Parlare. Il percorso creativo di Bentivoglio si fonda sul rapporto fra azione e trasposizione e si realizza attraverso la presentazione del suo corpo in funzione meta-teatrale: il corpo dell'artista come corpo dell'arte, dove il linguaggio diventa parola, perdendo la sua componente ambigua e persuasiva per trasformarsi in segno visivo. Una mostra-performace a cura di Patrizia Ferri.
a cura di Patrizia Ferri
Il percorso artistico di Bentivoglio si fonde sul rapporto fra azione e trasposizione. Un'azione che interagisce con l'arte attraverso il corpo dell'artista. Elemento che non viene utilizzato come strumento espressivo, non diviene supporto iconico come nelle esperienze vissute dalla body art. Bentivoglio presenta il suo corpo in funzione meta-teatrale, il corpo dell'artista come corpo dell'arte. Il senso effimero della corporeità si comprende infine nel confronto con il linguaggio: le certezze del corpo si sfaldano di fronte all'ambiguità delle parole. Il linguaggio nei suoi molteplici meandri, offre all'uomo la possibilità di sviluppare sempre nuovi sistemi, di costruire teorie e postulati. In realtà dietro queste architetture mentali si nasconde la sensazione che il momento interpretativo è davvero effimero se confrontato con la complessità del mondo.
Bentivoglio con questa mostra-performace vuole mettere in gioco se stesso e l'arte. Il corpo estetico, monolitico residuo dell'idea creativa viene così interiorizzato e trasformato in cronaca dell'evento, residuo esile come un disegno stampato su carta. Il linguaggio diventa parola, perdendo così la sua componente ambigua e persuasiva e si trasforma in segno visivo.
Inaugurazione lunedì 8 settembre 2008 ore 19.30
Azione: L’arte ama il corpo
Performer Alberto Girini
8 settembre ore 20.00 e 18 settembre ore 20.00
Studio d'Arte Contemporanea Pino Casagrande
via degli Ausoni 7 - Roma
Ingresso libero