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Santomatteo
dal 15/5/2007 al 1/6/2007

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15/5/2007

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Tcb Art.inc, Melbourne

TIVIBI esplora le dinamiche affettive ed empatiche che emergono da un procedimento creativo condotto a 4 mani. Il lavorare in coppia non e' inteso come un semplice sommarsi di apporti creativi o ideativi: l'interrelazione tra emozione ed emozione, fra organismo ed organismo, assume le coordinate di un oltrepassamento corporeo.


comunicato stampa

TVB

TIVIBI esplora le dinamiche affettive ed empatiche che emergono da un procedimento creativo condotto a quattro mani. Il lavorare in coppia non è inteso come un semplice sommarsi di apporti creativi o ideativi, né come confronto di opinioni e risultanti di un dibattito: l’interrelazione tra emozione ed emozione, fra organismo ed organismo, assume le coordinate di un oltrepassamento corporeo, per una incursione dentro i meccanismi percettivi dell’altro, inteso non come termine, ma di volta in volta come continuazione, integrazione, rispecchiamento, nascondiglio di un sé più profondo, una sorta di specola d’osservazione su un’interiorità smarrita e riacciuffata nell’altro.

Per questo si è lavorato sui confini e sull’interscambio di personalità, sulle ambiguità e lacune del nome proprio, sul mettere in discussione i rapporti tra il mondo e il sé presentandosi come altro da sé, in modo da ricevere una sorta di attenzione sghemba, essere visti 'nei panni', 'nelle scarpe' dell’altro e indovinare di conseguenza il mondo inverato dallo sguardo dell’altro.

Questo tipo di approccio operativo ha portato a performances basate su una mera corrispondenza esistenziale, in un equilibrio di forze e di energie dissipate, in una azione, o meglio, in una passione sempre bilanciata e condivisa, in una dinamica speculare e di riflessi sincronizzati, di liberazioni psichiche e organiche interscambiabili, in un pareggiamento di sguardi e di desideri, in un cercare l’unisono come chiave di accesso all’altro. Si persegue una sorta di training di riduzione e di 'stampo' dell’identità su una risultante instabile, su un incrociarsi di attenzioni e di riflessioni.

Non c’è mai un evento spettacolare, una successione di fatti che accadono, ma un semplice scorrere corporeo e 'creaturale', guardarsi, forse sognarsi, amarsi perfino, far collimare le reazioni del corpo, una sincronizzazione di fisiologie. La creatività consisterà allora in questo collimare, in questo colloquiare di umori tra corpo e corpo come se ciascuno fosse il riflesso dell’altro. Non si scopre così il Narciso nell’incarnazione del riflesso, ma il riflesso nel Narciso che si trova incarnato, improntato, allenato sul modello del sé.

C’è una sorta di reinvenzione, qui, del mito di Narciso, nella misura in cui si cerca nell’altro le zone rimosse e inesplorabili del sé, in una specie di declinazione più empatica e romantica della body art, cercando la corrispondenza e il confronto con un Narciso in presentia, con il sé preventivamente dato in ostaggio, o in pasto all’altro, a sua volta preso in ostaggio e consumato quasi secondo una direttiva rituale, cosicchè se stesso e l’altro arrivino a scorrersi reciprocamente come su un nastro di Moebius. Invece dell’atto sensazionale, ultimativo e tragico della body art, in cui il corpo sperimentava una solitudine e un disperdimento nel mondo, una flagrante ferita esistenziale, qui non si dà propriamente un accadere, ma una ricerca di un “prima” mitico, un prima che precorra ogni possibile evento, prima della scissione, in una postulazione di gemellarità primordiale: al posto dell’accadere si persegue un ritmo di pulsazioni speculari, di battiti cardiaci che si intersecano, di sguardi che si rifrangono l’uno nell’altro, o, anche, in prospettive primarie tracciate dalla confluenza di questi sguardi. Il doppio sguardo-orientato diventa così apertura sul mondo, sporgersi verso lo spettatore: si apre con questo sguardo-prospettiva una pista per il terzo osservante, per il terzo interagente, un percorso che si candida a farsi strada entro il vero mondo e traccia la filigrana per un accadere futuro. Alberto Mugnaini

Opening Wed 16 May, 6-8pm

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Two exhibitions
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