Museo di Villa Beatrice d'Este
Baone (PD)
via Gemola, 7
0429 601177
WEB
La natura l arte la meraviglia
dal 29/3/2002 al 2/6/2002

Segnalato da

STUDIO ESSECI




 
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29/3/2002

La natura l arte la meraviglia

Museo di Villa Beatrice d'Este, Baone (PD)

Museo Naturalistico di Villa Beatrice sul Monte Gemola e Museo Geopaleontologico di Cava Bomba: Inaugurazione per entrambe le sedi a Villa Beatrice. Due dei piu' suggestivi Musei scientifici del Veneto, inseriti nella verde cornice del Parco dei Colli Euganei ospitano 21 grandi esponenti dell'arte contemporanea italiana ed internazionale.


comunicato stampa

Museo Naturalistico di Villa Beatrice sul Monte Gemola e Museo Geopaleontologico di Cava Bomba

Inaugurazione per entrambe le sedi a Villa Beatrice il 30 marzo alle ore 11.00

Due dei più suggestivi Musei scientifici del Veneto, inseriti nella verde cornice del Parco dei Colli Euganei ospitano dal 30 marzo al 2 giugno ventuno grandi esponenti dell'arte contemporanea italiana ed internazionale.

L'occasione è offerta dalla mostra La Natura, l'Arte, la Meraviglia, allestita al Museo Naturalistico di Villa Beatrice sul Monte Gemola e al Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, a cura di Walter Guadagnini e promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e all'Identità Veneta della Regione del Veneto e dalla Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con la Provincia di Padova e con gli altri Musei che hanno dato vita al progetto.

"La Natura, l'Arte, la Meraviglia", che aveva già avuto un'anteprima al Museo di Storia Naturale di Verona, sarà ospitata, dopo Montebelluna e Vicenza in quella che promette di essere la tappa più unica dal punto di vista dell'ambientazione e contestualizzazione delle opere d'arte contemporanea che renderà unico questo intervento espositivo.

La mostra itinerante si concluderà, infine a Venezia, nella sede espositiva della Fondazione Bevilacqua La Masa (giugno-luglio 2002).

Nell'area del Parco dei Colli Euganei, questi due musei meritano una visita non solo per le collezioni che propongo ma anche per i luoghi e gli edifici che li ospitano.

Il Museo Naturalistico di Villa Beatrice è situato, alla sommità del Monte Gemola, nella seicentesca Villa Beatrice d'Este ricavata da un convento medioevale. Il museo è dedicato alla flora e alla fauna dei Colli Euganei e presenta collezioni costituite espressamente a fini museali, frutto di ricerche sul territorio.

Il Museo Geopaleontologico di Cava Bomba ha sede in un'antica fornace di calce ristrutturata e resa visitabile nella ricostruzione dell'intero ciclo produttivo. Espone i pesci fossili rinvenuti sulle pendici del monte Cinto (Cretaceo) ed una serie di importanti collezioni di minerali e rocce pervenute al Museo grazie a donazioni private.

L'iniziativa assai singolare, mira a creare un confronto-dialogo fra le raccolte scientifiche di alcuni musei di storia naturale e il genio creativo degli artisti contemporanei secondo lo spirito delle antiche Wunderkammer, le camere delle meraviglie, dove trovano luogo tutti i "Tesori" della natura e dell'arte, in una interazione diretta.

Fra gli artisti coinvolti: Giovanni Anselmo, Michele Bazzana, Ricardo Brey, Alighiero Boetti, Luca Caccioni, Claudio Costa, Riccardo De Marchi, Jean Fabre, Joan Fontcuberta, Piero Gilardi, Innocente, Ben Jakober, Anish Kapoor, Nino Longobardi, Eliseo Mattiacci, Maurizio Nannucci, Claudio Parmiggiani, Beatrice Pasquali, Maurizio Pellegrin, Anne e Patrick Poirier.

Tra le opere esposte si segnalano "Trecento milioni di anni" di Giovanni Anselmo, storica opera del 1969; le cinquanta fotografie del ciclo "Fauna" di Joan Foncuberta, straordinario "falso" fotografico dedicato all'immaginaria spedizione di un altrettanto immaginario naturalista, inedite in Italia; il grande "Senza Titolo", anch'esso inedito, di Ricardo Brey, uno dei principali protagonisti della rinascita dell'arte cubana alla metà degli anni Ottanta, oggi stabilmente attivo in Europa, che da sempre lavora sulle forze presenti nel mondo animale; l'installazione "Coro" di Nino Longobardi, artista oggi nuovamente al centro dell'attenzione critica italiana dopo le mostre alla Galleria Civica di Modena e al Museo Archeologico di Napoli; uno storico "Mare" in poliuretano di Piero Gilardi; due straordinari lavori di Claudio Costa, artista che ha sempre lavorato sul rapporto tra arte, antropologia, scienza e la loro museificazione; il "Taccuino dell'archeologo" di Anne e Patrick Poirier, poetica rivisitazione della giornata di lavoro di una delle figure centrali nella nascita dei musei; una "Mappa" di Alighiero Boetti, che andrà a sostituire una "vera" mappa geografica presente in una delle sale del Museo; la "Montagna" di Anish Kapoor, quasi un parallelo artistico ai numerosi plastici del territorio che caratterizzano ogni museo di storia naturale.
Particolarmente significativa è poi la presenza di Jan Fabre, non solo perché la sua sagoma rivestita di coleotteri riprende - ancora una volta in chiave immaginaria - un elemento tipico del Museo, ma anche perché Fabre è nipote di uno dei maggiori naturalisti belgi e, dunque la sua figura appare come il trait d'union ideale tra questi diversi campi del sapere. Infine merita di essere sottolineato come ben 6 artisti presenti (Bazzana, Caccioni, De Marchi, Innocente, Pasquali e Pellegrin) realizzeranno un'opera appositamente per questa occasione, agendo all'interno degli spazi espositivi, mettendosi in diretta relazione con i materiali conservarti nel Museo.

"L'ipotesi espositiva prevede - afferma Walter Guadagnini - un vero e proprio rimescolamento delle carte, le opere d'arte contemporanea a fianco dei materiali del museo sono segnali che dovrebbero risultare sorprendenti e stimolati per il pubblico, invitato a modificare le proprie abitudini visive, sia che si tratti del pubblico abituale del Museo, sia che si tratti del pubblico abituale dell'arte contemporanea. In questa logica espositiva, inoltre, la natura del museo, - nonché il percorso stesso delle collezioni - non viene assolutamente stravolta, ma solamente forzata a esplicitare elementi che comunque fanno parte della sua conformazione e storia".

Il catalogo verrà edito al termine della mostra, poiché tutte le opere verranno fotografate sul luogo, così da rendere esplicito il carattere particolare e davvero unico dell'evento.

Immagine: Alighiero Boetti "Senza titolo" - Victoria Boogie Woogie, 1972 5042 buste, 35,280 francobolli, 42 pannelli. Courtesy Sperone Westwater.

Sedi:
Cinto Eugeneo (Pd)
Museo Geopaleontologico di Cava Bomba
via Bomba 48
tel. 0429 - 647166

Orario di apertura:
sabato domenica e altri festivi dalle 10 alle 18; gli altri giorni dalle 9 alle 13. Ingresso: interi L.5000, ridotti L. 2000

Baone (Pd)
Museo Naturalistico di Villa Beatrice
via Monte Gemola

Orario di apertura:
tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso.

Ingresso: interi L. 2000 , ridotti L. 1000

Ufficio stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo via San Mattia 16, 35121 Padova tel. 049.663499 fax 049.655098

Informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa, tel. 041 5207797 fax 041 5208955

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