Architettura Arte Moderna - AAM
Roma
via dei Banchi Vecchi, 61
06 68307537
WEB
Carlo Aymonino
dal 21/12/2005 al 10/2/2006

Segnalato da

Gabriel Vaduva



approfondimenti

Carlo Aymonino



 
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21/12/2005

Carlo Aymonino

Architettura Arte Moderna - AAM, Roma

Arte, Architettura e Citta'. In mostra una selezione di disegni originali dell’autore, un sintetico ripercorso antologico dell’attivita' dell’architetto, dalla meta' degli anni ’40 ad oggi. In parallelo, negli spazi resi disponibili dei Musei Capitolini, sono esposti i progetti di Aymonino riguardanti la triplice stesura del progetto per lo stesso Giardino Romano e una serie di altri lavori, tutti pensati all’insegna del rapporto tra Storia e Progetto.


comunicato stampa

Arte, Architettura e Citta'

Si inaugura giovedi' 22 dicembre, presso la galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, una mostra dedicata a Carlo Aymonino, in concomitanza con l’apertura del Nuovo Spazio Museale, progettato dallo stesso architetto, nel Giardino Romano dei Musei Capitolini. Spazio museale destinato, tra l’altro, alla sistemazione definitiva del gruppo equestre di Marco Aurelio, in cui Aymonino fa reagire l’Azzardo del Nuovo con le antiche mura, le riscoperte sostruzioni e il basamento del Tempio di Giove Capitolino (VI secolo a.c.).

La mostra alla A.A.M, presenta una selezione di disegni originali dell’autore, un sintetico ripercorso antologico dell’attivita' dell’architetto, dalla meta' degli anni ’40 ad oggi. In parallelo, nelle adiacenze della Nuova Sistemazione del Giardino Romano, negli spazi resi disponibili dei Musei Capitolini, verranno esposti i progetti di Carlo Aymonino riguardanti la triplice stesura del progetto per lo stesso Giardino Romano e una serie di altri lavori, tutti pensati all’insegna del rapporto tra Storia e Progetto, cui l’architetto ha lavorato fin dalla meta' degli anni ’80, quali il progetto per il Colosso e l’intervento generale all’interno dei Fori e del Colosseo.

La mostra ideata e curata dalla A.A.M. costituisce una sorta di “incipit" per una serie di mostre che la galleria intende dedicare, in tappe successive, allo straordinario architetto, riunificate nel titolo: “NEL SEGNO DI CARLO". In mostra vengono presentati alcuni disegni figurativi, datati proprio all’inizio dell’attivita' dell’architetto, in cui forte si sente l’influenza dell’apprendistato nell’ambito del realismo guttusiano, cui seguono poi alcuni disegni di piu' stretta osservanza neorealista, per approdare poi ad alcune straordinarie rielaborazioni attorno al progetto per il complesso Monte Amiata, nel quartiere Gallaratese di Milano, tra i suoi progetti piu' rappresentativi, realizzato da Aymonino all’inizio degli anni ’70, per snodarsi poi attraverso alcuni “grandi formati", legati a selezionati progetti successivi: per Pesaro, per Ferrara, per Terni, per il Bacino Marciano di Venezia sino ai piu' recenti per Villafranca.

L’iniziativa “NEL SEGNO DI CARLO" nel suo complesso svolgimento, si propone come unitaria indagine espositiva ed editoriale che nei prossimi mesi vedra' indagata, analizzata e restituita, con successive tappe espositive, tese a segnare i punti nodali della sua poetica e del suo percorso architettonico, l’immane attivita' progettuale di Aymonino, in oltre sessant’anni di incessante attivita' continuativa e, sorprendentemente sempre piu' tumultuosa, nel suo spasmodico infittirsi e intrecciarsi. Le singole tappe espositive, ognuna introdotta da personalita' diverse individuate nell’ambito della cultura architettonica, di cui possiamo anticipare i capitoli piu' significativi che partiranno dal riesame dell’apprendistato aymoniniano attraverso l’esperienza artistica, quasi a mutuare una sorta di premonizione familiare: “Fiamma d’amore m’arse nel petto, ero pittore divenni architetto".

Questo capitolo sara' analizzato e introdotto da Renato Nicolini che indaghera' il clima culturale di quegli anni caratterizzati dalle polemiche tra astratto e concreto, tra Roberto Longhi e Lionello Venturi, infine, tra Elio Vittorini e Palmiro Togliatti. Seguiranno poi le puntate espositive dedicate al giovanile coinvolgimento di Aymonino nelle esperienze dell’edilizia economico-popolare dei due settennati del Piano INA CASA, dal quartiere Spine Bianche a Matera sino al Tratturo dei Preti, quindi sara' ripercorsa la stagione dei grandi intensivi nella periferia romana unitamente ai casi piu' autoriali, quali la “palazzina" di via Arbia o il Palazzo di Giustizia di Brindisi.

Particolare attenzione sara' rivolta alla mitica esperienza universitaria veneziana, alla meta' degli anni ’60, quando, su invito di Giuseppe Samona', la “miglior gioventu'" dell’architettura italiana, da Aymonino a Rossi, da Polesello a Tentori, a Dardi, si fara' carico di restituire dimensione teorica al progetto d’architettura, elaborando, sulla scia delle ricerche di Saverio Muratori, le teorie sul rapporto tra morfologia e tipologia, in alcuni loro testi, pubblicati in quegli stessi anni, che diventeranno imprescindibili per la cultura architettonica nazionale e internazionale. Tappe successive saranno poi quelle dedicate all’esperienza del Gallaratese, all’unitaria occasione di dedicarsi a una citta' come Pesaro, ai molti progetti, elaborati da Aymonino all’insegna di quella sua piu' recente propensione alla dimensione scultorea ascritta all’architettura che potrebbe essere ripercorsa dalle piazze per Terni, a piazza Mulino a Matera (con Raffaele Panella e Piergiorgio Corazza), al teatro di Avellino, sino ai progetti piu' recenti.

Inaugurazione: 22 dicembre

Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna
via dei Banchi Vecchi, 61 - Roma

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