Centro Culturale Trevi
Bolzano
via Cappuccini, 28
0471 300980
WEB
Passport to South Africa
dal 6/2/2002 al 12/3/2002
0471 300980

Segnalato da

LPS Public Relations & Communication




 
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6/2/2002

Passport to South Africa

Centro Culturale Trevi, Bolzano

L’arte del nuovo Sudafrica riflette le conseguenze di un sogno divenuto realta' e di una crisi che prosegue, a dispetto degli enormi cambiamenti verificatisi. Con la fine del boicottaggio culturale, le opere degli artisti sudafricani sono state presentate al pubblico di Europa, Stati Uniti ed Asia. I dieci artisti presenti a Bolzano hanno profonde radici nelle esperienze culturali e politiche del loro paese...


comunicato stampa

In quest’era globale, la saggezza può venire dall’angolo più remoto della terra e conquistare il nostro cuore. (...) L’incertezza è l’unica regola, dobbiamo essere pronti a cogliere il segnale – non importa quanto lontano – che può guidare il nostro cammino. Si comprende bene, allora, l’opportunità di una mostra che proprio a Bolzano ospita l’arte proveniente da quella terra assediata che è stata il Sudafrica. (Bozzie Rabie).

L’arte del nuovo Sudafrica riflette le conseguenze di un sogno divenuto realtà e di una crisi che prosegue, a dispetto degli enormi cambiamenti verificatisi. Con la fine del boicottaggio culturale, le opere degli artisti sudafricani sono state presentate al pubblico di Europa, Stati Uniti ed Asia.

La mostra “Passport to South Africa – arte contemporanea sudafricana”, con curatela di Pierluigi Siena, organizzata dall’Ufficio cultura della Ripartizione Cultura italiana, Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, sarà ospitata presso il Centro Trevi di Bolzano dall’8 febbraio al 12 marzo 2002, tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con ingresso gratuito. L’esposizione gode del patrocinio dell’Ambasciata del Sudafrica a Roma. L’inaugurazione è prevista per il giorno 7 febbraio alle ore 18.30. Sarà presente l’incaricata d’affari dell’ambasciata, signora Soraya Jacobs.

I dieci artisti presenti a Bolzano hanno profonde radici nelle esperienze culturali e politiche del loro paese: Willie Bester, Bob Bobson, Conrad Botes, Norman Catherine, Marlene Dumas, William Kentridge, Esther Mahlangu, Tommy Motswai, Zwelethu Mthethwa, Sam Nhlengethwa.
Questi autori sono cresciuti artisticamente proprio negli anni culminanti, quando la lotta per la libertà si esprimeva in proteste pubbliche, nelle carceri, e negli atelier venivano concepite le immagini di lotta.
Da questa mostra appare evidente come l’arte sudafricana abbia costruito una propria identità declinando ritualità e simbologia tradizionali con le molteplici contraddizioni del presente. Il risultato è un linguaggio fortemente innovativo e provocatorio, all’interno di un processo che prende le mosse dal reale senza scadere in una narrazione banale o retorica.
Dare finalmente un passaporto all’arte sudafricana, o almeno un permesso di soggiorno, significa mettere in discussione gli stereotipi culturali che hanno decretato con troppa sicurezza ciò che è degno di essere promosso dai musei per la sua capacità innovativa, da ciò che, invece, è pura convenzione.

Il catalogo della mostra, con introduzione del curatore Pierluigi Siena, è corredato da saggi di Alberto Fiz, Enrico Mascelloni, Martina Corgnati e Bozzie Rabie.

Parallelamente alla mostra è in programma una rassegna dedicata al giovane cinema di colore sudafricano, curata da Silvia Bolzoni, che si terrà nelle serate del 18, 19 e 20 febbraio, sempre presso il Centro Trevi. Verranno presentati 11 fiction e 3 documentari selezionati da Trevor Steele Taylor, Co-Direttore del Film Festival di Cape Town. Sono tutti cortometraggi, che permettono di mostrare un panorama più vasto e completo dell’attuale produzione. Tra l’altro, quella del cortometraggio è spesso una scelta obbligata per i giovani registi di colore che ancora combattono contro la povertà dei mezzi e la diffidenza, e che in esso hanno potuto trovare una strada più rapida, più agile, più economica, più indipendente di approccio al cinema. In particolare, PORTRAIT OF A YOUNG MAN DROWING di Teboho Mahlatsi ha vinto nel ’99 il Leone d’Argento per il Miglior Corto alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

L’iniziativa si inserisce in un più vasto progetto dell’ Ufficio cultura, il cui titolo, “Verso nuove culture”, ne suggerisce la valenza d’iniziativa tesa a favorire la conoscenza ed il dialogo tra genti diverse. Si tratta infatti di un progetto pluriennale, che guiderà alla scoperta, attraverso le molteplici espressioni artistiche dei popoli “altri”, delle contaminazioni e reciproche influenze che hanno anch’esse contribuito all’evoluzione della nostra civiltà.

Inaugurazione 7 febbraio alle ore 18.30

Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - Ripartizione Cultura italiana, Ufficio cultura
Via del Ronco 2 - 39100 BOLZANO
Dott.ssa Laura Kob, Tel. 0471 411236 - Fax 0471 411239 e-mail laura.kob@provincia.bolzano.it

Ufficio stampa: LPS Public Relations & Communication, Tel. 0471 979711 - Fax 0471 982469

Centro Trevi
via Cappuccini 28, Bolzano
tel. 0471/300980

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