Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci
Milano
via S. Vittore, 21
02 485551 FAX 02 48010016
WEB
Patrick Mimran
dal 15/9/2008 al 14/9/2009
martedi' - venerdi' 9.30-17, sabato, domenica e festivi 9.30-18.30, chiuso lunedi' non festivi, 25 dicembre e 1 gennaio
02 48555343, 02 48555372

Segnalato da

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia



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Patrick Mimran



 
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15/9/2008

Patrick Mimran

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, Milano

Il museo riapre con l'inaugurazione dell'installazione dell'artista francese, "Billboard Project: talking about science and technology". Il Billboard, enorme pannello posto in un luogo inaspettato da cui emergono frasi che vogliono far riflettere e discutere, nasce in questa occasione da una riflessione condivisa del museo e dell'artista sui temi della scienza e della tecnologia. In un percorso di sperimentazione di nuovi linguaggi e modi per comunicare.


comunicato stampa

Il 16 settembre, in occasione della riapertura dopo la chiusura estiva per lavori, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” inaugura l’installazione dell’artista francese Patrick Mimran, dal titolo: “Billboard Project: talking about science and technology”.

Il billboard è un enorme pannello posto in un luogo inaspettato da cui emergono frasi che vogliono far riflettere e discutere.
L’idea delle installazioni è semplice: lanciare una discussione sull’arte attraverso frasi lapidarie scritte su enormi pannelli esposti sulla facciata o all’interno di spazi pubblici. Gli edifici che espongono i Billboard di Mimran diventano parte del processo creativo e di comunicazione e non restano un mero supporto espressivo, offrendo, in questo modo, un’occasione di confronto per chi li visita o li abita. Essi, insieme all’artista, sono parte di un dialogo teso a coinvolgere e stimolare.

Il desiderio di Mimran non è trovare consenso in chi legge ma creare motivo di riflessione e confronto sull’arte e sul mondo attuale. I Billboard quindi diventano uno strumento per discutere e capire la realtà che ci circonda.

Il primo incontro tra il Museo e Patrick Mimran avviene nel 2007, in occasione del MiDoc, Festival Internazionale di documentari d’Arte, Architettura, Cinema, Teatro, Impresa, Musica e Danza. In quella circostanza Patrick Mimran è invitato a realizzare un’esposizione fotografica, un’installazione video e un’installazione di billboard nel chiostro del convento rinascimentale che oggi ospita il Museo. Dai tre progetti emerge con chiarezza l’importanza della comunicazione, che si esplicita nel desiderio-necessità dell’artista di raggiungere, con modi e tecniche differenti, tutti i pubblici che anche casualmente entrano in contatto con le sue opere.

Il Billboard Project, più di ogni altra creazione di Patrick Mimran, si presenta come uno strumento innovativo di dialogo tra l’artista e il pubblico.

Il Museo, in un percorso di sperimentazione di nuovi linguaggi, che possano raggiungere tutti i suoi diversi pubblici e raccoglierne la voce, chiede a Patrick Mimran di parlare di scienza e tecnologia (…talking about science and technology). L’artista risponde e parla con i billboard, raccontando la stretta connessione tra il suo mondo, quello dell’arte, e la tecnologia.

L’installazione resterà al Museo fino al 15 settembre 2009. Inoltre, dal 14 settembre al 23 novembre 2008, il Museo e Patrick Mimran saranno a Venezia, tra gli eventi collaterali della Biennale di Architettura. Presenteranno “Billboard Project in the city”, esposizione di trenta lavori fotografici che raccontano il viaggio del Billboard Project di Patrick Mimran in varie città del mondo, tra cui Milano nel 2007, nel chiostro del Museo.

Biografia di Patrick Mimran
L’ambiguità è sempre stata fonte d’espressione per Patrick Mimran. Nato a Parigi nel 1956, questo artista versato nella fotografia, nella musica, nella tecnologia, nella multimedialità, nelle installazioni, si è naturalmente imposto come artista pluridisciplinare.

Dagli anni Ottanta, ha realizzato opere attraverso quasi tutti i tipi di supporto possibili. Il suo primo amore per la fotografia gli ha rapidamente permesso di scoprire la pittura all’encausto, ideale per raccontare delle storie.
Questa tecnica particolarmente esigente lo spinge a focalizzare la propria attenzione narrativa verso altre forme di espressione visuale.
L’esplorazione della multimedialità guadagna, infatti, i suoi favori. Gli anni Novanta vedono nascere installazioni in cui sono convogliati musica, video, scultura e pittura. Raggruppando differenti supporti, la sua arte diviene capace di aprirsi e di offrire allo spettatore degli “ambienti” in cui forme d’espressione pluraliste possono rinforzarsi in un’unione estetica.

Nonostante Mimran non riconosca totalmente alcun Maestro o modello o scuola, i temi molteplici delle sue opere indicano una certa affinità paradigmatica con altri artisti. L’artista osserva senza batter ciglio e con la più grande positività tinta di humour i grandi temi dell’umanità – la morte, la bellezza, la sessualità – attraverso colori vivi, composizioni provocanti e giochi di parole.
Mimran non si lega ad una sola forma d’espressione. Si sforza senza sosta di combinare diversi supporti espressivi per favorire la sinestesia nel suo spettatore e per arricchire la sua esperienza visuale. Egli crede che la tecnologia, sua grande passione, possa servire all’arte allo stesso livello in termini di creazione e di comunicazione.

Per Mimran, la spontaneità è primordiale soprattutto durante la fase creativa, cosa che lo porta a pensare che « l'art gagne à ce qu'on ne réfléchisse pas ».
E’ giocando, infatti, sull’angolo dell’improvvisazione e della spontaneità che fa uscire l’arte dal più profondo di se stesso. Ciascuna nuova creazione è un’esperienza di cui bisogna approfittare. Noi non possiamo mai veramente prevedere come un’opera sarà percepita prima di apportarvi il tocco finale. Mimran è convinto che si debba lasciare allo spettatore la cura di reagire poiché il suo giudizio viene da pari a pari. Auspica di poter stabilire un dialogo tra l’artista e lo spettatore per creare un substrato comune e propizio per la sua arte: “ Credo che lo spettatore sia altrettanto importante che l’artista, se non di più”.

L’accessibilità del suo lavoro è tale che trasporta lo spettatore in un mondo sensoriale e immaginario dove tutto è possibile. E’ un’esperienza alle volte profondamente intima e totalmente universale.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Relazioni esterne e Stampa stampa@museoscienza.it T +39 02 48555 343 / 372 / 381 / 450

Inaugurazione martedì 16 settembre
Ingresso riservato a stampa e ospiti, ore 18.00
Apertura al pubblico, ore 18.30.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore 21, Milano
Orari d'apertura:
martedì - venerdì 9.30 - 17.00
sabato, domenica e festivi 9.30 - 18.30
Chiuso lunedì non festivi, 25 dicembre e 1 gennaio
La visione dell’installazione è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo
Intero 8,00 €
Ridotto 6,00 € (ragazzi fino a 18 anni, studenti con tesserino Gruppi di minimo 10 persone)
Scuole 3,00 € a persona
Gratuito
- visitatori disabili e accompagnatore
- bambini sotto i 3 anni
- adulti sopra i 65 anni

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