Galleria 3Punts
Barcelona
C/Aribau, 75
+34 93 4512348
WEB
Alessandra Dosselli
dal 28/3/2006 al 28/4/2006
lu 16.30-20.30 ma-sa 10.30-14.30 / 16.30-20.30
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Alessandra Dosselli


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28/3/2006

Alessandra Dosselli

Galleria 3Punts, Barcelona

Tres: rosso-bianco nero. L'artista presenta un inedito lavoro di ricerca visuale attraverso la fotografia che stabilisce un parallelismo tra il cammino percorso dal linguaggio verbale e il cammino linguistico della recente Fotografia Digitale.


comunicato stampa

Tres: rosso-bianco nero

Alessandra Dosselli, giovane fotografa digitale tra Italia e Spagna, presenta alla Galleria 3Punts di Barcellona Tres, un inedito lavoro di ricerca visuale attraverso la fotografia che stabilisce un parallelismo tra il cammino percorso dal linguaggio verbale e il cammino linguistico della recente Fotografia Digitale.

In TRES il colore rosso si isola e risalta per creare nell’immagine un valore semantico che nasce e prende forza dalla relazione con il bianco e il nero. Sfuggendo dalle tentazioni formali di fotomontaggi e collage fotografici, TRES si esprime attraverso una composizione semplice e diretta, fulcro della poetica di questa serie.

In questa direzione Alessandra Dosselli da' valore ad elementi della realta' degli spazi che ci circondano, che diventano sottili chiavi interpretative per un contesto urbano piu' generale, per un’intera citta' o per un mondo.

“Nelle remote e lontane tenebre della civilta' non esistevano i colori. O meglio, i colori esistevano in Natura, perche' le Leggi della Fisica regnano incontrastate da che mondo e' mondo, bensi' i colori non esistevano nel linguaggio degli uomini.

I nostri antenati, infatti, per comunicare linguisticamente tra loro, si riferivano agli oggetti della vita quotidiana
differenziandoli, a livello coloristico, solo tramite sfumature del chiaro e dello scuro. Insomma il codice linguistico era molto piu' semplice d’oggi, o chiaro o scuro, o piu' chiaro o piu' scuro, o meno chiaro o meno scuro, o bianco o nero e il mondo finiva li'.

Il primo termine linguistico -parola- ad apparire progressivamente quasi nella totalita' delle lingue antiche, come la cinese, e' curiosamente il rosso. Nulla di strano, se ci pensate, del resto, la maggior parte degli oggetti antropici d’uso quotidiano era fatta d’argilla, materiale dalle molteplici sfumature rossastre (piu' chiare o piu' scure appunto, in relazione alla composizione dell’argilla e al punto di cottura). E per cancellare ogni vostra titubanza sull'argomento: ricordate i Bisonti delle Grotte d'Altamira scoperti per caso grazie alla fantasia di una bambina? Non erano forse color rosso argilla?

Cosa ha a che fare tutto questo con la Fotografia Digitale? Presto detto. Assumendo la tesi diffusa e ormai consolidata che la Fotografia e' un linguaggio, il linguaggio della luce appunto, la Fotografia Digitale rappresenta, nell’evoluzione relativamente recente di questo linguaggio, un nuovo elemento linguistico, un’innovazione, come l’ingresso del rosso di cui si e' appena parlato. Un elemento innovatore che cambia il
modo di interpretare il mondo e che necessita, per essere usato diffusamente e comunemente accettato, una
legittimazione.

Legittimare culturalmente un linguaggio, in questo caso visivo, significa attribuirgli un’estetica e una
poetica riconoscibili, che consentano al fruitore di identificarlo chiaramente e definirlo, di poter dire quindi, in questo caso: “E’ una fotografia digitale!". La giovane Fotografia Digitale, senza padri e senza maestri, e' ancora alla ricerca di una propria estetica e di una propria poetica. Cosi' com’era avvenuto alla Fotografia Tradizionale agli albori della sua nascita, la Fotografia Digitale prende a prestito da altri linguaggi visivi questi elementi distintivi, dalla pittura da un lato (ma capita anche il contrario, vedasi l’iperrealismo pittorico, tanto di moda ai nostri giorni) e dall’altro dal cinema degli effetti speciali -Star Wars o Il Signore degli Anelli.

In questo panorama disperso, confuso e forse un po’ equivoco, perche' non approcciare teoricamente un lavoro per un nuovo Portfolio fotografico digitale ritornando alle origini del linguaggio, privandosi di tutti i mezzi espressivi che possano creare equivocazioni, buttare dalla finestra gli effetti speciali, i colori psichedelici e riprendere il filo da capo, ricominciare dal momento unico e speciale in cui l’innovazione ha fatto capolino nel linguaggio, dal bianco e nero e rosso" (Alessandra Dosselli).

Apertura inaugurazione mercoledi' 29 marzo dalle h. 19.30

Galleria 3Punts
C/Aribau, 75 - Barcellona

Ingresso e orari ingresso libero - lu 16.30-20.30 ma-sa 10.30-14.30 / 16.30-20.30

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