Mazzoleni Arte
Milano
via Gerolamo Morone, 6 (interno)
02 795026
WEB
Monica Silva
dal 17/9/2008 al 24/10/2008
mar-sab 10-12.30 e 15-19, lun 15-19

Segnalato da

Anna Orsi



approfondimenti

Monica Silva



 
calendario eventi  :: 




17/9/2008

Monica Silva

Mazzoleni Arte, Milano

25 fotografie liberamente ispirate ai personaggi dell'Antologia di Spoon Rriver del poeta americano Edgar Lee Masters. Il lavoro della fotografa brasiliana si concretizza attraverso un'alternanza di espressioni artistiche i cui esiti sono incentrati sul paesaggio astratto e sulla figura umana.


comunicato stampa

Milano, giugno 2008. Mazzoleni Arte inaugura la stagione 2008/09 con Life Above All, venticinque fotografie di Monica Silva, liberamente ispirate ai personaggi dell’Antologia di Spoon Rriver del poeta americano Edgar Lee Masters. Il lavoro della fotografa brasiliana rientra, come meglio non poteva, nel programma polifunzionale della Galleria Mazzoleni: un’alternanza di espressioni artistiche i cui esiti sono incentrati sul paesaggio astratto e sulla figura umana.

Gli scatti di Monica Silva sono caratterizzati dall’uso di colori dal forte impatto emotivo in modo da sottolineare il paesaggio interiore del personaggio ritratto, messo in posa in ambientazioni eloquenti, scarne e al tempo stesso ricche di particolari come in un raffinato gioco di incastro in cui tutto è ugualmente imprescindibile. Sono scatti che ricordano i primi dagherrotipi della seconda metà dell’Ottocento, quando ancora la fotografia tendeva a imitare la pittura, così come alcuni ritratti appartenenti alla tradizione pittorica moderna.

Life Above All è prima opera da artista dell’autrice, finora nota in Italia e all’estero per i suoi intensi ritratti di volti noti dello spettacolo e della musica, nonché per i reportages pubblicati in note riviste di viaggio. Non che finora il suo lavoro non fosse artistico, semplicemente non era il risultato di un progetto che, come questo, partisse da una sua esigenza artistica: quella di dare un corpo ed un volto – anche psicologico – a quegli spaccati di umanità che hanno popolato l’infanzia di Masters nella provincia america del Mid-West all'inizio del XX secolo.

Il progetto Life Above All è imperniato sul confronto tra sedici poesie, tratte dall’Antologia di Spoon River di Lee Masters - tradotta in italiano da Fernanda Pivano ed edita nel nostro Paese per la prima volta da Einaudi nel 1943 - e venticinque fotografie di Monica Silva. Non c’è discrepanza tra i testi poetici e le immagini della Silva: le opere esposte sono comprensive anche di primi piani o di dettagli che non vanno visti come particolari ma come opere che vivono di vita propria tale è la perfezione dell’inquadratura, la nitezza del taglio, e l’equilibrio della composizione.

Basti pensare al ritratto di Lucinda Matlock, la nonna dello scrittore: l’indole mite della tipica casalinga e mamma di una famiglia numerosa è stata messa in risalto, nell’immagine a figura intera, grazie alla scelta del color verde per lo sfondo, degli attributi (un tombolo originale, un abito di pizzo, un paravento) e della modella caratterizzata da un volto dai lineamenti regolari e dolci, sottolineati da un incarnato e occhi color pastello.
Alla stessa foto di insieme si accostano primi piani del volto e degli attributi per approfondire ancor meglio la psicologia e il vissuto del medesimo personaggio.

Nel ritratto della Matlock, come nelle altre fotografie, ritorna il leit motif delle ossa sparse sul set, spogliate però da qualsiasi inquietudine, un ribaltamento dell’iconografia tradizionale legata alla vanitas, memento mori, in chiave positiva: le ossa sparse sul set non sono più i trofei della morte ma simboli della morte sconfitta.
I personaggi descritti nei testi vengono interpretati con rara sensibilità dalla fotografa che, come sottolinea il titolo della mostra e il messaggio che le ha trasmesso l’opera di Masters, ha scelto come soggetti non anziani ma giovani nel pieno della loro vita, a testimonianza dell’imperitura energia vitale.

Gli sguardi talvolta corrucciati, tipici di chi è stato offeso durante la vita, rimangono come segni evidenti di un passato non ancora decantato e pertanto in fase di risoluzione come simboleggiato dall’età dei ragazzi. Ne è un esempio il ritratto di Wendell P. Blooyd che per le sue idee al limite del blasfemo, almeno così considerate a suo tempo, venne rinchiuso in un riformatorio ed è fotografato crocifisso con la camicia di forza. Atto di fede dell’artista nel potere rigenerativo della vita anche dopo un trauma esistenziale che, nella fattispecie, si manifesta mediante la riconduzione all'età giovanile - metafora della vita in fieri - dei personaggi di Spoon River, altrimenti destinati all'ineluttabile fine delle loro speranze essendo già morti al momento della pubblicazione del testo poetico.
Gli effetti luminosi, la composizione ricercata, i colori emotivamente significativi, trovano risalto grazie alla macchina digitale e alla carta metallica delle stampe, scelta dalla fotografa per la sua resa cromatica e per la tridimensionalità. Così emergono i diversi livelli di profondità e una vivacità degli sguardi che sembrano non lasciar mai lo spettatore. Effetti voluti da Monica Silva per far emergere la psicologia dei personaggi che popolavano le poesie di Lee Master: uomini e donne dal passato spesso torbido e la cui anima viene messa a nudo, senza ipocrisie e falsità, dal poeta. Da qui la funzione amplificatrice dei colori che evidenziano la duplicità, bene o male, che domina le azioni umane.

La stessa urgenza di mettere a nudo la verità aveva già ispirato Fabrizio De Andrè il quale nel 1971 rese omaggio al poeta americano con l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo.
Con un’angolazione diversa, ossia scostandosi dalla natura di denuncia sociale che caratterizza i lavori di De André e Silva, il poema Spoon River è stato di recente reinterpretato dal fotografo William Willinghton mediante la realizzazione di fotografie in bianco e nero dei luoghi descritti in Spoon River: una sorta di documentazione visiva antropogeografica.
Aperta dal 18 settembre al 25 ottobre, Life Above All è stata coordinata da Valeria Mazzoleni, che ha collaborato fin dalla stesura del progetto con Monica Silva, e si avvale della preziosa consulenza critica di Barbara Silbe autrice dell’introduzione al catalogo.

Ufficio stampa
Anna Orsi
cell. 335 6783927 tel./fax 0289010225
anna.orsi@alice.it anna.orsi@pressart.eu

Inaugurazione giovedì 18 settembre 2008, dalle ore 18.30

Mazzoleni Arte
Via G. Morone, 6 – 20121 Milano
Orari: da martedì a sabato: ore 10–12.30 e 15–19
lunedì 15-19
ingresso libero

IN ARCHIVIO [11]
Nicola Brindicci
dal 10/5/2011 al 9/6/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede