In mostra immagini crude dalle quali e' possibile cogliere tutto il degrado ambientale dei nostri giorni: fusti di materiali fortemente inquinanti, arrugginiti e consunti, abbandonati a loro stessi.
Alla galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale dell’artista Sylvia Lippitz dal titolo “…Quel che rimane”.
Di origini austriache, ma residente a Rovereto, in provincia di Trento, Sylvia Lippitz sente in modo particolare le tematiche di carattere ecologico-ambientale e ad esse dedica tutta quanta la sua attuale produzione. La sua espressione si presenta perciò come un drammatico atto di denuncia verso l’irresponsabilità dell’uomo contemporaneo e nello stesso tempo come un serio e concreto impegno a difesa di una natura profondamente ferita.
In questa mostra piacentina, di forte impatto scenografico, l’artista presenta dunque immagini crude, ma di grande realismo, dalle quali è possibile cogliere tutto il degrado ambientale dei nostri giorni: fusti di materiali fortemente inquinanti, arrugginiti e consunti, abbandonati a loro stessi; lattine di birra e bottiglie dimenticate dopo l’uso; oli che fuoriescono dai vetusti contenitori invadendo il territorio circostante. Espressione intensa e sentita, che sovente ricorre anche al collage o all’uso di altri materiali per rendere più vero e incisivo il messaggio. La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, terminerà il 12 novembre.
Inaugurazione 30 ottobre ore 18
Galleria d'Arte Studio C
via Campesio, 39 - Piacenza
Orari: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì giorno di chiusura
Ingresso libero