Santa Maria della Vita
Bologna
via Clavature, 8/10

Vittorio Corsini
dal 23/1/2008 al 23/2/2008
lun-sab, 07.30-19; dom e festivi: 16.30-17. Sabato 27 gennaio fino alle 24.

Segnalato da

Sofia Boffardi




 
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23/1/2008

Vittorio Corsini

Santa Maria della Vita, Bologna

Walkabout. Un'opera site-specific. Dopo l'intervento nella ex chiesa di San Matteo a Lucca dello scorso anno, l'artista si confronta nuovamente con un luogo storico di culto proseguendo la propria ricerca con un progetto totalmente inedito che coinvolge l'intero spazio dell'oratorio bolognese. A cura di Marco Scotini.


comunicato stampa

A cura di Marco Scotini

Con il titolo Walkabout la Claudio Poleschi Arte Contemporanea presenta, nell’ambito di Art First, un progetto site specific di Vittorio Corsini realizzato nell’Oratorio di Santa Maria della Vita e curato da Marco Scotini.
Dopo l’intervento nella ex chiesa di San Matteo a Lucca dello scorso anno, Vittorio Corsini si confronta nuovamente con un luogo storico di culto proseguendo la propria ricerca con un progetto totalmente inedito che coinvolge l’intero spazio dell’oratorio bolognese.

Da sempre attratto più dal profilo delle cose - dalla loro demarcazione - che dalle cose stesse o dal loro corpo, negli anni Corsini ha realizzato una sorta di inventario visivo degli elementi dell’abitare domestico. All’assoluta schematicità iconografica e alla rigidità delle sagome è sempre corrisposta una fragilità materica costitutiva per cui gli oggetti si sono presentati sempre sul punto di spezzarsi nell’urto o di cancellarsi sotto i piedi degli spettatori. Quando la ricerca di Corsini sull’abitare si è spostata a scala ambientale i luoghi comunitari sono diventati lo spazio privilegiato dei propri progetti: prima le piazze urbane e, recentemente, i luoghi di culto.

Suggestivo spazio barocco e classica tipologia della Controriforma, il bolognese Oratorio di Santa Maria della Vita è il luogo di un intervento a livello pavimentale. La pianta di un’architettura impossibile si sostituisce e si sovrappone qui a quella reale. Con il titolo di Blueprint Corsini aveva presentato, alcuni mesi fa, una serie di lastre di vetro “blu Klein” con incisi i segni planimetrici di edifici di culto di differenti religioni che si sommavano e si compenetravano tra loro, dando origine ad inediti progetti presentati come su carta da lucido. Una di queste piante – quella ottenuta dall’intersezione di una sinagoga con una moschea – trova nell’Oratorio di santa Maria della Vita una propria traduzione a scala ambientale.

Sopra una superficie totalmente bianca e per tutta l’ampiezza del vano rettangolare dell’edificio si sviluppano i segni in nero della pianta di un tempio enigmatico che pare l’inizio, giusto l’inizio, di una costruzione reale. Infatti il suo compimento - il suo sviluppo in altezza - rimane aperto, ancora, cioè, possibile. La citazione e la somma delle due tipologie planimetriche consolidate all’interno della pianta di un edificio cattolico sembra forzare la storia, aprire una zona d’indecidibilità tra reale e possibile, tra memoria del passato e condizioni del futuro. Cerca di tracciare una imprevedibile geografia per le differenti forme della ritualità collettiva della moltitudine, tra appartenenza e diaspora contemporanea.

Non a caso il titolo del lavoro Walkabout fa riferimento ad una parola importata dagli aborigeni australiani per indicare il mettersi in cammino, iniziare un percorso conoscitivo, scoprire…In questa opera lo spazio di Corsini invita, ancora una voltra, a dar luogo a storie ancora prima di ospitarle.

Santa Maria della Vita
Via delle Clavature, 8/10 - Bologna
Orario d’apertura: lun-sab, 07.30-19.00; dom e festivi: 16.30-17.00.
Sabato 26 gennaio, fino alle 24.00.

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