Alle origini della Galleria Marangoni. Un centinaio di dipinti illustrano il primo nucleo delle raccolte, formatesi grazie alle acquisizioni compiute dalla Fondazione voluta dal mecenate udinese per sostenere i giovani artisti friulani e permettere il loro aggiornamento grazie ai dipinti acquistati ai principali concorsi artistici nazionali ed internazionali.
Alle origini della Galleria Marangoni
“1906: lo sguardo sul moderno. Alle origini della Galleria Marangoni" e' il
titolo della mostra con cui la Galleria d’Arte Moderna di Udine intende
celebrare il centenario dall’apertura dei Musei Civici in Castello. Un
centinaio di dipinti illustreranno il primo nucleo delle raccolte,
formatesi grazie alle acquisizioni compiute dalla Fondazione voluta dal
mecenate udinese per sostenere i giovani artisti friulani e permettere il
loro aggiornamento grazie ai dipinti acquistati ai principali concorsi
artistici nazionali ed internazionali (Biennali veneziane, esposizioni di
Brera).
La mostra, che sara' ospitata al primo piano della Galleria d’Arte Moderna
dal 26 luglio fino al 31 dicembre, permettera' ai visitatori un insolito ed
accattivante salto indietro nel tempo garantito dall’allestimento
ispirato alle atmosfere dei Saloni di cento anni fa e ricostruito sulla
base delle testimonianze dell’epoca. Di notevole spessore sara' soprattutto
il valore scientifico dell’esposizione, preziosa opportunita' per ammirare
capolavori che, a causa delle loro notevoli dimensioni e del continuo
accrescersi delle collezioni, non sono da tempo piu' visibili al pubblico.
Le tele, completamente restaurate dal professor Giampaolo Rampini grazie
al sostegno dell’Associazione Industriali di Udine, consentiranno inoltre
di riportare l’attenzione su autori solo recentemente rivalutati in ambito
scientifico e, in alcuni casi, ancora bisognosi di approfondimento. Fra le
opere di maggiori dimensioni, spiccano dipinti come L’indovina di Adolfo
Mattielli, Gli ultimi giorni di Domenico Morelli di Lionello Balestrieri,
Monte Cervo di Millo Bortoluzzi e La bottega del caffe' di Vittorio
Bressanin. Rappresentativi dell’apertura internazionale del primo nucleo
della Galleria Marangoni sono le tele degli ungheresi Karoly Kernstock e
Janos Vaszary, autori rispettivamente di Alzaia sul Danubio e I due vecchi
, mentre un posto di primo piano occupa Ritorno dalla prima Comunione di
Joaquin Sorolla y Bastida, uno dei protagonisti della pittura spagnola di
fine Ottocento. Ad impreziosire ulteriormente la mostra saranno inoltre le
tele di autori di chiara fama come Beppe ed Emma Ciardi, Ettore Tito,
Plinio Nomellini, Luigi Nono ed Italico Brass che offriranno una
panoramica delle diverse scuole italiane e dei generi artistici allora in
voga.
L’esposizione sara' accompagnata da un catalogo scientifico curato dal
direttore della Galleria d’Arte Moderna di Udine, dottoressa Isabella
Reale, edito da Silvana Editoriale grazie al sostegno della Fondazione
Crup la cui pubblicazione affianchera' l’uscita del volume dedicato ai
Cent’anni di Musei nel Castello di Udine.
Inaugurazione, mercoledi' 26 luglio, ore 12.00
Galleria d'Arte Moderna di Udine
p.le Paolo Diacono, 22 - v. Ampezzo, 2 - Udine
Orari: Dal martedi' al sabato: 9.30-12.30 e 15.00-18.00; domenica mattina: 9.30-12.30 chiuso lunedi' e pomeriggi festivi
Ingresso giorni feriali: intero: 3,00 euro, ridotto: 1,50 euro, ridotto scolaresce: 1,00 euro (per alunno) Ingresso giorni festivi: biglietto unico: 1,00 euro. Riduzioni e vantaggi acquistando la Card Udine Museale.