Camilla Topuntoli
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Camilla Topuntoli
Mi sono sempre interrogata sul vero significato e utilità che ha per me il fare Arte,nelle parole:"Art is a guaranty of sanity" ho finalmente trovato la risposta.
Louise Bourgeois è stata nel mio percorso di scultrice la mia Maman, la madre che mi ha nutrito di passione verso la forma nella dicotomia tra ciò che affascina e ciò che spaventa, colei che con la propria esperienza artistica mi ha cullata in un percorso di opere realizzate con i materiali più differenti ma tutte accomunate dalla stessa necessità urgente di confrontarsi con la propria memoria e con la propria esperienza biografica.
La sua esperienza artistica ha rappresentato un contributo fondamentale per la mia formazione, in un confronto costante che ha sviluppato la mia sensibilità.
Nella mia esperienza l'arte ha una funzione terapeutica nel momento in cui si utilizzano le potenzialità di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell'azione creativa l'immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile e comunica all'altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo permettendo un’espressione diretta, immediata, spontanea, ed istintiva di noi stessi.
Il mio lavoro come quello della Bourgeois autobiografico in un dualismo inscindibile tra arte e vita attraverso lo sviluppo di tematiche ricorrenti quali l'infanzia, la maternità, il passato, la sessualità.
Questo fare arte mi permette di ricreare e rivivere emozioni represse talvolta nascoste, la libertà di esprimersi attraverso un non verbale universale di simboli.
Esibizioni artistiche collettive
2009: Esposizione "Chain Reaction", galleria TAF durante il soggiorno Erasmus ad Atene; 2010: Esposizione al Salon-primo di scultura presso la Permanente di Milano; Esposizione presso la Galleria Matalon "Progetto Erasmus". 2011: Garantito Accademia, Studiodieci Vercelli; Esposizione al Gran Premio Nazionale delle Arti presso la chiesa di San Carpoforo, Milano.
Camilla Topuntoli
Mi sono sempre interrogata sul vero significato e utilità che ha per me il fare Arte,nelle parole:"Art is a guaranty of sanity" ho finalmente trovato la risposta.
Louise Bourgeois è stata nel mio percorso di scultrice la mia Maman, la madre che mi ha nutrito di passione verso la forma nella dicotomia tra ciò che affascina e ciò che spaventa, colei che con la propria esperienza artistica mi ha cullata in un percorso di opere realizzate con i materiali più differenti ma tutte accomunate dalla stessa necessità urgente di confrontarsi con la propria memoria e con la propria esperienza biografica.
La sua esperienza artistica ha rappresentato un contributo fondamentale per la mia formazione, in un confronto costante che ha sviluppato la mia sensibilità.
Nella mia esperienza l'arte ha una funzione terapeutica nel momento in cui si utilizzano le potenzialità di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell'azione creativa l'immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile e comunica all'altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo permettendo un’espressione diretta, immediata, spontanea, ed istintiva di noi stessi.
Il mio lavoro come quello della Bourgeois autobiografico in un dualismo inscindibile tra arte e vita attraverso lo sviluppo di tematiche ricorrenti quali l'infanzia, la maternità, il passato, la sessualità.
Questo fare arte mi permette di ricreare e rivivere emozioni represse talvolta nascoste, la libertà di esprimersi attraverso un non verbale universale di simboli.
Esibizioni artistiche collettive
2009: Esposizione "Chain Reaction", galleria TAF durante il soggiorno Erasmus ad Atene; 2010: Esposizione al Salon-primo di scultura presso la Permanente di Milano; Esposizione presso la Galleria Matalon "Progetto Erasmus". 2011: Garantito Accademia, Studiodieci Vercelli; Esposizione al Gran Premio Nazionale delle Arti presso la chiesa di San Carpoforo, Milano.