La mostra e' intitolata Schwarzbunt, parola composta che significa 'pezzatura nera', utilizzata per identificare il vello della mucca. Tele di grandi dimensioni isolano l''animale' dal suo contesto naturale, riservando l'intero campo dell'immagine a singoli particolari.
schwarzbunt
La galleria Valeria Belvedere, in collaborazione con il Goethe
Institut Mailand, inaugura mercoledì 12 giugno 2002, alle ore 18.00,
la prima mostra personale a Milano della giovane artista tedesca Judit
Rozsas.
La mostra è intitolata schwarzbunt, parola composta che
significa "pezzatura nera", utilizzata per identificare il vello della
mucca. Tele di grandi dimensioni isolano l' "animale" dal suo contesto
naturale, riservando l'intero campo dell'immagine a singoli particolari.
Sagome informi e imprecise, che ricordano cenci scuri su uno
sfondo bianco, stravolgono l'interpretazione della scena pastorale
classica; tutto ciò potrebbe in qualche modo apparire una provocazione
da parte dell'artista, ma in realtà Judit Rozsas spezza l'iconografia
tradizionale per rappresentare non solo la sembianza fisica
dell'animale, ma anche per evocarne la sensazione tattile. L'artista
isola il particolare ponendosi di fronte al soggetto ed astraendolo dal
contesto, per fermarlo in una visione prospettica statica. In questo
modo Judit Rozsas riesce a catturare dei frammenti ed applicarli sulla
superficie della tela elevando il particolare a protagonista assoluto;
attraverso il dipinto esplora ed esamina lo spazio percettivo,
restringendolo nei limiti costituiti dai contorni della tela e dalla sua
bidimensionalità . L'angolo di osservazione e il costante movimento
degli animali nel loro contesto naturale viene fermato come se l'artista
scattasse un'istantanea, ma non è contraddistinto da un' immediatezza
fotografica, bensì attraverso un meticoloso percorso di studi
preparatori il cui risultato da vita a una trama finale, determinando in
questo modo una "sintesi" fra realismo e astrattismo.
I soggetti rappresentati, caratterizzati da una forte
corporeità , appaiono all' occhio dello spettatore come un intreccio
indistinto e materico, ma uno sguardo più attento rivelerà il
rigoroso realismo della forma.
Grandi tele si impossessano della parete, quasi volessero
conquistare l'intero spazio espositivo, espandendo la trama del dipinto
oltre i confini dell'opera.
Judit Rozsas è nata a Bratislava in Cecoslovacchia nel 1971, nel
1981 avviene il suo trasferimento in Germania a Wolfsburg, dal 1994 vive
e lavora a Kassel. Tra le sue più recenti mostre segnaliamo: 2002,
"Unendlich einmalig - einander gleich", Kunstbalkon, Kassel, "Die Spitze
des Eisbergs", Förderkoje, Berlin; 2001, Galleria Bertrand Kass,
Innsbruck, Austria, "mcd/art g8", Galleria ellequadro documenti, Genova;
2000, "Dazwischen", Kulturhaus DOCK 4, Kassel, "Schwarzbunt", Palazzo
Municipale, Kassel; 1999, "Bionale", Kulturfabrik Factory, Kassel; 1998,
"Wieder Abseits", Museum Fridericianum, Kassel.
Inaugurazione Mercoledì 12 giugno 2002, h.18/21
Orario Da martedì a sabato dalle 15 alle 19 e su
appuntamento
VALERIA BELVEDERE
Via Rossini 3
I - 20122 Milano
Tel/fax +39.02.795626