Dodici grandi opere su tela e una serie di lavori su carta di grande e medio formato. La Cattedrale di Pizzi Cannella e' la forma simbolica di uno spazio del pensiero, luogo di estasi contemplativa dove lo sguardo puo' lasciarsi guidare dalle idee, nelle pieghe di una figura riconosciuta come sigillo magico. A cura di Danilo Eccher.
Cattedrale
Dodici grandi opere su tela e una serie di lavori su carta di grande e medio
formato
saranno espos ti al MACRO Mattatoio
La Cattedrale di Pizzi Cannella e' la forma simbolica di uno spazio del pensiero, luogo di
estasi contemplativa dove lo sguardo puo' lasciarsi guidare dalle idee, nelle pieghe di una
figura riconosciuta come sigillo magico. Non e' dunque un caso che questa “cattedrale"
spesso rappresenti anche formalmente, un approdo nel vuoto della tela, un appiglio visivo
nell’arrampicata dello sguardo sulla strapiombante superficie. Il pensiero coglie il dettaglio,
guida la visione per afferrare i profili di impalpabili architetture abbandonate nello spazio,
lasciate cadere come gocce in enormi pozzanghere di tela e raggrumatesi in macchie
disordinate.
L’occhio fruga nel colore, nella torbida trasparenza della superficie, nei ricordi evocativi
d’immagini appena abbozzate in cui e' possibile riconoscere i tratti dei luoghi mistici della
preghiera. Cupole e minareti, pagode e campanili si mescolano nell’identita' di un culto che
e' assoluto, profondo, intimo, misterioso e incontenibile.
Dodici cattedrali come i mesi dell’anno che s’inseguono all’infinito, dodici visioni di una
ciclicita' senza soluzione, dodici racconti ripetuti, modulati in spazi diversi, fissati in un
ordine apparente che in realta' si contraddice, si confonde, si annulla.
Danilo Eccher
Con questo ciclo di opere, anticipato da quello recente dedicato alle Mappe del mondo,
Pizzi Cannella non rinuncia all’emozione del racconto, sfidando il rigore di una grammatica
formale e tendendo alla spiritualita'.
La serie dedicata alla Cattedrale testimonia una volta di piu' il percorso solitario, pittorico e
poetico dell’artista, tramite dodici grandi tele e una serie di lavori di grande e medio
formato su carta.
Un percorso sostenuto da un allestimento grandioso all’interno dello spazio del Mattatoio
che particolarmente si addice a questo progetto. Suddiviso in tre parti, lo spazio e' come
separato in navate. Lo spettatore potra' godere di una visione d’insieme intensa e di forte
impatto e sara' condotto attraverso l’alternanza delle tecniche, dalle grandi tele ai disegni
su carta, parte di questi ultimi saranno esposti su una ampia struttura parallela al
camminamento.
Piero Pizzi Cannella e' nato a Rocca di Papa il 20 novembre 1955. Vive e lavora a Roma.
Inizia a dipingere da bambino. Nella seconda meta' degli anni Settanta frequenta
l’Accademia di Belle Arti a Roma e la Facolta' di Filosofia all’Universita' degli Studi La
Sapienza di Roma.
Ha partecipato alle principali rassegne artistiche nazionali e internazionali quali la Nouvelle
Biennale de Paris; Prospect 86 alla Kunsthalle di Francoforte; Biennale di Sidney; Biennale
Internazionale d’Arte di Istanbul; Orientamenti dell’arte italiana, Casa Centrale dell’Artista,
Mosca, Leningrado; XLIII Biennale di Venezia; Roma Interna al Museum Moderner Kunst
Stiftung di Vienna; XII Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni; Arte Italiana-
Pittura Iconica, Galleria d’Arte Moderna di Bologna; prima Biennale Internazionale d’Arte di
Pechino.
Catalogo con testi di Danilo Eccher e Giuliano Gresleri prefazione di Fabio Roversi Monaco Bononia University Press
ufficio stampa:
adicorbetta comunicazione comunicazione@corbetta.org
Inaugurazione: martedi' 24 ottobre ore 18.30
Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO Mattatoio
piazza Orazio Giustiniani 4 - Roma
Orari: da martedi' a domenica 16.00 - 24.00 festivita': 16.00 - 24.00 lunedi' chiuso
Ingresso gratuito