Dall’interpretazione dei sogni a doppio sogno. Tre pitto-sculture, tre grandi dipinti e i disegni del progetto espositivo, per cogliere i rapporti che legano arte, letteratura e analisi dell'inconscio.
Dall’interpretazione dei sogni a doppio sogno
Si inaugurera' mercoledi' 19 aprile alle ore 18.00 presso la sede del Forum
Austriaco di Cultura a Roma, il progetto site specific “Freud e Schnitzler:
dall'interpretazione dei sogni a doppio sogno", ideato in occasione del 150'
anniversario dalla nascita di Sigmund Freud dal gruppo “I Diagonali",
composto dagli artisti Bruno Aller, Aldo Bertolini, Marisa Facchinetti.
Durante l’inaugurazione gli attori Nunzia Plastino e David Paryla leggeranno
alcuni brani tratti da “Doppio sogno" di Arthur Schnitzler e da
“L’interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud.
Un percorso espositivo che ospita tre pitto-scultureopere, tre grandi
dipinti e idisegni del progetto espositivo, per cogliere i rapporti che
legano arte, letteratura e analisi dell'inconscio.
La mostra, spiega Bruno Aller, si propone di evidenziare la fondamentale
importanza che Sigmund Freud e Arthur Schnitzler hanno avuto ed hanno, per
lo sviluppo e la coscienza dell'arte: Freud quale padre della psicanalisi e
lume filosofico, Schnitzler come sensibile letterato, capace gia', tra gli
anni Venti e Trenta del Novecento, di sviluppare con estrema acutezza i
principi fondamentali delle teorie freudiane. Il percorso espositivo
permettera' di cogliere le affinita' fra lo scienziato e il letterato
austriaci: l’esperienza scientifica di Freud e quella artistica di
Schnitzler procedono parallelamente, intrecciandosi in nome dell'interesse
di entrambi nei confronti dello studio della psicologia.
Il rapporto fra sogno e veglia, analizzato da Freud nel saggio L
interpretazione dei sogni (1899), rappresenta il fulcro tematico della
novella Doppio sogno, nella quale Schnitzler presenta il rapporto di coppia
nella societa' borghese, svelandone i lati oscuri e il malessere sottile che
la avvolge. La novella, rappresenta il punto di partenza delle riflessioni
di Aller, Bertolini e Facchinetti: ciascuno dei tre artisti si e' attribuito
uno spazio e un fantasma, frugando con l'occhio e la mente nelle atmosfere
dense e claustrofobiche che avvolgono Fridolin e Albertine, protagonisti del
racconto. Ne risulta un'opera plurale, al tempo stesso limpida e oscura,
costituita da sei elementi scultorei a forte tensione simbolica. L'ambiente
installativo, di taglio fortemente teatrale, ricrea le atmosfere inquiete
proprie di Schnitzler e di Freud e immerge lo spettatore in una dimensione
onirica, fortemente straniante, da cui emerge una visione plurale ed
enigmatica dei processi psichici.
Nella brochure testo di Mario Lunetta
Inaugurazione: 19 aprile ore 18
Forum Austriaco di Cultura
viale B. Buozzi, 113 - Roma
Dal lunedi' al venerdi': 9 - 18