Depositonero. La mostra raccoglie un centinaio di opere del disegnatore bolognese: carte che Stefano Ricci ha sfibrato, solcato, tagliato, ricongiunto per lasciare emergere le immagini fatte di grafite, pastelli a olio, filo da cucito e pellicole trasparenti.
'DEPOSITONERO'
La mostra raccoglie un centinaio di opere del disegnatore bolognese: carte
che Stefano Ricci ha sfibrato, solcato, tagliato, ricongiunto per lasciare
emergere le immagini fatte di grafite, pastelli a olio, filo da cucito e
pellicole trasparenti. I lavori, nati per ragioni differenti, quali
accompagnare un romanzo o uno spettacolo teatrale, hanno dimensioni che
vanno da 20 cm x 20 cm, a 8 m x 2 m, e si ritrovano poi, nel progetto di
allestimento, recuperando un’originaria grande unità . Per questo l’artista
considera le sue mostre come DEPOSITI, dove si sedimentano la materia, le
carte, gli umori ricomponendosi e trovando nuove possibilità di lettura.
"Credo che un disegno abbia ragione di essere se riesce a far succedere una
specie di equivoco, se cioè persone diverse vedono nel disegno cose diverse.
Non necessariamente significati, ma cose, che possono sembrare incongrue
all'inizio per diventare, lentamente, cose che sono. Quello che posso dire
dei disegni di Depositonero è che li ho fatti perché mi sono stati chiesti e
perché è una cosa che mi fa stare bene (non ho un'altra cosa come il
disegno). Sono fatti per la riproduzione, per i giornali, sono copertine,
manifesti, disegni per storie a fumetti, per bambini. In alcuni casi sono
diventati lavori di grandi dimensioni attraverso tecniche miste di stampa,
altri sono diventati fondali, scenografie veramente grandi. A un certo punto
ho camminato davvero su un disegno. Per farli ho usato quasi sempre cose
facili da trovare: carta giallina tenacissima (si chiama così), grafite,
gomme morbide, scotch di carta, trasparenti, carta diamant semitrasparente,
acetati, colla stick, spray, pastelli a olio, colori ad acqua, lucidi, filo
da cucito, fotocopie in bianco e nero e a colori..." S.R.
Stefano Ricci è nato nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. Disegnatore,
dal 1985 collabora con la stampa periodica e l’editoria nazionale e
internazionale. Sempre partendo dal disegno lavora per il teatro, la danza e
il cinema. Dal 1994 firma progetti di immagine coordinata e di collane
editoriali per le quali è stato selezionato sull’ADI Design Index 2000 e per
il premio Compasso d’Oro 2001. Con Giovanna Anceschi dal 1995 cura la
collana di Edizioni Grafiche di Squadro (Bologna) e la relativa attivitÃ
espositiva di galleria; nel 1996 hanno fondato la rivista "MANO fumetti
scritti disegni". Nel 1999 pubblica Depositonero, centoventi disegni (Mano
edizioni e Fréon édition), una raccolta di disegni realizzati nei primi
dieci anni di attività . Dal 1987 ha partecipato a numerose collettive; alla
prima personale del 1991, a San Pietroburgo, sono seguite quelle di Cortona
(1993), Bologna e Firenze (1994), Ginevra (1995), Parigi e Bruxelles (1996),
Agrigento (1997), Roma e Bruxelles (1998), Angoulême, Lucca, Bologna,
Lisbona, Parigi e Blois (1999), Liegi, Neuchâtel e Napoli (2000), Neuchâtel
e Bruxelles (2001).
inaugurazione e presentazione del catalogo: giovedì 7 febbraio 2002, ore 19
orari: martedì - sabato 15.30 - 19.30
la mattina su appuntamento
infinito Ltd gallery ha ospitato nel febbraio del 2001 una esposizione con
80 disegni di Jan Fabre ispirati al teatro, in aprile ha accolto la prima
personale torinese di Gianluigi Toccafondo, a maggio una mostra dell’artista
siciliana Paola Lo Sciuto, a settembre le opere del pittore di San Marino
Gilberto Giovagnoli, e da novembre a gennaio 2002 'sfingi', del torinese
Andrea Massaioli.
infinito Ltd gallery
via Carlo Alberto, 5
tel e fax 011-837349