Shakti. Nei suoi quadri "Qualcosa di misterioso, ma antico e riconoscibile. Forme dimenticate, forse, rimosse. Che appaiono da quelle ombre mediterranee...non ombre di cupezza, non ombre di morte, ma ombre perche' da qualche parte c’e' il sole" Gabriele Salvatores
Shakti
“…Guardando le opere di Angela Pellicano', quindi, la porta delle emozioni era aperta e le emozioni arrivavano, senza farsi aspettare… .
Qualcosa di misterioso, ma antico e riconoscibile. Forme dimenticate, forse, rimosse. Che appaiono da quelle ombre mediterranee… non ombre di cupezza, non ombre di morte, ma ombre perche' da qualche parte c’e' il sole. Colori terrosi come le terre del Mediterraneo, l’unico mare che ha la terra nel suo stesso nome. …"
“…“Shakti" in hindi, vuol dire energia creativa. Ed e' una prerogativa femminile. Nessun dio, in India, puo' considerarsi tale se non ha accanto a se' la sua “shakti", la sua donna che, a sua volta, e' una dea. Le forme femminili chiuse con violenza, infibulate, cucite, che appaiono in alcune tele della Pellicano', raccontano di un’antica paura maschile. Paura del mistero e della creazione. La ricerca della comunicazione, i sogni misteriosi, a volte inquietanti, ma sempre concreti della Pellicano' e il dolore di una censura antica che pulsa nelle sue tele, sembrano contenere anche una piccola, tenera utopia : che il maschile possa proteggere questa creativita' femminile, lasciandola volare senza costrizioni.…".
Catalogo disponibile in galleria con testo di Gabriele Salvatores.
Patrocini: Regione Lazio - Comune di Roma - Provincia di Roma
Ufficio Stampa : Gianluca Morabito 348 0537611 / gianlucamorabito@virgilio.it
Inaugurazione: Venerdi' 20 Ottobre 2006 ore 18.30
Monogramma - Arte Contemporanea
Via Margutta, 57 - Roma
Orari: Tutti i giorni escluso i festivi ed il lunedi' mattina, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30