In mostra una ventina di opere (olii e pastelli), quasi tutte inedite. L'artista, lontano dallo sperimentalismo dei linguaggi e dei materiali, si attesta esclusivamente sul terreno dei mezzi propri della pittura: qualche pennello, dei colori, una tela. A cura di Benito Recchilongo.
Mostra personale
A cura di Benito Recchilongo
Franco Polizzi presenta in questa mostra una ventina di opere (olii e pastelli),
quasi tutte inedite. Cosi' uno dei protagonisti del Gruppo di Scicli, che anche
recentemente aveva partecipato alle mostre di gruppo organizzate a Roma, si
ripropone in forma piu' compiuta e autonoma attraverso una personale, che sembra
voler rivendicare la sua fedelta' alla pratica della pittura nel senso tecnico, si
direbbe quasi classico, della parola.
Lo sperimentalismo dei materiali, il sincretismo dei linguaggi di discipline
diverse, con la ricerca e la prevalenza finale della spettacolarita', non
interessano Polizzi, che si attesta tenacemente ed esclusivamente sul terreno dei
mezzi propri della pittura, che sono poi anche i piu' semplici e poveri: qualche
pennello, dei colori, una tela; o dei pastelli ed un foglio di carta. Questo e' il
cerchio che per l’artista racchiude in qualche modo le regole ineludibili del
gioco, come la scacchiera contiene quelle degli scacchi. La ricerca, la
personalita', la competizione e il valore artistico per lui si affermano usando in
modo originale quegli strumenti, non cercando soccorso in altre discipline e
invocando la multimedialita'.
Ai suoi occhi, questo continuo spostarsi da un campo
all’altro nella sfera dei linguaggi, che caratterizza tanti artisti di successo,
appare un po’ come un sotterfugio e forse anche un tentativo di barare, come se un
giocatore di carte o di scacchi pretendesse di vincere una partita introducendo una pedina nuova o rubando una carta da un mazzo
altrui.
Cosi' l’esercizio della pittura diventa quasi ascetico: una lenta macerazione per
qualche briciola di luce nuova, che bisogna andare a scoprire pazientemente nel
quadro; nessun colpo di scena, nessuna teatralita'.
E’ una via che ormai pochi artisti seguono, perche' vi si procede a passi lenti,
quasi impercettibili. Mentre oggi gli artisti vogliono per lo piu' arrivare subito,
con qualche gesto clamoroso e spettacolare, alla notorieta' di vedettes del sistema
mediatico.
Ma per che ama la pittura e' una via ancora necessaria.
Inaugurazione: Giovedi 2 Marzo 2006, ore 18
Galleria Andre'
Via Giulia 175 - Roma
Orario: Dal martedi' al sabato, ore 11-13; 15.30-19.30
Chiuso: lunedi' e festivi.