Villa La Foce
Pienza (SI)
055 680266
WEB
Rolando Deval
dal 7/9/2007 al 3/11/2007
gio - dom 17- 20
055 72347273 FAX 055 72347361

Segnalato da

Davis & Franceschini



approfondimenti

Rolando Deval
Peter Noser



 
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7/9/2007

Rolando Deval

Villa La Foce, Pienza (SI)

L'artista presenta una serie di circa 20 opere che riprendono i motivi da sempre presenti nel lavoro dell'artista. I materiali usati sono per lo piu' carta, feltro, filo di ferro, materiali semplici e di recupero che allo stesso tempo rivelano una una costante opera di rifllessione e osservazione.


comunicato stampa

Granaio

Rolando Deval presenta in quest¹occasione una serie di circa venti opere, alcune delle quali realizzate appositamente, che riprendono i motivi da sempre presenti nel lavoro dell¹artista. L¹incontro con l¹opera di Deval è un incontro con l¹essenza delle cose: dietro a quell¹effetto di semplicità, di nudità, che ci appare a un primo sguardo, si nasconde un lavoro rigoroso sui materiali, una complessità che è risultato di una costante riflessione e osservazione.

I materiali usati sono per lo più carta, feltro, filo di ferro. Spesso il supporto è opaco, grezzo, indifferente, a volte la carta usata è riciclata, in un certo senso "di seconda mano", quella che si usava, e che a volte si usa ancora, in alcuni negozi di alimentari. Per Deval è importante non intervenire sul materiale sui cui lavora che deve necessariamente rimanere visibile, nudo. Clemens-Carl Härle, nel testo pubblicato sul catalogo edito per l'esposizione, definisce le opere di Deval 'quadri-scultura', proprio per quella indiscernibilità fra pittura e scultura che li contraddistingue. Da un lato, Deval moltiplica i riferimenti alla scultura: la stratificazione dei fogli (ogni quadro ne contiene fino a venticinque) che ne fanno un che di tridimensionale; il trattamento del supporto: la carta, la materia viene letteralmente intagliata, incisa, cesellata, sfilacciata, perforata con le dita o con una pinzetta; la ripetizione del trattamento foglio dopo foglio. Dall'altro vengono mantenuti, con uguale insistenza, i riferimenti alla pittura: lo spazio dell¹opera è solo virtualmente tridimensionale perché risulta da una semplice stratificazione di fogli, cioè di entità bidimensionali. E l'opera viene poi presentata come un quadro all'interno di una cornice.

L'artista scava all'interno dei materiali che usa, crea dei volumi fatti di vuoti dai confini frastagliati, l'effetto è quello di un'erosione millenaria: cunicoli, camere, cellette, gallerie che ricordano il lavorio degli insetti (formiche, termiti o api), che scavano ed edificano, ed è proprio grazie all'osservazione di questi che Deval ha cominciato modificare il modo di pensare e costruire il suo lavoro. Cambiando il punto di vista ­ dichiara l'artista ­ si può lavorare come un insetto, si può considerare un tempo e uno spazio contratti o dilatati rispetto al nostro. Architetture che possiedono una forma di espressione ritmica, quasi fossero composizioni musicali ma, allo stesso tempo, anche paesaggi erosi dall'acqua e dal tempo.

Granaio di Rolando Deval, aperta fino al 4 novembre, sarà accompagnata da un catalogo con testi di Simone Menegoi e Clemens-Carl Härle. E' realizzata in collaborazione con Galleria Alessandro Bagnai e Galleria Poggiali e Forconi.

Ufficio stampa: Davis & Franceschini

tel. 05572347273 ­ fax 05572347361
e.mail: davis.franceschini@dada.it
Inaugurazione sabato 8 settembre, ore 18

Villa La Foce
Castelluccio di Pienza, (SI)
Ingresso libero

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