Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA
Matera
via San Giacomo (Sasso Caveoso)
0835 336439
WEB
Guido Strazza, Bruno Conte
dal 10/12/2007 al 25/1/2008
martedi' - domenica 10 - 14, chiuso lunedi'
0835 336439, 320 5350910
WEB
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approfondimenti

Guido Strazza
Bruno Conte



 
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10/12/2007

Guido Strazza, Bruno Conte

Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA, Matera

Presepi d'artista. Per l'edizione del 2007 il MUSMA ospita il Presepe Blunotte di Guido Strazza e il Presepio dischiuso di Bruno Conte. In mostra inoltre Strazza espone la serie di sculture degli anni 60 donate al museo insieme a un gruppo di disegni e opere grafiche.


comunicato stampa

Si rinnova il tradizionale appuntamento natalizio con i “presepi d’artista” che dal 1995, per iniziativa di Giuseppe Appella, si muove da Trieste a Palermo ma trova in Matera la sede ideale per la suggestiva ambientazione e la particolare atmosfera.

Per l’edizione 2007, a testimonianza del lavoro di promozione e valorizzazione dei mesi scorsi, unica sede espositiva sarà il MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea., che nelle sue sale ospiterà il Presepe Blunotte di Guido Strazza e il Presepio dischiuso di Bruno Conte. I due artisti saranno presenti all’inaugurazione e leggeranno la poesia-preghiera scritta per il volumetto che le romane Edizioni della Cometa dedicano al presepe.

Maria che avvolge d’ombra e di sguardi il Bambino potrebbe essere una proposizione di Guido Strazza relativa all’artista e alla pittura che si manifesta e non si dichiara in tutto il suo mistero. Infatti, nel suo presepe sorto su un grande cielo suddiviso in cinque parti dove la stella cometa trova la sua luce accogliendola e diramandola fuori dal recinto di vetro, non ci sono figure ma forme geometriche, orme che hanno un loro punto di arrivo ma non rivelano il loro luogo di provenienza. Ne deriva una sorta di stupore metafisico, l’affermazione, costante dalla seconda metà degli anni cinquanta, di una logica rappresentativa divisa tra l’esprimibile e l’inesprimibile, in questo caso tra la storia, i suoi personaggi secondari, e la luce che annuncia una nascita trasmessa da un’altra luce, sottostante, tanto intensa da indurre al movimento, a portare il dono dell’andare, accogliendo “la speranza di stare insieme”.

Anche in questa felice occasione, Strazza fa coincidere opera e teoria, etica e enunciazione estetica, tanto da impaginare il presepe, inscritto in un cerchio di tre metri di diametro, per sequenza di immagini dimostrative: il recinto con cinque figure geometriche e una luce centrale, i tre Magi, le impronte di coloro che vanno. I Magi si muovono come pedine verso la luce, in perfetta consonanza con il colore e gli stati d’animo che l’una e l’altro sollecitano, tanto quanto le relazioni esistenti tra i personaggi-oggetto e l’enigma di quella Luce che blocca la notte e cancella il buio per spingerci a porre i nostri passi, in simbiosi, su quelli già resi stigma.

Bruno Conte, nonostante il libro sia stato ampiamente usato nell’arte sacra e nell’arte profana, e costituisca di per sé un utile mezzo di identificazione o di personificazione, non si pone difficoltà alcuna nel connotare gli elementi del suo presepe facendoli fuoriuscire dalle pagine di tanti volumi aperti sulla scena del mondo. Ogni elemento si dischiude per consentire l’affaccio di parte dei personaggi che si preparano a ruotare intorno al Redentore, alla magia cristallina di tre pagine di un libro trapassato dalla luce e spalancato a raggiera verso tutti gli orizzonti.

Il libro non è l’oggetto rintracciabile nelle mani dei profeti, delle sibille, degli evangelisti, degli apostoli, dei Padri della Chiesa, di San Tommaso o di San Bernardo di Chiaravalle, disposto in modo da indicare un titolo o una citazione, ma la quinta di un teatro mentale da cui far spuntare il disegno, lo scheletro interno delle cose o la forma dei personaggi di una storia che si ripete nel tempo e, duemila anni dopo, conserva quella sospensione misteriosa che rende luminosa anche l’ombra. E le tre pagine al centro della scena non preavvertono, in un silenzio senza fine, di un vortice colorato che stupirà le genti, il pastore, il gregge, i re magi, gli stessi Maria e Giuseppe?

Ogni foglio, quasi a voler suggerire la sconosciuta o dimenticata ricchezza dei suoi contenuti, non distende solo sagome di personaggi in tensione, non fa emergere dagli angoli i fianchi di figure gelate nell’annuncio dell’evento, non ritaglia unicamente gesti contratti tra le pieghe delle pareti. Come negli internari della fine degli anni settanta, costruiti a forma di libri la cui scrittura era formata da altri libri, Conte in ogni pagina apre finestre dalle quali si affacciano l’ala di un angelo o i rami di un albero, la cometa come mano che sorge, un volto, una nube, lentamente trasferiti dall’ombra alla luce quasi dovessero bilanciare l’incavo dilatato dei fogli lignei, il vuoto e il pieno, il chiaro delle immagini e lo scuro delle loro ombre, l’essere e il non essere, in un susseguirsi di tensioni delimitate dagli interventi grafici e dal colore.

Per rendere più chiara la comprensione degli originali presepi, creati dai due artisti per l’occasione, nelle “Sale della Caccia”, Guido Strazza esporrà la serie di sculture degli anni Sessanta donate al Musma lo scorso anno insieme a un gruppo di disegni e opere grafiche; nella Biblioteca Scheiwiller, invece, Bruno Conte esporrà 22 libri lignei realizzati tra il 1975 e il 2007.

La mostra sarà inaugurata alle ore 18,30 di martedì 11 dicembre 2007 (ingresso da via San Giacomo) e si protrarrà fino al 26 gennaio 2008. Nella Biblioteca del MUSMA, dedicata a Vanni Scheiwiller, dopo il saluto del Presidente della Fondazione Zétema Raffaello De Ruggieri, il curatore del museo Giuseppe Appella, discuterà insieme agli artisti della forza ispiratrice del presepe.

A seguire nel “Salone delle Feste”, al piano superiore di Palazzo Pomarici, la voce di Ille Strazza e la musica di Giorgio Nottoli allieteranno gli intervenuti con una videoperformance dal titolo Orizzonti olandesi.

Con il patrocinio del Comune di Matera e del Circolo Culturale La Scaletta

Immagine: Bruno Conte

Inaugurazione 11 dicembre ore 18.30

MUSMA
Via San Giacomo, Matera
Orario: dal martedi alla domenica 10 - 14, chiuso lunedi
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3.50 euro Con il patrocinio del Comune di Matera e del Circolo Culturale La Scaletta

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