L'artista presenta un'istallazione progettata e realizzata per lo spazio della galleria. Si tratta di una riflessione sulla pittura e sul suo peso, inteso sia fisicamente che metaforicamente. I materiali utilizzati sono reti metalliche, indumenti e pittura rossa che invadono lo spazio. L'opera rappresenta una denuncia di disagio rispetto a un momento storico di grande complessita'.
Si inaugura Il 14 febbraio la mostra personale di Jannis Kounellis che avra' luogo nello spazio espositivo dell'associazione culturale valentinabonomoarte contemporanea di Via del Portico d'Ottavia 13, a Roma.
Reduce, tra le altre, dall'importante retrospettiva presso la Scottish National Gallery of
Modern Art di Edimburgo e dalla personale all'Albertina di Vienna, Jannis Kounellis
presenta un'istallazione inedita, progettata e realizzata ad-hoc per lo spazio della
Galleria.
Questo lavoro di Kounellis e' una riflessione sulla pittura e sul suo
peso, inteso sia fisicamente che metaforicamente. I materiali utilizzati
dall'artista sono reti metalliche, indumenti e pittura rossa e l'opera invade lo
spazio nella sua totalita' sia a muro che su pavimento.
L'installazione di Kounellis
si afferma come la personale denuncia del disagio rispetto ad un momento storico
carico di grande complessita'.
La mostra e' realizzata con la collaborazione di
Nicole Mathysen-Gerst.
Greco di origine (1936) e italiano d'adozione (si
trasferisce a Roma nel 1956), a partire dagli anni Sessanta Kounellis e' uno dei
massimi esponenti dell'Arte povera italiana.
Sacchi di iuta, carbone, lana, terra,
fuoco: queste le materie a costituire il tessuto del lavoro dell'artista fin dagli
esordi. Lastre di ferro a sostituire la tela, mensole a sostenere oggetti desunti
dalla realta' domestica. La scultura, la pittura, le istallazioni, le performance
diventano spazio e superficie da attraversare, da penetrare. E' il caso della
performance che ha come teatro la Galleria-Garage L'Attico di Fabio Sargentini,
presso la quale Kounellis, nel 1969, dispone 12 cavalli vivi ad occupare l'intero
spazio espositivo, introducendo un'ipotesi di stretta compenetrazione tra dimensione
estetica e dimensione naturale.
Nel '72 partecipa per la prima volta alla Biennale
di Venezia. Dell'86 una grande antologica presso il Museum of Contemporary Art di
Chicago.
Nell'89 presenta all'Espai Poblenou di Barcellona un'installazione composta
da quarti di bue macellato appesi a ganci su lastre di ferro, drammaticamente
illuminati da lampade a olio. L'opera e' stata di recente ripresentata al Teatro
Attis di Atene.
Nel 1991 espone a Mosca e alla Sinagoga di Pulheim. Nel 1994, a
bordo di una nave attraccata nel porto del Pireo, l'artista cura una selezione di
opere ripercorrenti trent'anni del suo lavoro. Nel 1996 appende mobili alla volta
del porticato di Piazza del Plebiscito a Napoli.
Nell'aprile 2002, presso la
Whitechapel di Londra, nell'ambito della rassegna ricapitolativa delle performance
degli anni '60 - '70, Kounellis sceglie di riproporre Senza titolo (12 cavalli) del
1969. Presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, nello stesso anno,
allestisce un labirinto in lamiera di cospicue dimensioni negli spazi del quale egli
interviene con alcune istallazioni tipiche del suo codice espressivo.
Valentina Bonomo Arte Contemporanea
Via del Portico d'Ottavia 13 00186 Roma
Orario d'apertura: lun-sab 15,30-19,30 o per appuntamento.