Swinger Art Gallery
Verona
via Mazzini, 2
045 6719850 FAX 045 6719850
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Mimmo Rotella
dal 21/5/2002 al 27/7/2002
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Mimmo Rotella



 
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21/5/2002

Mimmo Rotella

Swinger Art Gallery, Verona

Swinger Art Gallery mette in mostra, per la prima volta a Verona, i famosissimi 'decollages' di Mimmo Rotella.


comunicato stampa

Swinger Art Gallery mette in mostra, per la prima volta a Verona, i famosissimi "décollages" di Mimmo Rotella.

Domenico (Mimmo) Rotella nasce a Catanzaro e, ultimati gli studi presso l'Accademia della Belle Arti di Napoli, si stabilisce nel 1945 a Roma. I suoi primi lavori eseguiti con tecniche e stili pittorici diversi, come quelli degli altri artisti dell'avanguardia romana, hanno per tema l'astrattismo geometrico cubista e nel 1953 approda al collage di matrice dadaista futurista. Quale "predatore di immagini" strappa i manifesti pubblicitari dai muri delle strade, ne incolla i frammenti alla tela e definisce l'opera con delle lacerazioni fatte ad arte, così che il risultato cromatico è paragonabile a quello ottenibile con l'uso di colori ad olio; nei primi anni le composizioni sono puramente astratte ma successivamente realizza décollages figurativi.

La sua prima mostra nel 1951 presso la Galleria Chiurazzi di Roma e la conseguente esperienza americana, realizzatasi con l'assegnazione di una borsa di studio della Fullbright Foundation, lo portano all'università di Kansas City dove realizza un pannello murale e nel 1949 crea i suoi primi versi "epistaltici"; questi poemi non sono altro che un insieme di suoni vocali senza significato derivanti da un miscuglio di rumori urbani e musiche particolari, modulazioni del timbro della voce con bruschi arresti che portano il linguaggio comune a subire una sorta di scollamento o "décollage fonetico". Il termine "epistaltico", come i suoi versi, non ha nessun significato ed il nome, come l'idea, è stato creato da Rotella. Successivamente nel 1952 venne invitato alla Harvard Univertity e alla Library of Congress di Washington ad esibirsi nelle sue performance di poesia fonetica e ne furono realizzate le prime registrazioni.

I primi décollages o manifesti murali lacerati risalgono al 1953 e vengono esposti nel 1954 all' Art-Club di Roma. (citando il critico d'arte Fabio Mauri "ha il sottobranda colmo di carte strappate al muro di notte dentro una cartella Bristol munita di un piatto coltello da pasticcere"). Sono gli anni romani del dopoguerra, proprio quelli della "Dolce Vita" di Fellini, che impressionarono Rotella a tal punto di avere l'illuminazione folgorante e di creare con il manifesto pubblicitario, strappato dai muri della città e ricostruito in quadro, una testimonianza unica ed indelebile del nostro tempo che annovera l'artista, originalissimo nella sua espressività chiaramente identificabile, tra i grandi maestri del secolo testé trascorso.

E' nel 1960 che si avvicina ai grandi miti di Hollywood e né ricrea l'immagine con una serie di opere su "Cinecittà": Marilyn Monroe, Marlene Dietrich, Sophia Loren, Audrey Hepburn, Rita Hayworth.. le grandi dive che fanno parte della vita di Mimmo Rotella, insieme ai famosi attori Cary Grant, Gary Cooper, Humprey Bogart, Marlon Brando, icone dell'immaginario collettivo che ci portano a vivere il passato prossimo come attualità e creano un reale contatto con il normale quotidiano che rappresenta le nostre emozioni più semplici e spontanee.

Proprio nel 1960 il critico francese Pierre Restany invita Mimmo Rotella a partecipare alla fondazione del gruppo "Nouveaux Réalistes"di Parigi; quegli artisti che traggono ispirazione dal realismo urbano quotidiano quali appunto i manifesti pubblicitari, il cinema, la televisione, i giornali, etc. e ne trasmettono le emozioni visive e le suggestioni nelle loro opere.

Rotella si trasferisce a Parigi nel 1964 e lavora ancora sulla definizione di una nuova tecnica denominata Mec Art con cui realizza opere servendosi di procedimenti meccanici su tele emulsionate che espone nel 1965 nella personale alla galleria J di Parigi. Da allora e fino al 1980, anno in cui si trasferisce definitivamente a Milano, continua la sperimentazione artistica con prove di stampa tipografiche scelte incollate casualmente sulla tela e nel frattempo viaggia frequentemente negli Stati Uniti, in India e nel Nepal.

Agli inizi degli anni '80 ricopre i manifesti pubblicitari con fogli che occultano parzialmente o "velano" l'immagine sottostante. Successivamente, a metà degli anni '80, riprende il ciclo delle opere su Cinecittà e produce una serie di sovrapitture su décollages e su lamiera.

Mimmo Rotella è stato il primo ad assumere pubblicamente il concetto di décollage quale espressione artistica ed emotiva caratterizzata dall'intervento sulla materia che lo accomuna nella storia dell'arte italiana contemporanea a Lucio Fontana con i suoi "tagli" e a Alberto Burri con i suoi "sacchi".

Oltre che alle principali mostre dei Nouveaux Réalistes, dei quali é un protagonista assoluto insieme a Raymond Hains e Wolf Vostell, e a più di cento esposizioni personali in Italia e all'estero, Mimmo Rotella ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali. La 49ª Biennale di Venezia, recentemente conclusasi, gli ha riservato un'intera sala espositiva quale "maestro storico".

Immagine: Mimmo Rotella, "The blu angel" 1990, décollage, cm. 100x70

inaugurazione: mercoledì 22 maggio 2002 ore 18.00

orari: 10-13, 15.30-19.30 (lunedì e festivi chiuso)

Swinger Art Gallery
via Mazzini, 2
37121 Verona
tel. 045 8030985

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