Palazzo Re Rebaudengo
Guarene (CN)
piazza roma (Piazza del Municipio)
011 5625536 FAX 011 549225
WEB
Due mostre
dal 25/5/2007 al 29/9/2007
Aperto tutte le domeniche 14-19, durante la settimana su prenotazione. Chiuso dal 29/7 al 2/9

Segnalato da

Angiola Maria Gili




 
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25/5/2007

Due mostre

Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (CN)

In "La legge e' relativa per tutti", lavori di 18 artisti, affermati ed emergenti, che analizzano le tensioni nate da un contesto al confine tra legalita' e illegalita' in Italia e all'estero. Il progetto vuole fare luce sulla funzione e sull'attuabilita' delle leggi costituzionali, cosi' come sul ruolo delle regole non scritte. "Iscrizioni" esamina, attraverso lo sguardo di 6 artisti, le qualita' storiche di un luogo e le tracce che gli oggetti lasciano nel contesto sociale, culturale ed economico. Le due mostre sono l'esito del progetto "Residenze per Giovani Curatori".


comunicato stampa

Iscrizioni / Laws of Relativity - La legge e' relativa per tutti

Per il progetto "Residenze per Giovani Curatori Emergenti"

Sabato 26 maggio, a Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d'Alba, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e la Fondazione Edoardo Garrone di Genova, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, inaugurano "Iscrizioni" e "Laws of Relativity / La legge è relativa per tutti", le due mostre della prima edizione del progetto "Residenze per Giovani Curatori"(26 maggio - 29 luglio).

La residenza per curatori emergenti stranieri, della durata di tre mesi, coordinata da Francesco Manacorda, si pone il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e intellettuali di giovani curatori e di promuovere l’arte contemporanea italiana in ambito internazionale. Se dal punto di vista immediato l’iniziativa risulta un laboratorio sperimentale per le pratiche curatoriali, il contatto di professionisti internazionali con giovani artisti in Italia ha lo scopo di creare un network che diffonda la conoscenza della scena artistica italiana.

A conclusione dei tre mesi (marzo - maggio) e dopo avere incontrato artisti, galleristi e visitato musei di arte contemporanea di Milano, Venezia, Roma, Bologna, Napoli, Palermo, Trento e Bolzano e collezioni private, le tre curatrici Jimena Acosta Romero, messicana, Anna Colin, francese, Elena Sorokina, russa - nominate dalle migliori scuole curatoriali del mondo e selezionate dai membri della commissione del progetto Teresa Gleadowe, fondatrice del Master Curating Contemporary Art al Royal College of Art, Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery di Londra e Francesco Bonami, direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - hanno concepito due mostre dal titolo Iscrizioni (Jimena Acosta Romero) e Laws of Relativity /La legge è relativa per tutti (Anna Colin e Elena Sorokina).

“Iscrizioni” esamina, attraverso lo sguardo di sei artisti, le qualità storiche di un luogo e le tracce che gli oggetti lasciano nel contesto sociale, culturale ed economico. Paolo W. Tamburella (Roma, 1973) con un patchwork di palloni raccolti in India si interroga sul mercato del lavoro globale; Carola Bonfili (Roma, 1981) riflette sul sistema dell’educazione inscritto nelle forme rigide dei banchi di scuola, accostando ai suoi lavori i disegni fatti precedentemente dagli alunni; Enrica Cavarzan (Castelfranco Veneto – Treviso, 1977) lavora sui riflessi prodotti dalle gocce di cristallo dei lampadari del ‘700, che fissano le apparenze di un mondo aristocratico, un passato che si conserva imperituro; Alessandro Piangiamore (Enna, 1976) mostra le immagini di strade “segnate” da mappe tracciate con l’urina; Lara Favaretto (Treviso, 1973) riutilizza una valigia per gli oggetti smarriti, dandole una seconda vita; Wolfang Berkowski (Salzkotten - Germania, 1960) riprende il giardino di Villa San Massimo a Roma, dove ad un tratto la stabilità dell’immagine viene interrotta da una assurda partita di calcio.

Nella mostra “Laws of Relativity / La legge è relativa per tutti” vengono proposti lavori di diciotto artisti, alcuni più affermati, altri emergenti, che analizzano le tensioni nate da un contesto ambiguo, un terreno indefinito, dai tratti labili e al confine tra la legalità e l’illegalità in Italia e all’estero. Il progetto vuole fare luce sulla funzione e sull’attuabilità delle leggi costituzionali, così come sul ruolo delle regole non scritte, sulla loro stabilità e la loro legittimità nel breve e nel lungo periodo. La relatività - derivante dalle differenze culturali, storiche, economiche, politiche e geografiche - delle nozioni di legalità e legittimità sono proposte dalla mostra come oggetto di riflessione.
Con l’utilizzo del video, del documentario, della registrazione audio, della fotografia, del disegno e dell’installazione, alcuni artisti adottano un approccio giornalistico e sociologico - Elena Nemkova (Dushanbe, Tagikistan, 1971), Mario Spada (Napoli, 1971) e Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) -. Similarmente Paolo Pennuti (Venezia, 1974) del duo Shoggoth, insieme a Lorenzo Pazzi e Gianluca Stazi, reinterpreta la tragedia causata dall’uragano Katrina a New Orleans; il gruppo Alterazioni Video (Milano, 2003) mette in dubbio il verdetto per i danni causati dai dimostranti durante le proteste a Genova nel 2004; Paolo Chiasera (Bologna, 1978) con il suo progetto “Young Dictators’ Village” mostra la coesistenza di alcuni aspiranti dittatori, da Mao a Idi Amin, in un unico paese; Andrea Salvino (Roma, 1969) presenta icone politiche e cinematografiche; il collettivo Claire Fontaine (Parigi, 2004) presenta un’opera che rende giustizia alla memoria dell’anarchico Giuseppe Pinelli; il collettivo Formazero denuncia una decisione governativa giudicata arbitraria; Annapaola Passarini (Bovolone - Verona, 1974) affronta la questione della “flessibilità negativa”, uno dei nuovi termini che fa parte della regolamentazione degli orari di lavoro salariato; Ana Maria Bresciani (Bogota - Colombia, 1978) si concentra sull’aspetto metaforico della sorveglianza; il duo goldiechiari (Roma, 1997) mostrano i documenti di sequestro di un’opera che dissacra l’inno nazionale italiano; i collettivi Isola Art Center (Milano, 2002) e Orfeo TV-Telestreet (Bologna, 2002) incentrano i loro lavori sulla potenziamento dei diritti dei cittadini; Armando Lulaj (Tirana - Albania, 1980) mostra immagini che rappresentano la permeabilità delle nozioni di legale e illegale in uno stato post comunista come l’Albania; Italo Zuffi (Imola, 1969) con il suo film documenta la performance “Elenco (Flash Art 2006)”; Lorenzo Scotto di Luzio (Pozzuoli, 1972) sottolinea la legittimità della fruizione dell’arte con falsi pass per accedere alla Biennale di Venezia.

L’allestimento di ”La relatività è uguale per tutti” è progettato da Lupo&Burtscher, che concepirà anche un archivio con il materiale raccolto da Anna Colin, Elena Sorokina e Jimena Acosta Romero durante le loro ricerche attraverso l’Italia.

Ufficio stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Angiola Maria Gili angiola.gili@fondsrr.org
Silvio Salvo silvio.salvo@fondsrr.org t. 011 3797600

Inaugurazione sabato 26 maggio, ore 18

Palazzo Re Rebaudengo, Piazza del Municipio, Guarene d’Alba (CN).
Aperto tutte le domeniche dalle 14 alle 19. Durante la settimana su prenotazione.
Ingresso: 4 € intero, 3 € gruppi, 2 € ridotto.

La mostra chiude il 29 luglio e riapre il 2 settembre

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