MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Bologna
via Don Minzoni, 14
051 6496611 FAX 051 6496600
WEB
Tre eventi nell'ambito di Gender Bender
dal 3/11/2009 al 6/11/2009
10-18, giovedi 10-22
WEB
Segnalato da

Pepita Promoters s.n.c




 
calendario eventi  :: 




3/11/2009

Tre eventi nell'ambito di Gender Bender

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Bologna

New York e il suo mondo dell'arte sono i protagonisti della sezione video dedicata alle arti visive proposta da Gender Bender. In programma una retrospettiva su Sadie Benning, giovane videomaker, artista e musicista americana, e la proiezione dei film 'The Universe of Keith Haring' e di 'Black White + Gray: A Portrait of Sam Wagstaff and Robert Mapplethorpe'.


comunicato stampa

Retrospettiva Sadie Benning
a cura di Fabiola Naldi e Walter Rovere

La scoperta della propria sessualità, il conflitto tra i propri sogni e la violenza del mondo esterno, il rapporto tra desiderio e tabù sono i temi al centro dell’opera di Sadie Benning, giovane videomaker, artista e musicista americana (Le Tigre, band post punk da lei fondata, appartiene al movimento musicale delle Riot Grrrls, fautrici di un rock femminista “militante”).

Ai suoi video è dedicata la retrospettiva presentata da Gender Bender e Soggettiva al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Le opere di Sadie Benning sono state presentate in importanti mostre come la Biennale del Whitney e in molte rassegne cinematografiche internazionali, e hanno ricevuto premi da Guggenheim Foundation, Andrea Frank Foundation, National Endowement of the Arts e Rockefeller Foundation.

Per i suoi video, girati con una telecamera per bambini che produce immagini piatte e sgranate, è stato coniato il termine di “Pixelvision”. Le sue opere costituiscono una sorta di diario tra pubblico e privato, e raccontano la difficile esperienza di crescere, lei lesbica dichiarata, nella società americana ostile e repressiva. La Benning filma in bianco e nero gli oggetti presenti nella propria camera da letto, le pagine dei giornali alternate a quelle del suo diario, creando così un cortocircuito tra le proprie aspettative e la violenza mascherata da “normalità” del mondo esterno.

Inaugurazione alle ore 18 con Fabiola Naldi e Walter Rovere, critici e curatori della sezione Arti visive.

da mercoledì 4 novembre a sabato 7 novembre
Orario: h. 10-18 (giovedì 10-22)
Biglietto: Ingresso gratuito

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The Universe of Keith Haring
Un film di Christina Clausen (Francia/Italia, 2008, 90’)

Al grido di “Art is for Everyone!” Keith Haring portò l’arte fuori dagli ambienti istituzionali, facendola incontrare con la vitalità della street culture. Il documentario The universe of Keith Haring di Christina Clausen ripercorre la vita dell’artista che ha plasmato, con le sue silhouettes stilizzate e coloratissime, l’immaginario di un intero decennio – gli anni Ottanta – fino a diventare un vero e proprio fenomeno sociale.

Dall’arrivo a New York all’incontro con la comunità di artisti, performers, writers e musicisti della Grande Mela, prende forma un percorso umano e artistico che passa attraverso i graffiti realizzati nella metropolitana, i workshop per bambini, le collaborazioni con musicisti e artisti del calibro di Madonna, Grace Jones, Yoko Ono e Andy Warhol, fino agli straordinari murales realizzati in giro per il mondo: Chicago, Parigi, Montecarlo e Pisa. Proprio nella città toscana Haring realizzò la sua ultima opera pubblica, poco prima di morire stroncato dall’Aids, a soli 31 anni.

Il documentario alterna le straordinarie immagini inedite provenienti dall’archivio della Keith Haring Foundation alle testimonianze degli amici, artisti e colleghi che lo hanno conosciuto, tra cui Fab 5 Freddy, David LaChapelle e Yoko Ono. La personalità eclettica di Haring emerge anche dagli estratti dalle interviste all’artista realizzate dal suo biografo John Gruen per il suo Keith Haring: the Authorized Biography.

venerdì 6 e sabato 7 novembre
Orario: h. 19.00 (venerdì), h. 18.30 (sabato)
Biglietto: ingresso gratuito

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Black White + Gray: A Portrait of Sam Wagstaff and Robert Mapplethorpe
Un film di James Crump (USA, 2007, 77')

Sam Wagstaff e Robert Mapplethorpe sono i protagonisti del film documentario di James Crump, Black White + Gray presentato in anteprima nazionale a Gender Bender. Wagstaff, geniale e innovativo curatore di mostre, di Mapplethorpe fu lo scopritore e valorizzatore, oltre che compagno di vita. Mapplethorpe, dal canto suo, introdusse Wagstaff nel variegato sottomondo newyorkese degli anni ’70 e ’80, contribuendo alla sua trasformazione da bravo ragazzo della borghesia ad habitué dei bassifondi e rivoluzionario sperimentatore nelle arti.

Insieme a loro, Patti Smith fu il terzo vertice di un triangolo che di quel mondo seppe esprimere tutta la rivoluzionaria e scintillante energia. È proprio la poetessa del punk rock a tessere le fila del racconto in Black White + Gray, insieme alle voci e ai ricordi di altri protagonisti di quella formidabile stagione. Sono gli anni che vedono l’esplosione del life clubbing e del punk rock, dello Studio 54 e del CBGB’s, del demimonde gay e SM nella lower Manhattan, degli happenings e della Factory di Wharol. In questo contesto sboccia il talento provocatorio di Mapplethorpe, con le sue fotografie estreme, bollate come oscene dal senatore Jesse Helms, mentre Wagstaff dà corpo alla più straordinaria collezione di fotografie del diciannovesimo e ventesimo secolo.

Wagstaff muore nel 1987 di Aids, seguito nel 1989 da Mapplethorpe: cala così il sipario su un’era che continua ancora oggi a influenzare il mondo dell’arte e della cultura.

venerdì 6 e sabato 7 novembre
Orario: h. 20.30
Biglietto: ingresso gratuito

http://www.genderbender.it

MAMbo
via Don Minzoni 14, Bologna

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