Biblioteca d'Arte e di Storia San Giorgio in Poggiale
Bologna
via Nazario Sauro, 20/2
051 230727
WEB
160 milioni di anni fa
dal 28/11/2001 al 29/11/2001

Segnalato da

STUDIO PESCI




 
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28/11/2001

160 milioni di anni fa

Biblioteca d'Arte e di Storia San Giorgio in Poggiale, Bologna

Cortometraggio di Carlo Sarti. L'attore protagonista, Moni Ovadia, presenterà questo film insieme al regista Sarti. E' molto difficile comprendere la nozione di tempo e ancor più di tempo geologico. Si parla di milioni e milioni di anni ma non si ha una vera percezione di cosa effettivamente questo significhi. Il film, della durata di 15 minuti, vuole anche evidenziare quanto prezioso e irripetibile sia ogni essere umano quale depositario di un cammino unico e diverso.


comunicato stampa

Giovedì 29 novembre 2001 alle ore 18.00 presso San Giorgio in Poggiale verrà presentato e proiettato il cortometraggio
'160 milioni di anni fa'

di Carlo Sarti, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e l'Università degli Studi di Bologna e con la collaborazione di molti sponsor.

L'attore protagonista, Moni Ovadia, presenterà questo film insieme al regista Carlo Sarti e al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Fabio Roversi Monaco. Introdurrà Vittoria Coen, Responsabile Artistico delle Collezioni d¹Arte e di Storia

Il film, che vede tra gli interpreti anche Emanuele Marchesini e Roberto Grandi, parla di un uomo adulto che accompagna un bambino a visitare un Museo di Paleontologia (nella fattispecie il Museo di Paleontologia dell'Università di Bologna).
La visita è l'occasione per fare una riflessione sul concetto di tempo geologico e sulla preziosità di ogni essere umano.
E' molto difficile comprendere la nozione di tempo e ancor più di tempo geologico. Si parla di milioni e milioni di anni ma non si ha una vera percezione di cosa effettivamente questo significhi.
Il film, della durata di 15 minuti, vuole anche evidenziare quanto prezioso e irripetibile sia ogni essere umano quale depositario di un cammino unico e diverso.

Carlo Sarti, regista di '160 milioni di anni fa' ha già all'attivo diversi lavori per il cinema, premiati in Italia e all'estero (tra gli altri il cortometraggio 'Avere o Leggere?' con Enzo Iacchetti e Roberto Citran come protagonisti) e script cinematografici di cui 'Zeus' ha ricevuto la menzione speciale del Premio Solinas quale miglior racconto per il cinema. Nel 1999 Sarti ha inoltre pubblicato il romanzo 'Centonovanta miliardi di anni dopo' edito da Zelig.

Moni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraica.
Studia a Milano dove si laurea in Scienze Politiche e incomincia la sua attività artistica come cantante e musicista nel gruppo dell'Almanacco Popolare sotto la guida dell'etnomusicologo Roberto Leydi. Nel 1972 fonda e dirige il Gruppo Folk Internazionale che si dedica allo studio della musica tradizionale di vari paesi, in particolare dell'area Balcanica. Nel 1978 il gruppo cambia struttura e diventa "Ensemble Havadià", dedicandosi a musiche di propria composizione.
Il lavoro teatrale vero e proprio inizia nel 1984, quando avvia una serie di collaborazioni con numerose personalità teatrali tra cui Pier'Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. E proprio con il Teatro Franco Parenti crea, in collaborazione con Mara Cantoni, lo spettacolo Dalla Sabbia dal tempo in occasione del Festival di Cultura Ebraica nel 1987.
E' questa per Moni Ovadia l'occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un "teatro musicale" lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva.
Nel '90 fonda la TheaterOrchestra e inizia a lavorare stabilmente con CRT Artificio di Milano che produce lo spettacolo Golem messo in scena con la collaborazione di Daniele Abbado. Dopo il debutto al Petrucelli di Bari viene presentato con successo a Milano, Roma, Berlino, Parigi e New York.
Ma è con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, che Ovadia si impone all'attenzione del grande pubblico. Sempre con Mara Cantoni dà vita, nel gennaio del l995, a Dybbuk, spettacolo sulla Shoah che viene accolto come uno degli eventi più importanti della stagione teatrale. Sempre nello stesso anno con Pamela Villoresi, che ne firma anche la regia, debutta con lo spettacolo Taibele e il suo demone, una coproduzione Piccolo Teatro di Milano. Rinnovando la collaborazione con il Piccolo Teatro e con Mara Cantoni, nel febbraio '96 dà vita allo spettacolo Ballata di fine millennio, grandissimo successo di critica e di pubblico e un'impegnativa tournèe nelle principali città italiane.
Nel 1994, inizia il sodalizio artistico con Roberto Andò debuttando nell'opera multimediale Frammenti sull'Apocalisse di Daniele Abbado, Nicola Sani e dello stesso Andò presentato al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e in forma di spettacolo al Festival Roma Europa nel giugno 1995. Nel febbraio 1995, nasce Diario ironico dall'esilio scritto a due mani con Roberto Andò e coprodotto dal Teatro Biondo Stabile di Palermo. Partecipa insieme all'attore tedesco Bruno Ganz al primo lungometraggio di Andò Diario senza date (Diary with no dates), presentato alla 51a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Finestra sulle immagini. Da non dimenticare, nell'89, Progetto Ritsos Delfi Cantata, ispirato al poeta greco Ghiannis Ritsos con le musiche di Piero Milesi e ripreso, nel 1994, in una nuova edizione per Suoni e Visioni. Per le Orestiadi di Gibellina del 1993, a memoria del venticinquennale del terremoto che distrusse la valle del Belice, costruisce con la collaborazione di Studio Azzurro e le musiche di Alfredo Lacosegliaz, Ultima forma di libertà, il silenzio, ambientato sull'inquietante scenario del Cretto di Burri. Sempre per il Festival di Gibellina del 1996, presenta lo spettacolo evento Pallida madre tenera sorella con la regia di Piero Maccarinelli. Nel 1997, mette in scena Il caso Kafka, scritto a quattro mani con Roberto Andò e diretto dallo stesso Andò. Realizza poi, di nuovo come regista, nel 1998 Mame, Mamele, Mama, Mame, Mamma, Mamà.
Quest'anno, Moni Ovadia sta portando in giro per l'Italia tre spettacoli: Oylem Goylem, Cabaret Yiddish e Perché no.
Per il cinema presta il suo volto partecipando a Caro Diario di Nanni Moretti e, con il ruolo di co-protagonista a Facciamo Paradiso di Mario Monicelli.
Grande successo la serie radiofonica per RAI 2, nella primavera del 1994, Note Spettinate, di cui è anche conduttore, rinnovando la collaborazione con Mara Cantoni. Nel luglio '95 gli viene conferito dal sindaco di Firenze il Sigillo per la pace. Premio speciale UBU 1996 per la sperimentazioni su teatro e musica. Sempre nel 1996 pubblica per Bompiani il libro Perché no? che entra nelle classifiche dei libri più venduti. Nel 1998, sono stati pubblicati l'autobiografia Speriamo che tenga (Mondadori) e l'antologia L'ebreo che ride (Einaudi).

Per informazioni: tel:051-230727, fax:051-232676

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

Ufficio stampa Studio Pesci,
tel:051-269267, fax:051-2960748

San Giorgio in Poggiale,
Via Nazario Sauro 22, Bologna

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