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14/9/2008

Italian Genius Now

Travencore House, New Delhi

In mostra, a testimonianza della grande creativita' italiana, opere che nascono dalla vincente combinazione d'intenti formali e sperimentazioni linguistiche di artisti, designer, architetti, fotografi a partire dagli anni '50 ad oggi. Il percorso espositivo si snoda attraverso un allestimento creato per tracce sparse nei decenni e nel dialogo tra i diversi campi di quella cultura estetica e materiale che rimane l'immagine piu' rappresentativa dell'Italia. A cura di Marco Bazzini.


comunicato stampa

a cura di Marco Bazzini

Nuovo appuntamento per la mostra "Italian Genius Now", che dopo il successo ottenuto a Seul, Tokio e Taipei il 15 settembre inaugurerà presso il Travancore Palace di New Delhi.

Italian Genius Now - prodotta dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri - testimonia oltre un cinquantennio di arte e design attraverso un allestimento creato per tracce sparse nei decenni e nel diaologo tra i diversi campi di quella cultura estetica e materiale che rimane l'immagine più rappresentativa del Paese Italia. Per il prodotto italiano il riconoscimento trova facile sintesi nel Made in Italy, una formula di successo planetario che non deve essere confusa con un restrittivo slogan patriottico da applicarsi a tutto quanto è realizzato nel nostro paese ma piuttosto ricondotta alla totale immagine artistica con cui è riconoscibile, soprattutto all'estero, l'Italia. Una matrice originaria che è fatta di un diffuso sapere, proprio come il patrimonio artistico sul territorio, dove è rimasta nei secoli intatta la qualità costruttiva, la capacità dialettale che si è fatta linguaggio nazionale attraverso artisti e artieri che hanno tramandato e custodito la virtù dell'opera insieme alla capacità del mestiere. Un'immagine artistica che geneticamente è presente in ogni produzione delle arti maggiori e minori, nei grandi capolavori da ammirare come nei piccoli oggetti d'uso quotidiano, in cui la qualità utile dell'arte si intreccia con l'utilità che piace, nella memoria di un'ampia storia dell'arte che continua ancora oggi a sorprendere per la sua vivacità e a far scontrare storie di un tempo e ricerche di oggi.

Italian Genius Now rappresenta anche un progetto esemplare da punto di vista della produzione degli eventi espositivi/format. La mostra nasce secondo un modello operativo che il Centro Pecci sta cercando di portare avanti operando con criteri non soltanto culturali ed estetici ma anche mutuati dal mondo produttivo, quali efficacia, efficienza e razionalizzazione delle risorse, sfruttamento dell'economia di scala. Una mostra a basso budegt ma ad alto contenuto artistico. "Italian Genius Now" intende affermare per irraggiamenti e rimandi formali il genio creativo italiano , a partire dalla Vespa GS 150 di Corradino D'Ascanio sviluppata per la Piaggio, per passare alla sperimentazione spaziale di Paolo Scheggi o al design moderno di Marcello Nizzoli e Achille Castiglioni,

A rappresentare gli ultimi decenni sono le forme ambigue del design di Stefano Giovannoni per Alessi, le alterazioni architettoniche di Riccardo Previdi, le assonanze glamour tra le opere di Vanessa Beecroft e Sissi, o ai siti di massa fermati nelle foto di Massimo Vitali, per finire con la visionarietà 'futurista' dell'ultimo scooter Piaggio, l'MP3, con le sue due ruote anteriori e una posteriore.

A testimonianza degli anni Sessanta la pittura pop del gruppo italiano (Franco Angeli, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Gianni Ruffi), il design di Ettore Sottsass, Marco Zanuso e dei gruppi dell'Architettura Radicale (Archizoom e Superstudio) che produssero tra gli altri per Poltronova. Per gli anni Settanta spiccano le opere di Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Chiari, Emilio Isgrò, Franco Vaccari e la produzione industriale di sculture poliuretaniche della Gufram (Pratone di Ceretti-Derossi-Rosso).

Gli anni Ottanta, invece, si caratterizzano per la mediterraneità di Mimmo Paladino e per i ritratti di molti artisti nel loro studio realizzati da Aurelio Amendola.

Il fascino del Made in Italy oltrepassa sin dai primi anni '50 le frontiere nazionali consolidandosi non solo in Europa e in America, dove i creatori italiani ricevono riconoscimenti ufficiali per il loro indiscusso genio con collaborazioni prestigiose, premi e inviti ad esposizioni internazionali, ma in tutto il mondo. Un aneddoto racconta come il 'prodotto' italiano intessuto di bellezza, funzionalità e modernità non conoscesse alcuna frontiera e fosse famoso nonostante l'anonimato del suo progettista. A bordo degli incrociatori italiani, recatisi in Vietnam per un'operazione umanitaria, i profughi, che fraternizzarono presto con il personale di bordo, interrogati su come immaginassero l'Italia e cosa conoscessero di essa, risposero in molti: "la Vespa".

Finita la Seconda Guerra mondiale anche in Italia, un paese tragicamente in ginocchio, comincia l'epoca della ricostruzione. Mentre il cinema e la letteratura restituiscono, con la straordinaria stagione del Neorealismo, l'immagine di una nazione alle prese con molti problemi quotidiani, l'arte, l'architettura e il design, che in quegli anni sono fortemente intrecciati, iniziano a proporre un mondo dinamico, colorato, moderno, accessibile che anticipa quella libertà e creatività che dagli anni Sessanta saranno definite, prima, il miracolo italiano, poi, il Made in Italy. In quegli anni l'Italia ritrova e rilancia sul piano internazionale, per poi consolidarlo nuovamente nei decenni successivi, il genio del suo carattere: il gusto per la bellezza, per l'arte, per il progetto e talvolta per l'eccentrico che ha contraddistinto la sua cultura nei secoli precedenti con i grandi protagonisti del Rinascimento, del Manierismo e del Barocco che hanno segnato la cultura occidentale.

Opere di: Carla Accardi, Aurelio Amendola, Archizoom Associati, Marco Bagnoli, Nanni Balestrini, Lorenzo Banci, Roberto Barni, Carlo Bartoli, Bartoli - Fauciglietti, Massimo Barzagli, Vanessa Beecroft, Luca Bertolo, Umberto Buscioni, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Giorgio Ceretti - Pietro Derossi - Riccardo Rosso, Giuseppe Chiari, Fabrizio Corneli, Vittorio Corsini, Corradino D'Ascanio, Andrea Facco, Roberto Fallani Carlo Fei, Salvatore Ferragamo, Isabella Gherardi, Piero Gilardi, Stefano Giovannoni, Giulio Iacchetti - Matteo Ragni, James Irvine, Emilio Isgrò, Marco Lambri, Ketty La Rocca, Aldo Londi, Arrigo Lora -Totino, Lucia Marcucci, Amedeo Martegani, Andrea Martinelli, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Sabrina Mezzaqui, Massimo Mussapi, Marcello Nizzoli, Luciano Ori, Mimmo Paladino, Paolo Parisi, Gaetano Pesce, Lamberto Pignotti, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Sara Rossi, Gianni Ruffi, Maurizio Savini, Tobia Scarpa, Paolo Scheggi, Sissi, Ettore Sottsass, Superstudio, Gianluigi Toccafondo, Ufo, Franco Vaccari , Massimo Vitali, Marco Zanuso - Richard Sapper, Gilberto Zorio.

Immagine: Michelangelo Pistoletto

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Inaugurazione 15 settembre 2008

Travencore House
New Delhi

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Italian Genius Now
dal 14/9/2008 al 29/9/2008

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