Personale di pittura. "Chi si dedica alle opere di Bauer entra in un mondo oscuro. Il pesce morto, il pantalone aperto, la sequenza della tortura, i volti sfigurati, la casa del pensatore: i disegni ruotano in sempre nuove variazioni intorno agli abissi dell'esistenza".
Chi si dedica alle opere di Marc Bauer entra in un mondo oscuro. Il pesce morto, il pantalone aperto, la sequenza
della tortura, i volti sfigurati, la casa del pensatore: i disegni ruotano in sempre nuove variazioni intorno agli
abissi dell’esistenza. La tonalità predominante è il nero. Un nero sgargiante si alterna ad un chiaro opaco, uno
scuro lucido e un bianco sporco ed esprime, con infinite e marcate sfumature, una bellezza particolare propria di
tutte le opere di Marc Bauer. Il regno del nero è di rado intervallato da colori, e quando succede il colorato
rafforza l’effetto delle tonalità grigie. Come testimoni incorruttibili i disegni di Marc Bauer insistono nelle
sfumature illimitate di un mondo abissale.
Lo sguardo dell’osservatore prova in queste testimonianze un’esperienza irritante. I disegni lo mettono di fronte
all’indecente, l’infame, il brutale, l’ottuso e lo spaventoso ed esigono inaspettatamente la possibilità che ci sia
qualcosa di diverso. Il corpo freddo, le mani del boia, le labbra spente, il muscolo teso, l’erezione ricorrente
rispecchiano le banalità dell’uomo e fanno rabbrividire. Anche la rappresentazione più estrema di Marc Bauer
rimanda però a quella differenza che fa sì che le sfumature del nero possano diventare un’esperienza.
Le
dimensioni di luce senza le quali il nero non risalta, non vengono utilizzate in contrasto con lo scuro da Marc
Bauer. I disegni intensificano l’indissolubile rapporto di chiaro e scuro, di luminoso e tetro, e svelano
inesorabilmente il loro condizionamento reciproco. La pluralità dello scuro si fa garante dell’altro.
Marc Bauer ci mostra nei più piccoli particolari il pietoso, il fugace, il finto, ma nel percorso verso la totalità “il
tutto” non si realizza nei suoi disegni. L’estetica delle sfumature non compromette mai la possibilità di
un’alternativa. I diversi livelli di negazione inframmezzano finemente l’esigenza di totalità emanata in silenzio
da corpi e cose.
Il mutismo che circonda esseri umani e cose e che caratterizza i disegni di Bauer viene intensificato dagli scritti
raffigurati. I tratti dell’immagine e dello scritto producono una struttura particolare nella quale forma ed
espressione si completano e si disturbano in modo raffinato. Le opere di Bauer sono costruzioni di immagini e
scrittura figurata. Il passaggio da segno a disegno, nonché l’ingranaggio di forma, gesto e significato, sono messi
in scena in modo efficace. Da un lato l’ingenuità delle parole e frasi rafforza il mutismo degli oggetti. Dall’altro
il linguaggio apparentemente espressivo perde la sua fermezza in quanto parte della struttura del nero. La pretesa
degli scritti di esprimere qualcosa, di creare un mondo comune, è nelle opere di Marc Bauer sotterrata dal fatto
che sono parole di corpi muti. In questo modo la violenza muta torna improvvisamente a far parte del significato.
Nell’arte di Marc Bauer si creano così degli spazi nei quali il mutismo si esprime con parole.
Entrare negli spazi dell’oscurità di Marc Bauer è inquietante. Sale cinematografiche vuote, strade distrutte,
rovine ammucchiate, facciate gigantesche ricordano l’architettura imperiale dei dittatori. L’essere umano è
assente. La scenografia qui progettata non si orienta alla misura del singolo soggetto. La struttura degli edifici
non è o non è più al servizio della sua funzione prevista. Si presentano come materializzazioni di un sistema
completamente impregnato di potere, intimidazione, sorveglianza. La piattaforma per tuffi diventa un precipizio
che insorge sopra la vasca senz’acqua. La sua autorità minacciosa esige il salto verso il senza fondo. La caduta e
l’urto sono calcolati. La cultura impietrita ha represso la natura e adesso sviluppa liberamente la propria
violenza. In questi disegni è raro che qualcosa ricordi la vita. Un esempio sono le lenzuola che giacciono
cosicché le pieghe prendano, come per caso, una forma e per così dire nascondano un uomo in cerca di rifugio,
accovacciato o semplicemente sdraiato dormendo.
Il mondo dei disegni di Bauer rifiuta categoricamente gli stati d’animo come la tristezza, il sogno, la malinconia
o la nostalgia. Soltanto nei paesaggi, e anche lì raramente, appaiono tracce di una tale emozionalità. Come
fantasmi, come creature di un altro mondo, come fenomeni che rimangono in movimento ma che sono
incatturabili, si introducono nelle forme, nello strato più alto della neve per esempio o nei corpi celesti che
cadono come fiocchi in modo leggero ma anche inquietante davanti ad un orizzonte nero e fanno il loro gioco
indeterminabile.
Il diktat che emana da questa arte è: sopportare. La chiarezza che avvince istintivamente l’osservatore e mette a
fuoco le cose semplici scopre l’estremo nella rettitudine, accentua il terrore nell’evidenza, ostenta il pietoso del
potere. Bauer mette la normalità al centro in modo che la sua mostruosità diventi evidente. I disegni sono delle
variazioni ostinate che riformulano quella dialettica negativa che Theodor W. Adorno sviluppò cinquanta anni fa
e che fece del progetto della modernità un compito irrisolvibile ma necessario. L’estetica di Marc Bauer crea una
pluralità dello scuro impressionante che si mette al servizio della delucidazione, della libertà e della differenza
che questa arte dapprima sembrò invalidare. Nella riproduzione radicale del nero si manifesta la sua negazione
basilare. Christine Abbt, Zurigo 2009
Car Project
Viale Pietramellara 4/4 , Bologna
CAR projects resterà chiusa dal 22 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010
ingresso libero