Dusha, anima russa. In mostra, 40 stampe tratte dal progetto realizzato tra il 2002 e il 2007. "Potrebbe essere un'ode all'Unione Sovietica: i suoi personaggi sembrano abitanti alienati di un mondo che e' finito quasi 20 anni fa, i custodi di un piccolo mondo tutto loro." (M. Belgiojoso).
MiCamera espone Dusha, anima russa di Davide Monteleone. In mostra, 40 stampe tratte dal
progetto realizzato tra il 2002 e il 2007.
Scrive Margherita Belgiojoso nell’introduzione del libro Dusha, pubblicato da Postcart nel 2007;
“...potrebbe essere un’ode all’Unione Sovietica: i suoi personaggi sembrano abitanti alienati di un
mondo che è finito quasi venti anni fa, i custodi di un piccolo mondo tutto loro. Winston Churchill
diceva che i russi sono un indovinello avvolto nel mistero dentro un enigma....Mentre un proverbio
locale sostiene che il russo rimane un vero enigma. Una difficoltà di comprensione reciproca che è
pesata negli anni della presidenza di Putin, quando si è avvertita in Occidente una crescente
russofobia....l’Occidente non afferra quanto sia pesante lo strascico della storia sovietica e non solo
sulla Russia di oggi, e si ostina a giudicare questo paese con i propri parametri.
Davide Monteleone ci avvicina a questo mondo come quasi nessuno è riuscito a fare prima: le sue
fotografie sono una finestrella sull’intimità dei russi, uno sguardo a uso e consumo di chi la Russia
non la conosce, non la capisce e la teme... è uscito dalle capitali, ha vagato per le province. Ha
guardato senza mai giudicare, trattando questo mondo con rispetto e grande empatia. Nelle sue
immagini c’è tenerezza, levità, grande simpatia per questa bellezza povera...”
Il libro nel 2008 si è aggiudicato il premio Bastianelli a Roma, il secondo premio agli IPA Award
2008; sempre nello stesso anno è stato dichiarato miglior libro di fotografia al festival di Fotografia
di Roma.
Nato nel 1974, Davide Monteleone, inizia a lavorare come fotoreporter nel 1998. Nel corso degli
anni il suo lavoro è stato pubblicato numerose volte dalle più prestigiose testate nazionali ed
internazionali diversificando i propri interessi su molteplici argomenti. In particolare si è occupato
di cronaca, conflitti e di aspetti sociali ma anche di reportage su paesi e persone lontani. Nel 2002
si trasferisce a Mosca. Da questa esperienza nasce il progetto che segna la sua crescita professionale
e il suo modo di fotografare. Non dimentica l'attualità internazionale - vince il World Press Photo
nel 2007 e poi ancora nel 2009 con un lavoro sull’Abkhazia. E’ rappresentato dall’Agenzia
Contrasto.
Inaugurazione martedì 31 marzo alle ore 19
MiCamera – photography and lens-based arts
Via Medardo Rosso 19, Milano
Orari da mercoledì a sabato 10-13 16-19, Chiuso domenica lunedì martedì
Ingresso gratuito