Concepita sull'idea di labirinto, l'esposizione e' la continuazione ideale o l'eco di quella ultimamente realizzata al Centre Pompidou. Un labirinto rivisitato in senso ludico, dematerializzato e con le caratteristiche della scultura minimalista. Oggetti geometrici e discreti tracciano un percorso che pone il pubblico in una situazione interattiva e allo stesso tempo in un dialogo incongruo con le opere. L'installazione e' molto vicino a una riflessione architettonica, mostra la modularita' dello spazio sviluppandola secondo il principio che lo spettatore modifica lo spazio sia animandolo che con la sua assenza.