Francesca Minini
Milano
via Massimiano, 25
02 26924671 FAX 02 21596402
WEB
Matthias Bitzer
dal 26/3/2008 al 13/5/2008
martedi' - sabato 11-19.30

Segnalato da

Francesca Minini



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Matthias Bitzer



 
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26/3/2008

Matthias Bitzer

Francesca Minini, Milano

Between two Oceans. La mostra mette in scena l'incontro immaginario tra due figure storiche: Emmy Ball-Hennings e Joseph Conrad. Sono esposti quadri, sculture, walldrawings strettamente correlati, che restituiscono un gioco di punti di vista formando un corpus autonomo in cui "tradurre simbolicamente la realta' cercando di rendere visibile cio' che non lo e'" come dice Bitzer stesso.


comunicato stampa

La mostra di Matthias Bitzer da Francesca Minini segna l’ultimo capitolo della trilogia che l’artista ha dedicato a Emmy Ball-Hennings dopo aver presentato la prima parte del progetto alla galleria Georg Kargl Box di Vienna nel 2007 e one-man show ad Art Forum Berlin lo scorso anno con la Galerie Iris Kadel di Karlsruhe.
La prima personale di Matthias Bitzer in Italia mette in scena l’incontro immaginario tra due figure storiche: Emmy Ball-Hennings e Joseph Conrad. Si tratta di personaggi che in realtà non si sono mai conosciuti ma che affascinano il giovane artista tedesco per la capacità nelle loro opere di costruire identità diverse, maschere, mescolando dato biografico e finzione narrativa.
Negli scritti autobiografici di Emmy Ball-Hennings, poetessa, attrice, musa, co-fondatrice del Cabaret Voltaire, culla del dada zurighese, emerge la personalità poliedrica della scrittrice capace di rimodellare la sua identità in uno slittamento continuo tra realtà e finzione.
Joseph Conrad allo stesso modo utilizza la propria esperienza in marina tratteggiando le personalità complesse dei protagonisti dei suoi romanzi. Nei suoi racconti il viaggio, l’esperienza in mare è metafora esistenziale, pone l’uomo di fronte all’ignoto identificato sicuramente con una natura misteriosa e ostile, ma non di meno con la scoperta di un’identità umana frammentata e contraddittoria capace perfino di generare orrore.
E’ a questa dimensione frammentaria, a questo gioco di punti di vista, di possibili sguardi che Bitzer dà una traduzione visiva. Egli interviene nello spazio espositivo con quadri, sculture, walldrawings strettamente correlati, che formano un corpus autonomo in cui “tradurre simbolicamente la realtà cercando di rendere visibile ciò che non lo è” come dice l’artista stesso.
L’intento di Matthias Bitzer è quello di ridefinire lo sguardo attraverso la commistione di materiali eterogenei quali filo di ferro, stoffa, plastica, vetro o la presentazione di lavori di diverso tipo, dalle opere pittoriche alle sculture, alla decorazione murale. In questo stesso senso è da intendere nei suoi oli su tela il sovrapporsi di griglie geometriche colorate ai ritratti. L’artista procede per contrasto associando l’emotività del volto femminile dipinto su tela grezza con la fredda razionalità del pattern geometrico che frammenta l’elemento figurativo.
La riflessione sull’uomo diventa allora riflessione sull’arte, un’arte che per Bitzer è luogo di fusione, di un’eterogeneità che può generare meraviglia. Alla scelta rigorosa di un solo mezzo espressivo, all’adesione univoca al verbo astratto o iconico, l’artista preferisce un’estetica della contaminazione, del molteplice, dell’esitazione.
“L’esitazione che può fare di ogni approdo, di ogni saputo, banale, previsto approdo, l’inizio di una stupenda e assurda avventura di giovinezza, di passione, di destino.” Come diceva Cesare Pavese nella nota introduttiva di ‘Racconti di mare e di costa’ di Joseph Conrad.

Inaugurazione 27 Marzo ore 19

Francesca Minini sarà inoltre presente a Art Cologne nella sezione Open Space Colonia 16 - 20 Aprile

Francesca Minini
via Massimiano, 25 Milano
Orari di apertura da martedì a sabato dalle 11.00 alle 19.30

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