Galleria Calandra
Torino
via F.lli Calandra, 8
347 4095922
WEB
Silvana Nico e Carlo Giaccone
dal 22/3/2007 al 3/4/2007
lunedi' - venerdi' 16-19.30, sabato 10-12.30 e 16-19.30

Segnalato da

Galleria Calandra



approfondimenti

Silvana Nico
Carlo Giaccone



 
calendario eventi  :: 




22/3/2007

Silvana Nico e Carlo Giaccone

Galleria Calandra, Torino

Nei loro quadri entrambi ottengono le luci per sottrazione, con pochissimo bianco aggiunto.


comunicato stampa

Distratti dal vuoto.

Più o meno all’una e mezza di notte, all’altezza di corso Massimo, ho ricominciato a pensare al vuoto.

E dire che la serata non era iniziata male: eravamo partiti cercando un punto in comune tra la pittura di Silvana e quella di Carlo, magari trovando il giusto titolo della mostra, e da lì, si sperava, sarebbe uscito il resto.

Vedendo i quadri, il mio primo pensiero è stato che tra i due c’è veramente poco in comune.

Così, forse per illustrare meglio il mio concetto ho messo due quadri su due cavalletti vicini (i ”portici” di Silvana e una ”aurora” di Carlo), per confrontarli meglio, e sforzandomi di trovare a tutti i costi qualcosa in comune ho buttato lì una considerazione sulla trasparenza pittorica (entrambi ottengono le luci per sottrazione, con pochissimo bianco aggiunto). Carlo, poi, ci ha fatto notare l’interessante cambiamento di effetto opaco-lucido delle sue “aurore”, e in seguito, con po’ di sana metafisica... qualcuno ha considerato che in tutti e due è rappresentato il “silenzio”. Così facendo abbiamo cominciato ad approfondire, a rivelare delle cose.

La serata si stava mettendo bene, stavamo scoprendo anche dei punti in comune! ...fino a quando Carlo ha considerato che nelle stanze di Silvana viene rappresentato il vuoto.

Sì, ho pensato e poi detto, questo non è assimilabile al vuoto (come concetto complementare al pieno), sono stanze senza pieno, stanze vuote, e comunque anche le ”aurore” di Carlo sono “piene”, quindi oltre a non essere un punto in comune, è un vuoto raffigurato, non vero (la stessa differenza tra dipingere un taglio sulla tela e farlo veramente).

Da quel momento in poi il concetto di vuoto ha riempito la nostra sera e ci ha distratti totalmente dal confronto precedente: Carlo, che conosce bene la pittura a china cinese, ci ha mostrato foto con notevoli esempi di rappresentazione del vuoto in relazione al pieno, dell’armonia che deve esistere nel rapporto tra i due e del modo diverso di rappresentarlo utilizzato dai grandi maestri cinesi del passato.

Così la serata si è consumata tra le nostre dissertazioni su questo argomento, con considerazioni del tipo: in questo quadro di Silvana, là in fondo, non c’è il vuoto, è rappresentato il ”distante”, con tono leggerissimo che quasi non si vede, ma è pur sempre la rappresentazione di qualcosa (un’impercettibile pieno)... al limite possiamo trovare dei segnali di vuoto in quello spazio non dipinto, là dove finisce la pittura sulla tela bianca prima di girare dietro al telaio...

A una certa ora abbiamo messo fine all’incontro e ci siamo avviati sulla strada di casa, dove più o meno all’altezza di corso Massimo, accompagnato dal ronzio del motore dello scooter e dalla frescura invernale, il mio pensiero è tornato al vuoto: ho realizzato di essere più confuso di prima, e che noi tre non avevamo centrato l’obbiettivo della serata... non avevamo trovato neanche il titolo della mostra. Vuoto totale!

Marco Longo
febbraio 2007

Immagine: Carlo Giaccone

Galleria Calandra
via F.lli Calandra, 8 Torino
lunedi' - venerdi' 16-19.30, sabato 10-12.30 e 16-19.30

IN ARCHIVIO [11]
Livio Girivetto Mensio
dal 27/1/2013 al 16/2/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede