Gas Gagliardi Art System
Torino
via Cervino, 16
011 19700031 FAX 011 19700032
WEB
Jelena Vasiljev - Paola Risoli
dal 10/2/2010 al 2/4/2010
Mar - Sat 15-20

Segnalato da

Gas Art



approfondimenti

Paola Risoli
Jelena Vasiljev



 
calendario eventi  :: 




10/2/2010

Jelena Vasiljev - Paola Risoli

Gas Gagliardi Art System, Torino

Fifty days e' il nuovo progetto dell'artista serba Jelena Vasiljev, che propone, in questa occasione, un work in progress che si sviluppa durante tutti i cinquanta giorni della mostra e termina solo alla fine. Bindonville di Paola Risoli e' la citta' dei bidoni: sette bidoni in ferro da 200 litri - 7 come le 7 Sorelle - contenenti un tempo gasolio, oli combustibili, lubrificanti, petrolio, si ergono nella penombra del site-specific.


comunicato stampa

Fifty days - Jelena Vasiljev

Gagliardi Art System è lieta di presentare Fifty days, il nuovo progetto dell’artista serba Jelena Vasiljev. L’artista propone, in questa occasione, un work in progress che si sviluppa durante tutti i cinquanta giorni della mostra e termina solo alla fine.
Si tratta di un lavoro realizzato attraverso una lunga sequenza di disegni interconnessi gli uni agli altri; lavoro che per la sua intensità e durata temporale ha un carattere di vera e propria performance e si articola come una installazione ambientale che coinvolgerà gli spazi della galleria.

All’inizio l’allestimento sarà costituito solo dalla presenza del disegno matrice (drawing matrix), dai tracciati delineati con cordino delle posizioni sui muri dei disegni da realizzare e da un mucchio di fogli bianchi adagiati a terra.
Il procedimento operativo consiste nella creazione di un disegno, che verrà poi fotocopiato per diventare la base del successivo disegno, e così via, determinando una progressiva stratificazione. Ogni strato permette lo sviluppo del disegno stesso la cui configurazione si trasforma, nei vari fogli, attraverso interventi di segni, colori, inserti di collage e cambiamenti di formato.
Il tema scelto è quello degli uccelli, rappresentati nelle più svariate posizioni e situazioni. L’artista li definisce “canti disegnati”, dal momento che si è ispirata a diverse poesie, tra cui le narrazioni sui corvi degli indiani d’America. Il risultato sarà un’ installazione aerea e “volante” in stretta sintonia con il tema messo in scena.
Tutta l’azione performativa sarà filmata e diventerà il materiale per la realizzazione di un video.

Bidonville - Paola Risoli

Gagliardi Art System è lieta di presentare Bidonville, nuovo progetto dell’artista Paola Risoli.
Bindonville è la città dei bidoni: sette bidoni in ferro da 200 litri - 7 come le 7 Sorelle - contenenti un tempo gasolio, oli combustibili, lubrificanti, petrolio, si ergono nella penombra del site-specific. Ciascuno ha una storia alle spalle fatta di ammaccature, graffi, morsure di ruggine, colate nere di olio combusto sul metallo; sopra alcuni, ancora leggibili, le sigle in codice e i nomi dei liquidi custoditi. Aggirandosi tra queste insolite “colonne” se ne scoprono le aperture, che rivelano, all’interno di essi, un mondo: angoli di abitazioni o di isolati urbani, accesi da luci e ombre. L’artista vi ha dato forma secondo la tecnica originale, messa a punto a partire dagli anni Novanta, degli Interiors: ricostruzioni miniaturizzate di interni vissuti, di sapore cinematografico, che raccontano storie e sensazioni attraverso l’uso di materiali poveri e lampadine.

I bidoni sono inoltre scarto, rifiuto. Risoli li recupera, sporchi di grasso, gasolio, ruggine, in depositi di ferraglia o in centri di raccolta differenziata dei rifiuti. Comincia quindi un lungo lavoro di pulizia, nel quale le suggestioni della cavità nuda del fusto con le sue pareti di ferro contribuiscono a figurare nella mente dell’artista il particolare contenuto, il mood di ogni interno.
La scelta dei barili serve poi la poetica dei contrasti, connaturata all’artista: riempiti di storie e sensazioni attraverso una costruzione attenta, vivono nel contrasto tra un fuori grezzo, crudo, fatto di duro ferro, respingente e un dentro minuto, quasi delicato, che attrae, invita ad entrare nel calore delle luci, a sprofondarsi in ambienti (cucine, monolocali, studi …) in cui le cose raccontano le persone. Il progetto acquisisce respiro e complessità ulteriori nella sperimentazione multimediale: accanto al blocco dei bidoni, cinque grandi stampe fotografiche indagano e ripropongono in modo differente gli spazi. L‘obiettivo fotografico inquadra porzioni dell’interno dei bidoni, penetrandone l’ambiente intimo. Ne nascono immagini dai contrasti esasperati tra luci ed ombre, del tutto autonome rispetto al lavoro in 3 D, nelle quali si palesa la prossimità al linguaggio cinematografico nel modo tutto personale dell’artista di restituire il reale e l’immaginario.

All’obiettivo della fotocamera si aggiungono quelli di quattro web-cam, inserite in uno dei barili, in luoghi d’osservazione impossibili da raggiungere all’occhio umano. Come le micro-telecamere della sorveglianza, poste ad altezze e angolature particolari, le webcam propongono un punto di vista nuovo, insolito, talvolta forzato e spaesante. Sui monitor le immagini digitali - complici il filtro e la distanza creati dalla bassa risoluzione - restituiscono una bidonville “altra”, dentro la quale il visitatore può “muoversi” grazie ad un software che permette di selezionare le inquadrature sullo schermo. Le webcam, solitamente usate in unione al volto e alla parola per comunicare con l’esterno, indagano qui l’assenza di visi e di suoni di un mondo interno.

Immagine: Paola Risoli

Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2010 ore 18-21

Gagliardi Art System, Torino
Corso Vittorio Emanuele II, 90
Mar - Sab: ore 15-20
ingresso libero

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