Scacco matto. Dopo aver realizzato per anni giganteschi mappamondi in cui mari, terre e stati trovavano una contiguita' arbitraria dettata da esigenze estetiche, Rethore' si dedica ora a fantasiosi planisferi. Per questa mostra l'artista ha ridisegnato il globo terrestre in forma di scacchiera.
Scacco matto
Sabine Rethoré ha una grande visione. Poiché altri hanno determinato la forma del nostro spazio, ella si impadronisce del globo terrestre come di un oggetto astratto per attribuirgli un nuovo orientamento su di un asse immaginario ma che potrebbe (la scienza si avvicina alla tesi secondo la quale, tra breve, la Terra si sposterebbe dal suo asse) divenire realtà . Ella dice, alla maniera di Galileo « eppur si muove » senza precisare in quale senso.
Dopo aver realizzato per anni giganteschi mappamondi in cui mari, terre e stati -pur conservando forma e dimensioni in scala reale- ritrovavano un loro ordine ed una contiguità arbitraria dettata da esigenze estetiche, si dedica ad altrettanto fantasiosi planisferi.
In occasione di questa personale, Sabine Rethoré ha ridisegnato il globo terrestre in forma di scacchiera. Gioco ludico o disegno politico? E’ possibile, con un’abile mossa di cavallo, trasportare l’Africa nel nord del mondo, spostare un alfiere dal polo all’equatore o con un abile arroccamento mantenere all’Europa il posto che le spetta?
Credo che Sabine abbia giocato molto col futuro del pianeta per dargli un ordine perfetto. Ora i giochi sono fatti. Rien va plus: scacco matto.
Galerie du Tableau
37, rue Sylvabelle - Marseille