston, fisarmonica.
-3 febbraio . Luciano Berio, Sequenza V (1966), Vito Palumbo, Hoquetus.
Interprete: Michele Lomuto, trombone.
-10 febbraio . Luciano Berio, Sequenza VI (1967), Carlo Boccadoro, Ashrei.
Interprete: Danilo Rossi, viola.
-17 febbraio . Luciano Berio, Sequenza XI (1987), Improvvisazione .
Interprete: Ferenc Snetberger, chitarra.
-24 febbraio . Luciano Berio, Sequenza X (1984), Gianluca Cascioli, Sonata (2005)
Interpreti: Gabriele Cassone, tromba; Gianluca Cascioli, pianoforte.
-3 marzo . Luciano Berio, Sequenza XIV (2002), Roberto Molinelli, Crystalligence .
Interprete: Enrico Dindo, violoncello.
-10 marzo . Luciano Berio, Sequenza VII (1969), Eddi Serafini, Preludio e fuga .
Interprete: Diego Dini Ciacci, oboe.
-17 marzo . Luciano Berio, Sequenza VIII (1976), Francesco Fiore, Fantasia sui nomi BE(rio) e AC(cardo) . Interprete: Salvatore Accardo, violino.

L'ingresso ai concerti è gratuito

Il progetto e i concerti sono resi possibili dal contributo della Fondazione CRT, nell'ambito del Progetto Master dei Talenti.

Ufficio Stampa Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Tel 011.9565209-211, fax 011.9565231, e-mail: s.bertalot@castellodirivoli.org, e-mail: press@castellodirivoli.org

Per informazioni
Istituto Musicale Città di Rivoli
tel. e fax 011.9564408, e-mail: ist.mus.rivoli@libero.it

Promozione Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
tel. 011.9565246, fax 011.9565231, e-mail: c.cravero@castellodirivoli.org

Immagine: Doris Salcedo, Untitled, (1995), Wood, cement, cloth and steel 77 1/8 x 74 7/8 x 49 5/8 in. (195.8 x 189.9 x 125.8 cm.) Joseph H. Hirshhorn Purchase Fund

Vernice per la stampa: 9 novembre 2005

Museo d'Arte Contemporanea
CASTELLO DI RIVOLI
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Rachel Rose
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