l'arte, la meraviglia. Le opere di venti artisti contemporanei di livello internazionale si confrontano, dal 24 maggio al 15 settembre, con delfini, aironi, orsi, volpi e con le decine di migliaia di "abitanti" del Museo di Storia Naturale di Verona: non in una banale sovrapposizione di generi ma in un dialogo tra gli elementi naturali e le opere che gli artisti invitati hanno realizzato ispirandosi a quanto il museo stesso conserva e propone.
l'arte, la meraviglia
Le opere di venti artisti contemporanei di livello internazionale si
confrontano, dal 24 maggio al 15 settembre, con delfini, aironi, orsi, volpi e con
le decine di migliaia di "abitanti" del Museo di Storia Naturale di Verona: non
in una banale sovrapposizione di generi ma in un dialogo tra gli elementi
naturali e le opere che gli artisti invitati hanno realizzato ispirandosi a
quanto il museo stesso conserva e propone.
"La natura, l'arte, la meraviglia" - questo il titolo della mostra, itinerante -
è curata da Walter Guadagnini ed è promossa dall'Assessorato alle Politiche
Culturali e all'Identità Veneta della Regione del Veneto e dalla Fondazione
Bevilacqua La Masa in collaborazione con il Museo veronese e con gli altri Musei
che hanno dato vita al progetto.
Successivamente, la mostra sarà ospitata dal Museo Naturalistico di Villa
Beatrice sul Monte Gemola e dal Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, entrambi
nel cuore del Parco dei Colli Euganei (settembre-novembre), dal Museo di Storia
Naturale di Vicenza (dicembre 2001 - febbraio 2002), dal Museo "Bellona" di
Montebelluna (marzo-maggio 2002) per concludersi a Venezia, dalla sede
espositiva della Bevilacqua La Masa (giugno-luglio 2002).
Si può parlare di un autentico evento, poiché per la prima volta in Italia dei
musei di storia naturale accettano di mettere in gioco così esplicitamente la
propria storia e la propria identità , confrontandosi con un linguaggio
all'apparenza così diverso come quello utilizzato dagli artisti di oggi.
L'intento è quello di ricreare lo spirito delle antiche Wunderkammer, le camere
delle meraviglie, dove trovano luogo tutti i "Tesori" della natura e dell'arte,
in una interazione diretta.
Ad essere coinvolti nel progetto sono: Giovanni Anselmo, Michele Bazzana,
Ricardo Brey, Alighiero Boetti, Luca Caccioni, Claudio Costa, Riccardo De
Marchi, Jean Fabre, Joan Fontcuberta, Piero Gilardi, Innocente, Ben Jakober,
Anish Kapoor, Nino Longobardi, Eliseo Mattiacci, Maurizio Nannucci, Claudio
Parmiggiani, Beatrice Pasquali, Maurizio Pellegrin, Anne e Patrick Poirier.
Tra le opere esposte si segnalano "Trecento milioni di anni" di Giovanni
Anselmo, storica opera del 1969; le cinquanta fotografie del ciclo "Fauna" di
Joan Foncuberta, straordinario "falso" fotografico dedicato all'immaginaria
spedizione di un altrettanto immaginario naturalista, inedite in Italia; il
grande "Senza Titolo", anch'esso inedito, di Ricardo Brey, uno dei principali
protagonisti della rinascita dell'arte cubana alla metà degli anni Ottanta, oggi
stabilmente attivo in Europa, che da sempre lavora sulle forze presenti nel
mondo animale; l'installazione "Coro" di Nino Longobardi, artista oggi
nuovamente al centro dell'attenzione critica italiana dopo le mostre alla
Galleria Civica di Modena e al Museo Archeologico di Napoli; uno storico "Mare"
in poliuretano di Piero Gilardi; due straordinari lavori di Claudio Costa,
artista che ha sempre lavorato sul rapporto tra arte, antropologia, scienza e la
loro museificazione; il "Taccuino dell'archeologo" di Anne e Patrick Poirier,
poetica rivisitazione della giornata di lavoro di una delle figure centrali
nella nascita dei musei; una "Mappa" di Alighiero Botti, che andrà a sostituire
una "vera" mappa geografica presente in una delle sale del Museo; la "Montagna"
di Anish Kapoor, quasi un parallelo artistico ai numerosi plastici del
territorio che caratterizzano ogni museo di storia naturale. Particolarmente
significativa è poi la presenza di Jan Fabre, non solo perché la sua sagoma
rivestita di coleotteri riprende - ancora una volta in chiave immaginaria - un
elemento tipico del Museo, ma anche perché Fabre è nipote di uno dei maggiori
naturalisti belgi e, dunque la sua figura appare come il trait d'union ideale
tra questi diversi campi del sapere. Infine merita di essere sottolineato come
ben 6 artisti presenti (Bazzana, Caccioni, De Marchi, Innocente, Pasquali e
Pellegrin) realizzeranno un'opera appositamente per questa occasione, agendo
all'interno degli spazi espositivi, mettendosi in diretta relazione con i
materiali conservarti nel Museo.
"L'ipotesi espositiva prevede - afferma Walter Guadagnini - un vero e proprio
rimescolamento delle carte, le opere d'arte contemporanea a fianco dei materiali
del museo sono segnali che dovrebbero risultare sorprendenti e stimolati per il
pubblico, invitato a modificare le proprie abitudini visive, sia che si tratti
del pubblico abituale del Museo, sia che si tratti del pubblico abituale
dell'arte contemporanea. In questa logica espositiva, inoltre, la natura del
museo, - nonché il percorso stesso delle collezioni - non viene assolutamente
stravolta, ma solamente forzata a esplicitare elementi che comunque fanno parte
della sua conformazione e storia".
Il catalogo verrà edito al termine della mostra, poiché tutte le opere verranno
fotografate sul luogo, così da rendere esplicito il carattere particolare e
davvero unico dell'evento.
Inaugurazione: giovedì 24 maggio, ore 17
Orario: da lunedì a giovedì
e sabato, dalle 9 alle 19; in luglio e agosto, dalle 9 alle 12 e domenica dalle
14 alle 19
Museo di Storia Naturale, Lungadige di Porta Vittoria 9, Verona
Ingresso al Museo e alla Mostra: lire 4 mila, ridotto lire 2 mila
Progetto promosso dall'Assessorato alle Politiche Culturali e all'IdentitÃ
Veneta della Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua
La Masa ed i Musei e gli Enti Locali aderenti, A cura di Walter Guadagnini.
Informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa tel. 041.5207797 fax 041.5208879
Ufficio stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo via San Mattia 16 35121 Padova tel. 049.663499
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