Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
USE. Uncertain States of Europe
dal 14/1/2002 al 31/3/2002
02 72434240 FAX 02 72434239
WEB
Segnalato da

multiplicity




 
calendario eventi  :: 




14/1/2002

USE. Uncertain States of Europe

Triennale di Milano, Milano

Dentro la Citta' Europa, nell'ambito della XX Esposizione Internazionale della Triennale di Milano 'La memoria ed il futuro'. Cosa e' oggi l'Europa, quale sara' il suo futuro? L'Europa e' davvero ormai un'unica grande citta'? E questa città, spesso congestionata, male organizzata, piena di conflitti, ma incapace di creare muri e sbarramenti, puo' diventare forse oggi un modello di convivenza civile? Circa 70 tra architetti, fotografi, filmaker, artisti, geografi stanno da alcuni mesi provando a dare una risposta a queste domande...


comunicato stampa

Dentro la Città Europa

La Triennale di Milano presenta USE, Uncertain states of Europe, Dentro la Città Europa che si inaugurerà il 15 gennaio 2002 nell'ambito della XX Esposizione Internazionale della Triennale di Milano "La memoria ed il futuro".

Fra poche settimane, grazie alla diffusione dell'Euro, 300 milioni di cittadini del vecchio continente avranno improvvisamente la dimostrazione tangibile di appartenere ad un'unica realtà sovra-nazionale. Ma l'esperienza quotidiana di circolazione di un'unica moneta, non potrà fugare i dubbi e le incertezze sull'identità del Vecchio continente.

Cosa è oggi l'Europa?
Cosa sta succedendo a Parigi nel 13° Arrondissement parigino, dove un grande palazzo é usato come una città da una popolazione asiatica che usa i parcheggi sotterranei come bazar e gli appartamenti nelle torri come laboratori e spazi di culto?
E prechè il centro storico di San Marino, dove oggi non abita più nessuno, funziona come un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, con orari di ingresso regolamentati?
Perché nel Tyneside, nel nord est dell'Inghilterra, le miniere abbandonate sono diventate un'attrazione per il tempo libero (parapendio, tiro al piccione, pic nic, motocross..)?
E come mai Elche, vicino a Valencia, é diventata una città specializzata nel lavoro domestico, con migliaia di appartamenti che ospitano i macchinari per la produzione delle scarpe?
E perché la Svizzera si stia riempiendo di "giardini high-tech", spazi incontaminati dove si sviluppano i brevetti (la più alta concentrazione del mondo) e le innovazioni più sofisticate?.
Quanti sanno che nel braccio di mare tra Mazara del Vallo e Tunisi due comunità etcniche e religiose si sono scambiate di posto, avvicinando due continenti?
E cosa accade nel Benelux, dove le frontiere richiamano un frenetico pendolarismo di impiegati itineranti, che si muovono dentro un'unica, infinita e "generica" città?
E come decifrare il paradosso di Pristina, che a dispetto di una drammatica pulizia etnica, é diventata la città più "meticcia" del mondo, con più di 60.000 "stranieri" di 50 Paesi diversi, tra militari e membri delle organizzazioni di assistenza?
E perché lo spazio pubblico e i piani terra di Belgrado sono oggi invasi da una valanga di baracchini commerciali ambulanti che ha riempito completamente il suolo della città e sostituito i negozi?
E quale sarà la mappa dei prossimi rave party, veri e propri parchi tematici mobili in Europa, che si stanno spostando verso Est?

Infatti, cosa è oggi l'Europa, quale sarà il suo futuro?
L'Europa è davvero ormai un'unica grande città?
E questa città, spesso congestionata, male organizzata, piena di conflitti, ma incapace di creare muri e sbarramenti, può diventare forse oggi un modello di convivenza civile?

Racconti sull'Europa
Circa 70 tra architetti, fotografi, filmaker, artisti, geografi coordinati dal guppo "Multiplicity", stanno da alcuni mesi provando a dare una risposta a queste domande, indagando -come veri e propri "detectives dello spazio"- alcuni delle situazioni più originali e sconosciute del territorio europeo e delle sue città, da Pristina a Parigi, da Helsinky a Porto.
Fenomeni e processi inconsueti, spesso estranei al mondo dell'architettura e dell'urbanistica; eppure di grande potenza, in grado di cambiare radicalmente la natura delle principali città europee.

Profezie
Nello spazio espositivo verranno proiettate alcune "profezie" sul futuro dell'Europa.
Protagonisti del mondo della cultura e delle libere professioni racconteranno quali sono le condizioni attuali dell'Europa e quali saranno i temi cruciali da considerare per il suo futuro sviluppo. Tra loro, Rem Koolhaas, Luc Montagnier, Marina Abramovic, Etienne Balibar, Ignacio Ramonet, Edward Luttwak, Catherine David, Bruno Latour...

Proiezioni
Utilizzando filmati (curati da Paolo Vari) e fotografie (di Gabriele Basilico e Francesco Jodice e di altri giovani fotografi europei), USE racconterà su grandi schermi le "storie" di questi e altri luoghi dell'innovazione in Europa e ne proporrà un'interpretazione.

Dal basso
Nel momento in cui il mondo è percorso da rischi e conflitti USE propone un'immagine dell'Europa come di uno spazio che cambia dal basso e sperimenta nuove forme di aggregazione e nuovi insoliti paesaggi sociali. E' in questi luoghi, posti spesso alla periferia dell'immaginario geopolitico prodotto a Bruxelles e a Strasburgo, che l'Europa sta cambiando più in fretta. E' qui che si manifesta con più evidenza il "nuovo" ed é possibile immaginare il futuro del nostro continente.

USE (Uncertain states of Europe)
Dentro la Città Europa
Inaugurazione: 15 gennaio 2002, ore 18.00

Orario: 10 - 20, continuato, chiuso il lunedì

A cura di: MULTIPLICITY: Stefano Boeri, Maddalena Bregani, Francisca Insulza, Francesco Jodice, Giovanni La Varra, John Palmesino + Gabriele Basilico, Maddalena de Ferrari, Fabrizio Gallanti, Carole Schmit, Paolo Vari
Allestimento: Boeristudio

ufficio stampa
tel. 02-72434240
fax 02-72434239
ufficio.stampa@triennale.it

Triennale di Milano
viale Alemagna 6
tel. 02-724341
fax 02-89010693

IN ARCHIVIO [844]
Rosanna Bianchi Piccoli
dal 14/12/2015 al 23/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede