Flavia Mantovan
Franco Angeli
Enrico Baj
Gianfranco Baruchello
Keith Haring
David Hockney
Allen Jones
Marc Kostabi
Roy Lichtenstein
Enrico Manera
Titina Maselli
Ivana Puljic
Mario Schifano
Sergio Silvi
Dario Villa
Andy Warhol
Gabriele Bianconi
La collettiva ripropone una delle parabole artistiche forse piu' significative della seconda meta' del Novecento, quella della Pop Art. La personale di Flavia Mantovan, frutto del suo recentissimo lavoro, e' in assoluta sintonia con il tema e vede, tra i soggetti piu' ricorrenti, i grandi miti hollywoodiani o eroi dei fumetti come Diabolik e Mickey Mouse. A cura di Gabriele Bianconi.
Flavia Mantovan + collettiva
A cura di: Gabriele Bianconi
L'esposizione comprende due mostre affiancate: la personale di Flavia Mantovan e la collettiva con opere e 'curiosità' di: F.Angeli, E.Baj, G.Baruchello, K.Haring, D.Hocknei, A.Jones, M.Kostabi,
R.Lichtenstein, E.Manera, T.Maselli, I.Puljic, M.Schifano, S.Silvi, D.Villa, A.Warhol.
La mostra ripropone la parabola artistica forse più significativa della seconda metà del '900. Si intende per Pop Art quel movimento d'avanguardia che all'inizio degli anni '60
cominciò ad utilizzare l'universo dei mass-media come repertorio di immagini da
trascrivere pittoricamente.
"Nella cultura occidentale degli anni Sessanta, la pubblicità, la stampa, il cinema,
la televisione, nel momento in cui hanno operato la più vasta omologazione di
comportamenti culturali mai verificata nella storia dell'umanità, si sono resi
responsabili di un paradosso fatale: quello che vede l'immagine riprodotta
meccanicamente mettersi in competizione con la realtà fino ad eclissarla e
sostituirsi ad essa".
La Pop Art documenta i cambiamenti di valori indotti nella società dal consumismo.
Testimone dei nuovi idoli o miti in cui la masse tendono ad identificarsi. Miti
creati dalla pubblicità e dai mass-media che proiettano sulle masse sempre più
bisogni indotti, per trasformarli in consumatori sempre più avidi.
Flavia Mantovan partecipa ad Ancora pop con una mostra personale che, frutto del suo
recentissimo 'lavoro', è in assoluta sintonia con il tema.
"... è approdata a quel solco tracciato da alcuni maestri della Pop Art: Basquiat,
Lichtenstein, Warhol, evidentemente.
Le sue tele sono dipinte seguendo un istinto veloce e sensuale, sicuro e suadente,
ma preceduto da un progetto.
I grandi miti Hollywoodiani diventano suoi soggetti preferiti tra i ricorrenti,
oppure sono gli eroi del fumetto a fare capolino: Diabolik, Mickey Mouse...Sorpresa
i primi s'incontrano con i secondi, mischiando una volta di più il fantastico ed il
'reale'.
Il risultato è solare e seducente, a volte sembra confezionato per piacere,
altrimenti il segno si contorce, i colori si accendono di una energia vibrante,
elettrica ed inquieta. Il racconto si fa più sofferto. Il pendolo oscilla tra Pop
ed Espressionismo.
La ricetta sembra semplice, ma non è mai così. Flavia ha personalità. Il mondo che
rappresenta non è la recente copia dei grandi del passato a cui si è liberamente
ispirata, ma è un felice incontro tra le sue intime fantasie e la sua storia di
donna. E' cresciuta viaggiando per il mondo, quello della moda, delle sfilate , con i primi
piani, gli scoop, le copertine, le gelosie. I riflettori e il buio.
Melanconica metafora di un'epoca luccicante. La nostra.
Il 'racconto' ha acquistato spessore, la favola dipinta si rispecchia nella sua
vita. Dietro la fantasia c'è la conoscenza."...
Inaugurazione: venerdì 15 giugno 2007 alle 18
Galleria Il Narciso
Via Laurina 26 - Roma
Orari: 11-13 16-19,30, chiuso lunedi' e festivi
Ingresso gratuito