La MALA. Arti Visive espone alla Galleria Marconi di Cupra Marittima.
La MALA. Arti Visive
espone alla Galleria Marconi di Cupra Marittima
Chiunque si avvicini alle installazioni dei Mala Arti Visive si troverÃ
risucchiato in un vortice di micro storie, di brevi
ma intensi racconti di vita, di un lento passaparola fatto di immagini
attraverso dieci anni di strada percorsa insieme
e mediata dalla rassegnata consapevolezza che comunque vada nessuno di noi
ne uscirà con una valida
spiegazione.
Davide, Anna e Stefano altro non fanno che tracciare visivamente il percorso
intrapreso, attraverso un'ipotetica
mappa dove i luoghi visitati sono le esperienze mediate dal quotidiano,
facendo sì che ogni installazione realizzata
divenga parte di un immaginario tracciato combinato secondo il caso e
l'incontro fortuito.
Il caso, l'incidente di percorso assume il ruolo di protagonista principale
di tale sperimentazione dove i tre artisti
vivono, osservando con quieta consapevolezza i cambiamenti della nostra
società . E la rappresentazione
estrapolata è "l'istante" anonimo, confuso e distratto di una realtà oramai
massificata e banalizzata: i Mala,
decontestualizzandosi come singoli individui, assumono il ruolo dell'anonimo
osservatore, dell'antropologo del
quotidiano dove i reperti archiviati sono le emozioni, le domande prive di
risposta, i dubbi mai soddisfatti, una
curiosità spesso annebbiata da una confusione comune che caratterizza queste
ultime generazioni.
Anche i Mala Arti Visive però, come buona parte degli artisti contemporanei,
non reinterpretano il particolare alla
luce di una ironia cinica e pessimistica; al contrario affrontano il dato
reale con un approccio ludico e quasi
infantile, ammiccando alle banalità della vita e ai brutti scherzi che il
destino ci infligge, riplasmando ogni minimo
dettaglio dall'interno, come testimoni oculari dell'accaduto.
Anche in occasione di questa personale alla galleria Marconi, i nostri si
annullano fino a divenire una semplice
scritta, ripetuta a oltranza, invadendo lo spazio prescelto, ricoprendolo,
annullandolo progressivamente e
divenendo lentamente icona di un presente dilatato in una atmosfera
artificiosa e kitsch.
Il reale ruolo della galleria viene condotto al "grado zero", astraendolo al
punto tale di concretizzarlo in qualcosa
d'altro: una sorta di enorme tableaux pubblicitario dove il logo dei Mala
diviene un prolungato spot decorativo in un
inconscio messaggio subliminale.
Il pubblico risulta essere il contenuto psico-emotivo di un involucro
decontestualizzato dal suo ruolo effettivo,
rendendo ogni singolo fruitore il possibile attore di una fiction artistica;
il modulo decorativo utilizzato per "rivestire"
le singole pareti della galleria diviene "screen" televisivo, un video privo
di sonoro dove i singoli pixels che lo
compongono sono le scritte ripetute nel perimetro scelto.
Lo spazio di Franco Marconi si trasforma in medium comunicativo, veicolo
inconsapevole di una continua
sperimentazione incentrata a una ricerca di un probabile "alto" orizzonte,
di una spazialità che inizialmente
rappresentava il paesaggio circostante e che poi si è incentrata sui
risvolti psicologici del singolo individuo e alle
sue possibili manifestazioni.
Una ricercata delimitazione del divenire che in questa occasione diventa
iper-decorativismo che nel suo essere
esageratamente presente lentamente annulla se stesso.
Ancora una volta l'interscambio fra contrari, fra la presenza e l'assenza
modula il percorso di questo gruppo che
ancora in questa occasione "gioca" in una zona limite, in un non luogo dove
l'esserci e il non esserci ritmano le
sonorità visive dell'intera installazione.
Testo di Fabiola Naldi
dal 19 marzo al 7 aprile
inaugurazione domenica 19 marzo ore 18
Galleria MARCONI
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
Tel. e Fax. 0735 778703
http://www.siscom.it/marconi