E' lungo 34,05 metri, alto cinquanta centimetri, ed e' un arazzo cucito, anzi "assemblato" con stoffe, frammenti di pelle, fili d'oro, damaschi e broccati, perle, nastri, bottoni, elementi diversi su una particolare tela di cotone e lino, detta "tela pane", prodotta in Abruzzo a Torrevecchia Teatina, quella che i fornai usano durante la panificazione. Abruzzese e' anche Sandro Visca, l¹artista che lo ha creato...
Sandro Visca
E' lungo 34,05 metri, alto cinquanta centimetri, ed è
un arazzo cucito, anzi "assemblato" con stoffe, frammenti di pelle, fili d¹oro, damaschi e broccati, perle, nastri, bottoni, elementi diversi su una
particolare tela di cotone e lino, detta "tela pane", prodotta in Abruzzo a
Torrevecchia Teatina, quella che i fornai usano durante la panificazione.
Abruzzese è anche Sandro Visca, l¹artista che lo ha creato e che da oltre
trent¹anni è uno degli esponenti più interessanti della "pittura tessuta",
sono i manufatti artistici, un tempo ritenuti minori e succedanei rispetto a
quelli delle cosiddette "arti maggiori"; sono esse che rivelano però le
spinte profonde che muovono l¹evolversi storico della cultura.
"Non credo, scrive Enrico Crispolti, che l¹origine motivazionale dell¹
interesse di Visca per l¹arazzo sia di natura avanguardistica", ma è facile
rivelare come esso si innesti su un importante filone di ricerca dell'arte
contemporanea, che comprende tanto il recupero della tradizione poetica del
tessuto, a titolo esemplificativo da Cagli a Boetti, quanto le diverse
declinazioni di carattere sperimentale, da Depero a Baj, fino alle
esperienze più recenti di Ghada Amer o di Louise Bourgeois, teso comunque ad
evidenziare la valenza artistica a forte connotazione comunicativa e sociale
che il materiale tessile ha il magico potere di traslare e tradurre.
Dall¹ Abruzzo, Visca racconta "In itinere" la storia del "tratturo", lo
straordinario cammino che, per centinaia di anni e di chilometri, uomini e
greggi hanno affrontato insieme per scendere a svernare dai luoghi più alti
dell¹ Appennino fino alle vaste pianure pugliesi. Un viaggio dell¹anima,
attraverso un itinerario che percorre luoghi segreti e sentimenti privati,
come solo un autentico artista può destreggiare. L¹arazzo diventa così come
un quadro dipinto, con materiali diversi, tessili appunto.
Cucire, per Sandro Visca, è ricercare e costruire la propria dimensione
fabulistica magica, è attingere livelli di memoria, è godere sensitivamente,
sensualmente di materie, di oggetti, di ricordi, di allusioni, di proiezioni
fantastiche. Il lavoro è naturalmente lento, perchè ogni passo è motivato,
vale infatti l¹individuazione di un elemento concorrente a costruire il
racconto, che è sì fatto dall¹icone che infine ne risulta, ma anche appunto
dal tragitto di affettuosa, passionale, manualità percorso per raggiungere
la definizione di quell¹immagine.
Non solo dunque un¹immagine fantastica, ma un effettivo viaggio fantastico.
L¹intera opera eseguita a mano dall¹autore, ha richiesto oltre un anno di
lavoro.
Visca, per dirla con Tito Spini, è come uno sciamano, cuce parole e stoffe,
costruisce oggetti rituali per il "volo" e, dall¹alto spazio raggiunto,
scruta nelle pieghe della storia il futuro.
Orario: tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 21.00
Centro Culturale OFFICINA, Via dei Bacchettoni 9, 55100 LUCCA, tel. 0583 464498